La partita di martedì scorso contro la Juventus ha conquistato tutti. Ai punti avrebbe vinto la Fiorentina: è stato questo il pensiero di osservatori e addetti ai lavori al termine del match del Franchi. Grande parte del merito, giustamente, va dato a Vincenzo Montella, che è stato capace di creare in poche settimane un gruppo compatto, coeso, in grado di sciorinare un ottimo calcio. La mano del tecnico campano si è vista da subito, altrochè. L’ex Aeroplanino, reduce da un’ottima stagione sulla panchina del Catania, è stato in grado di congegnare degli automatismi praticamente perfetti anche grazie all’aiuto di uno staff compatto tra i quali spiccano le figure di Stefano Desideri, Nicola Caccia e Simone Montanaro, che si occupa della tattica e proviene dal calcio a 5. I giocatori viola si muovono benissimo in campo, con la palla e senza, e forti di un centrocampo validissimo tecnicamente (con Pizarro-Borja Valero come asse di ferro) riescono a mettere in difficoltà qualunque avversario. L’unico neo è la mancanza di uno stoccatore in area di rigore, ma questa è una carenza che in parte viene compensata da Jovetic e in parte verrà corretta tornando sul mercato, a gennaio. Per l’immediato, una delle primissime preoccupazioni della società è quella di blindare il bravissimo Montella. Stando a quanto riferito dal quotidiano ‘La Repubblica’, il patron Andrea Della Valle avrebbe intenzione di inserire una clausola rescissoria nel contratto del tecnico napoletano, in modo da sottrarlo alle eventuali sirene dei grandi club. Peraltro, è la Fiorentina stessa che ambisce a diventare una big possibilmente in breve tempo. “Non esistono annate di transizione, abbiamo anche noi degli obiettivi”, aveva detto ieri il direttore sportivo Daniele Pradè, che ha definito Montella come “un valore aggiunto”. Ce ne vorrebbe uno anche nel reparto offensivo, come detto, al di là dell’ottimo Jovetic, che comunque è un fantasista e non una prima punta e tende a giocare lontano dalla porta come accaduto contro la Juventus, quando era lui in prima battuta che si occupava della marcatura di Pirlo. Per coprire quest’ultimo ruolo, i dirigenti viola, secondo alcuni media tedeschi, avrebbero messo nel mirino Tim Matavz, attaccante del Psv Eindhoven e della Nazionale slovena. Il ragazzo è stato trattato dalla Fiorentina già in estate ed in passato, esattamente durante la scorsa sessione di mercato, è stato vicinissimo al Napoli, che poi preferì virare verso altre soluzioni. Matavz, al momento, rimane un nome caldo per l’attacco della Fiorentina: servirà una spesa di circa 12 milioni di euro per riuscire a strapparlo al club della Philips, un investimento che i viola si possono permettere anche grazie…
a una campagna acquisti estiva che ha permesso di chiudere in attivo anche grazie a operazioni a costo zero (su tutte Roncaglia e Pizarro). Sembra essere questa l’unica pedina mancante a una squadra che aveva messo le mani su Berbatov e si è dovuta “accontentare” del ritorno di Luca Toni, che comunque avrà il suo ruolo. La sensazione è che con un bomber dal gol facile la Viola possa ambire addirittura ai primi tre posti, pur se naturalmente è presto per dare giudizi definitivi.