Dopo la sesta giornata di serie A, giocata tra ieri e oggi, la classifica cambia fisionomia, soprattutto in coda dove un paio di squadre si risollevano e altre affondano. Ieri il Milan aveva pareggiato 1-1 a Parma, facendosi rimontare da Galloppa il gol di El Shaarawy, in una partita il cui primo tempo è stato condizionato dalla forte pioggia; poi la Juventus, in serata, ha demolito la Roma vincendo 4-1, segnando tre gol in otto minuto e chiudendola già al 20′. Pirlo, Vidal su rigore, Matri nel primo tempo, poi Osvaldo dagli undici metri ad accendere una flebile speranza, in chiusura la quarta rete di Giovinco, e tutti a casa. Dopo il pareggio a reti bianche tra Udinese e Genoa dell’ora di pranzo, con i friulani che hanno fatto la partita e avrebbero meritato la vittoria, il Napoli era chiamato a rispondere ai campioni d’Italia per agganciare la vetta. Missione compiuta, ma per espugnare il campo (orribile) della Sampdoria ancora imbattuta ci è voluto un rigore di Cavani, generosa concessione dell’arbitro che ha espulso Gastaldello (giusto) per un fallo su Hamsik che è parso essere fuori area. Partita brutta: poche conclusioni, tanto nervosismo e tantissimi falli, due espulsioni (anche Mazzarri, in occasione di un calcione rifilato da Obiang a Inler), ma i partenopei agganciano a 16 punti la Juventus. Più sotto irrompe la Lazio, staccata di quattro lunghezze: torna a vincere la squadra di Petkovic dopo due sconfitte consecutive, lo fa chiudendo la partita contro il Siena già nel primo tempo grazie a un colpo di testa di Ederson che stacca bene su angolo di Candreva anticipando anche Klose, per il suo primo gol in serie A; e a un rigore di Ledesma, per fallo di Pegolo sullo stesso Klose che si era inserito su retropassaggio sciagurato di Vergassola. Nel finale segna Paci da calcio d’angolo, ma il gol è inutile. Quarta la Sampdoria, poi l’Inter che gioca stasera, quindi un gruppetto a quota 8 punti, dove irrompe il Torino che schianta l’Atalanta a Bergamo: finisce addirittura 5-1, e sì che gli orobici erano passati con Denis, bravo sottoporta a stoppare di petto e battere Gillet. Poi il Torino ha dilagato: Bianchi su rigore per mano di Bonaventura su cross di Darmian (giusto non dare il secondo giallo al centrocampista), poi Gazzi con un avvitamento di testa su angolo di Cerci, Stevanovic al volo su invito sempre di Cerci, quindi il terzo assist dell’ex Fiorentina, sempre da angolo a trovare la testa di D’Ambrosio, a chiudere tre minuti più tardi Bianchi, lanciato da Stevanovic oltre la linea orobica. A sette punti sale invece il Bologna, autore di una vittoria roboante sul Catania, firmata da due gol di Gilardino (uno in contropiede, uno di testa da angolo di Diamanti), un bel sinistro di Guarente a sfruttare un corto rinvio di Alvarez e il sigillo finale di Kone, che tocca in porta una parata di Andujar su Diamanti. A sette però c’è anche il Pescara, giunto al terzo risultato utile consecutivo e in grande crescita: espugnata la Is Arenas, Cellino sorride in tribuna ma dentro ha una tempesta: i sardi sono in crisi, anche sfortunati perchè la punizione di Terlizzi in apertura di ripresa (primo tempo a dir poco sonnolento) viene deviata da due uomini in barriera prima di beffare Agazzi, poi Weiss segna un gran gol con il Cagliari in dieci, così che il rigore di Pinilla (netto il fallo di mano di Terlizzi a parare una conclusione di Nainggolan) diventa superfluo: Ficcadenti rischia, Stroppa si rilancia. Lo fa anche il Palermo, che trova quota 4 punti e la prima vittoria in campionato, ovviamente la prima anche per Gasperini: contro un Chievo sempre più sul fondo risolve tutto un Miccoli formato cinque stelle. Dopo due panchine consecutive il bomber leccese trova il primo gol su punizione, poi fa il one man show dopo il pareggio momentaneo di Rigoni: azione personale in orizzontale chiusa da un destro a fil di palo, quindi capolavoro da poco oltre la metacampo con destro al volo che scavalca Sorrentino, replica della rete che fece Mascara sempre al Barbera in un Palermo-Catania 0-4 (l’ex di Perugia e Napoli però era più lontano). A segno anche Giorgi, e anche qui c’è lo zampino di Miccoli che scherza Dramè, entra in area e si vede il tiro respinto due volte prima che la palla finisca all’ex del Siena che infila. Nelle prossime pagine i risultati della sesta giornata e la classifica della serie A. In serata, infine, il posticipo fra l’Inter e la Fiorentina vinto dai nerazzurri con il risultato di 2 a 1. Una splendida coppia Milito-Cassano regala i tre punti a Stramaccioni e il conseguente terzo posto Champions League a quota 12, in coabitazione però con la Lazio.
SERIE A, SESTA GIORNATA: I RISULTATI
Parma-Milan 0-0 (sabato)
Juventus-Roma 4-1 (sabato)
Udinese-Genoa 0-0
Atalanta-Torino 1-5
Bologna-Catania 4-0
Cagliari-Pescara 1-2
Lazio-Siena 2-1
Palermo-Chievo 4-1
Sampdoria-Napoli 0-1
Inter-Fiorentina 2-1
Juventus 16
Napoli 16
Inter 12
Lazio 12
Sampdoria (-1) 10
Fiorentina 8
Torino (-1) 8
Genoa 8
Roma 8
Catania 8
Milan 7
Bologna 7
Pescara 7
Udinese 6
Parma 6
Atalanta (-2) 5
Palermo 4
Chievo 3
Siena (-6) 2
Cagliari 2