Il primo tempo di Ghana-Mali finisce con il punteggio di 1-0, grazie alla rete messa a segno su calcio di rigore dal giovane Wakaso al 38′ minuto di gioco. Si gioca per il gruppo B della Coppa d’Africa 2013 a Port Elizabeth, città sulla costa meridionale del Sudafrica, nello stadio intitolato a Nelson Mandela. La partita tra quelle che vengono considerate le due formazioni più quotate del loro raggruppamento si è dimostrata in effetti incerta ed equilibrata, anche se questo equilibrio ha impedito di vedere molte occasioni da gol. Il primo momento importante arriva dopo sette minuti, quando il portiere del Ghana Dauda rischia tantissimo con una uscita fuori area: commette fallo su un avversario e viene sanzionato con l’ammonizione e una punizione contro, ma rischia anche il rosso avendo poi toccato il pallone con la mano. La punizione successiva viene calciata da Keita, che sfiora il palo alla destra del portiere. Il primo acuto dunque è del Mali, e il Ghana replica solo con un tiro di Gyan deviato in angolo da un difensore. Poi viviamo una lunga fase di equilibrio, che non possiamo definire esattamente noiosa, ma che certamente non riserva nessuna occasione da annotare sui taccuini dei cronisti (o meglio, sui loro tablet…). Lo stallo si sblocca al 32′, quando una punizione per il Ghana viene battuta verso il centro dell’area maliana: Gyan si avventa sul pallone e di testa lo manda sul palo. E’ la prima vera occasione per il Ghana, e la seconda della partita dopo la punizione di Keita. Il buon momento del Ghana viene confermato al 38′, quando Badu viene messo giù in area: per l’arbitro è calcio di rigore, pur tra le proteste dei giocatori del Mali. In effetti va detto che il difensore del Mali Tamboura tocca anche il pallone, ma non si può negare che il fallo subito dal giocatore dell’Udinese sia stato piuttosto rude. L’arbitro ha dunque deciso di punire la scompostezza dell’intervento. Sul dischetto si è presentato il giovane Wakaso: esecuzione perfetta, gol e Ghana in vantaggio. Nel finale piccola reazione del Mali, che costringe Dauda a due difficili uscite in presa alta: il tempo si chiude con l’estremo difensore ghanese a terra dolorante (ma poi si rialza). Vedremo se la ripresa saprà riservarci più emozioni…



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