Oggi pomeriggio alle ore 16.00 si gioca Costa d’Avorio-Tunisia, partita valida per la seconda giornata del gruppo D della Coppa d’Africa 2013, che viene ospitata dal Sudafrica. L’appuntamento è allo stadio Royal Bafokeng di Rustenburg, città della zona settentrionale del Paese che aveva già ospitato sei partite dei Mondiali 2010. Si tratta di una partita molto importante, perché è lo scontro al vertice del raggruppamento: infatti la Costa d’Avorio ha vinto la prima partita contro il Togo per 2-1, mentre la Tunisia ha ottenuto un importante successo nel derby nordafricano con l’Algeria (1-0). Due partite che hanno avuto in comune la caratteristica dei gol decisivi arrivati nel finale, quando le partite sembravano avviate a un pareggio: invece ivoriani e tunisini hanno ottenuto tre punti molto pesanti, e così se oggi una delle due formazioni dovesse vincere lo scontro diretto sarebbe già qualificato per i quarti di finale. Naturalmente anche un pareggio sarebbe un passo in avanti positivo per le due squadre verso il passaggio del turno, però crediamo che le due squadre cercheranno la vittoria. In particolare ciò sarebbe molto importante per la Costa d’Avorio, che da molti è considerata la favorita numero 1 per il successo finale. Infatti manca un trofeo alla generazione d’oro del calcio della Costa d’Avorio, che certamente ha scritto pagine importanti del calcio africano ma che non è mai riuscita ad alzare al cielo la Coppa d’Africa. Riuscire a qualificarsi per i quarti con una partita d’anticipo sarebbe molto importante per avere alcuni giorni più tranquilli: prospettiva che naturalmente ingolosisce anche la Tunisia, ma sarà il campo a dare il suo verdetto…



Abbiamo già accennato alla storia della Nazionale della Costa d’Avorio: il primo grande acuto risale al 1992, quando la formazione ivoriana vinse (abbastanza a sorpresa) la Coppa d’Africa al termine di una finale incredibile contro il Ghana, che si chiuse con il punteggio di 11-10 dopo i calci di rigore. Quello fu però un successo abbastanza isolato: il momento migliore della Costa d’Avorio è iniziato con la qualificazione per i Mondiali di Germania 2006, prima partecipazione ad un torneo iridato. Il sorteggio fu pessimo, e Drogba e compagni si ritrovarono in un gruppo con Argentina, Olanda e Serbia-Montenegro: comunque fecero molto bene, perdendo di misura contro argentini e olandesi e chiudendo con una storica vittoria contro la squadra dell’ex Jugoslavia. Nello stesso anno arrivò il secondo posto in Coppa d’Africa, sconfitta in finale contro l’Egitto che la eliminerà anche nel 2008 in semifinale. Un anno fa, invece, arrivò la dolorosa sconfitta ai rigori in finale contro lo Zambia, dopo che nel corso della partita proprio Drogba aveva già sbagliato un tiro dal dischetto. Dunque la Coppa sembra maledetta per la migliore generazione del calcio ivoriano, che nel frattempo ha partecipato ai Mondiali anche nel 2010: ma, pure questa volta, il girone era davvero ostico, e la Costa d’Avorio è stata eliminata nonostante la vittoria contro la Corea del Nord e il pareggio contro il Portogallo, pagando a caro prezzo l’unica sconfitta contro il Brasile.



Anche la Tunisia ha scritto pagine importanti per il calcio in Africa: in particolare, ha partecipato a ben quattro Mondiali. Il primo fu in Argentina nel 1978, e le cosiddette ‘Aquile di Cartagine’ fecero una splendida figura pur uscendo al primo turno. Infatti, la vittoria contro il Messico fu la prima in assoluto per una squadra africana nella fase finale di un Mondiale, e anche il pareggio contro la Germania Ovest campione in carica fu un risultato da incorniciare. Poi la Tunisia dovette aspettare vent’anni per vivere una nuova avventura iridata, ma le tre partecipazioni consecutive nel 1998, 2002 e 2006 dimostrano il grande livello del calcio tunisino. A livello di Coppa d’Africa, va ricordato soprattutto il trionfo nell’edizione casalinga del 2004, sotto la guida di Roger Lemerre (che quattro anni prima aveva vinto l’Europeo alla guida della Francia), ma anche i secondi posti del 1996 e del 1965 e il terzo posto del 1962, mentre l’anno scorso il cammino tunisino si fermò ai quarti di finale, obiettivo che è decisamente alla portata anche quest’anno.



 

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