Alle 12:30 di oggi si gioca il consueto anticipo di serie A. Siamo alla ventesima giornata, prima di ritorno: il Torino di Giampiero Ventura, 20 punti in classifica (21 senza la penalizzazione) affrontano il Siena di Beppe Iachini, fanalino di coda a quota 11 (ma ne avrebbe 17 se non fosse per il calcioscommesse). E’ quindi uno scontro diretto per non retrocedere, anche se i granata in questo momento hanno quattro punti in più rispetto al terzultimo posto e in tutto il girone d’andata non sono mai stati veramente coinvolti nella bagarre per evitare la serie B; lo stesso non si può dire del Siena, che aveva iniziato bene il suo campionato annullando subito il segno negativo, ma poi si è arenato anche psicologicamente e si è ritrovato sul fondo senza riuscire a venirne fuori. Anche vincendo oggi infatti la squadra di Iachini resterebbe ultima, pur se i tre punti sarebbero fondamentali per iniziare bene il secondo girone e muoverebbe comunque quell’11 che dura da troppo tempo. Viceversa il Torino si allontanerebbe in modo sensibile dalle zone calde e, pur sapendo che il suo campionato sarà di sofferenza presumibilmente fino al termine, potrebbe affrontare le prossime partite con più tranquillità. All’andata, all’Arena Montepaschi, era finita 0-0; i precedenti tra le due squadre sono invece 11, e il Torino ha vinto appena due volte contro le tre del Siena; ben sei i pareggi. Primo successo granata avvenuto in Toscana al primo incrocio ufficiale: 2-0 in serie B. La vittoria ai piemontesi manca dal 2008/2009, campionato di serie A: 1-0 casalingo. Il Siena ha centrato la prima vittoria nel 2006/2007 (sempre serie A) espugnando l’Olimpico con il risultato di 2-1; l’ultima vittoria è arrivata nel girone d’andata del 2008/2009, 1-0. Ultimo pareggio quello dello scorso agosto. A Torino invece c’è una vittoria per parte, con tre pareggi. E’ una gara nella quale si segna poco: la gara con più gol è andata in scena in serie B nel 2010/2011 (al termine della stagione Siena promosso in A con Antonio Conte, Torino fuori ai playoff): 2-2 all’Arena Montepaschi. Poi al massimo tre gol (in una sola occasione) e due volte 0-0: oltre a quello dell’andata ce n’è uno nel 2007/2008, in serie A. C’è un ex importante che oggi sarà titolare: Alessandro Rosina ha avuto il miglior momento della sua carriera con il Torino, giocando 4 stagioni tra il 2005 e il 2009 con 139 presenze e 33 gol. Poi il passaggio in Russia, e la scorsa estate il ritorno in Italia con la maglia del Siena, che lo ha preso in prova tesserandolo al termine del periodo di prova.
Il Torino è reduce dal pareggio a reti bianche di Catania, una partita che gli ha consentito di allungare a tre la strisca di partite senza sconfitte (c’è anche la vittoria 2-0 contro il Chievo e l’1-1 di Genova, contro il Grifone). L’ultimo stop risale allo scorso 9 dicembre: 2-4 casalingo subito dal Milan, che aveva fatto seguito alla sconfitta netta nel derby che i granata non riescono a vincere addirittura dal 1995. E’ un campionato ovviamente in salita quello dei piemontesi, che hanno confermato l’ossatura della squadra che lo scorso anno ha centrato la promozione diretta nella massima serie (dopo tre stagioni di serie B) e si è affidata ancora una volta a Giampiero Ventura, che è rimasto fedele al 4-2-4. Il rendimento dei granata non cambia che si tratti di casa o trasferta: all’Olimpico è arrivato un punto in più con una partita in meno, e si può notare come in trasferta il Toro non vinca praticamente mai (unico successo quello del 30 settembre scorso, 5-1 sul campo dell’Atalanta). Tra le mura amiche sono 11 i punti conquistati, frutto di 3 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte; i gol realizzati sono 11, quelli subiti 12. Se l’attacco fatica a trovare la porta, la retroguardia è una delle migliori del torneo: solo quattro squadre hanno fatto meglio, cioè Juventus, Napoli, Lazio e Fiorentina, mentre l’Inter ha lo stesso numero di gol incassati. E’ questo il principale punto di forza del Torino, che però spesso e volentieri fatica a sviluppare gioco, caratteristica strana trattandosi di una squadra allenata da Ventura che ha sempre praticato un calcio offensivo.
Al Siena per il momento non ha giovato il cambio di allenatore: Serse Cosmi è stato esonerato dopo il 4-1 subito nel derby contro la Fiorentina. Perdere al Franchi ci poteva stare, ma quello era il terzo stop consecutivo (gli altri casalinghi: 1-3 contro la Roma, identico punteggio contro il Catania) e la tendenza negativa ha convinto il presidente Mezzaroma a prendere provvedimenti. Dentro Beppe Iachini, eroe della promozione della Sampdoria ma lasciato a piedi dai Garrone: per ora il tecnico non ha dato la scossa desiderata, pur se c’è da dire che il calendario non ha aiutato. Qualche progresso di fatto si è visto: il 2-0 subito in casa dal Napoli è maturato solo nel finale, mentre l’1-2 di San Siro contro il Milan è stato frutto anche di un rigore dubbio, e comunque nel primo tempo i bianconeri erano riusciti a imbrigliare la squadra di Allegri. Ora parte il girone di ritorno: il Siena ha sei punti da recuperare sulla quartultima (in questo momento il Genoa) e sa perfettamente che la strada per la salvezza non sarà per niente facile. Tuttavia, il gruppo è compatto e, nonostante qualche cessione (Calaiò a Napoli, D’Agostino al Pescara, Larrondo verso la Fiorentina), ci sono gli uomini giusti per recuperare; ma bisogna decisamente migliorare il bottino esterno, perchè lontano da Siena sono arrivati appena 5 punti con una vittoria (ma storica, il 2-0 contro l’Inter), due pareggi e sei sconfitte, con 9 gol realizzati (i toscani hanno il penultimo attacco del campionato) e 16 subiti (con 28 reti incassate, i bianconeri fanno meglio di Palermo, Genoa, Cagliari, Pescara, Chievo e Roma; non male, ma bisogna iniziare a buttarla dentro). Con Calaiò a Napoli viene a mancare il bomber: Paci, Vergassola, Valiani e Reginaldo hanno due reti a testa e sono i migliori della squadra.
Sarà una partita tesa e contratta: il Torino parte favorito per il fattore campo e perchè la squadra sembra comunque avere qualcosa in più. Tuttavia il Siena arriva all’Olimpico sapendo che da queste partite passa la salvezza, e dunque cercherà di vendere cara la pelle non lasciando nulla di intentato. Scopriremo presto come andrà a finire, la parola passa ora al campo: Torino-Siena sta per cominciare…
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