Si completa questo pomeriggio alle 18 (le due gare sono in contemporanea) il gruppo C di Coppa d’Africa. Burkina Faso-Zambia si gioca al Mbombela Stadium di Nelspruit (siamo in Sudafrica). La situazione del girone è in bilico: nessuna delle 4 squadre è ancora certa del passaggio ai quarti di finale, e gli accoppiamenti dati dal calendario rendono possibile ogni eventualità. La partita in oggetto vede il Burkina Faso in testa al raggruppamento con 4 punti, frutto di una vittoria e un pareggio; lo Zambia ha pareggiato entrambi gli incontri, e dunque si trova a 2 punti. Ai quarti di finale accedono le prime due: significa che il Burkina Faso ha a disposizione due risultati su tre, potendo permettersi anche di pareggiare per essere certo di passare il turno. Diverso il discorso per i campioni in carica dello Zambia: eliminati in caso di sconfitta, i Chipolopolo si qualificano anche con il pareggio, ma dovrebbero aspettare il risultato della partita di Rustenburg. Con la vittoria invece la squadra di Hervé Renard sarebbe ai quarti di finale indipendentemente dall’altra partita. Insomma: la gara di Nelspruit si giocherà inevitabilmente su due campi, la contemporaneità eviterà trucchi e calcoli preventivi. Sarebbe decisamente una sorpresa se lo Zambia dovesse essere eliminato al primo turno, ma la realtà del campo ci ha detto che tutto è possibile e che se c’è una squadra tra le due che merita di proseguire il cammino è proprio il Burkina Faso, che ha espresso un ottimo calcio soprattutto nel suo secondo impegno. Dal punto di vista della qualità della rosa – a bocca ferme – sicuramente i Chipolopolo sono superiori, e in più lo scorso anno si sono abituati alla vittoria; ma nei 180 minuti già giocati la formazione campione uscente ha messo in mostra difficoltà oggettive (soprattutto nel creare gioco): Hervé Renard avrà lavorato sulle mancanze dei suoi giocatori, preparandoli a una sfida da dentro o fuori. Il Burkina Faso di Paul Put è decisamente più sereno, ma non può comunque dare nulla per scontato.
Il Burkina Faso è sicuramente una delle rivelazioni più fulgide di questa Coppa d’Africa 2013. Arrivata senza troppe pressioni alla fase finale, la formazione guidata dal belga Paul Put ha messo in mostra un grande gioco, soprattutto nella partita contro l’Etiopia: sotto di un uomo, Les Etalons (gli Stalloni) hanno finito con il vincere per 4-0. Guidano il girone, e sono padroni del loro destino: con un pareggio sarebbero qualificati perchè resterebbero davanti allo Zambia e non potrebbero essere raggiunti dall’Etiopia anche se questa dovesse battere la Nigeria (che resterebbe comunque dietro). Addirittura il Burkina Faso può permettersi di perdere, ma qui dovrebbe attendere buone notizie da Nelspruit, ovvero la non vittoria della Nigeria (in caso di sconfitta delle Super Aquile, il Burkina sarebbe secondo nel girone per lo scontro diretto vinto contro l’Etiopia). Sarebbe la prima qualificazione al secondo turno dal 19989, quando nell’edizione giocata in casa il Burkina Faso riuscì a centrare il quarto posto (sconfitto dalla Repubblica Democratica del Congo nella finale di consolazione); il Paese ha avuto (e ha tuttora) enormi problemi legati alla povertà, e il calcio come in molti casi da queste parti rappresenta una valvola di sfogo e un diversivo per tutto il popolo. Paul Put può contare su elementi già affermati a livello europeo: non solo Pitroipa (ex Amburgo, oggi all’Hertha Berlino), la stella della squadra è Alain Traoré, 24enne che gioca nel Lorient (ed è stato all’Auxerre), già tre gol nella manifestazione. In più il difensore centrale Koulibaly (Dinamo Bucaret), Bakary Kone (Lione) e il terzino sinistro Panandetiguiri (Anversa). Nella rosa c’è anche un “italiano”: si tratta di Salif Dianda (una riserva in nazionale) che gioca nella Ternana. E’ una squadra che gioca benissimo in contropiede, grazie al lavoro a centrocampo garantito da capitan Kaboré (gioca nel Marsiglia), che però è uscito malconcio dalla partita contro l’Etiopia, e alla velocità unita alla grande tecnica dei già citati Pitroipa e Alain Traoré.
Lo Zambia di Hervé Renard è campione uscente, ma si trova in una situazione difficile: con due punti è appaiato alla Nigeria, con cui ha pareggiato lo scontro diretto (1-1) e ha tutte le cifre uguali. Stessa differenza reti, stesso numero di gol segnati. Dunque, i Chipolopolo per passare il turno devono innanzitutto vincere per mettersi al riparo da sorprese; in caso contrario, accederebbero ai quarti se pareggiassero e contemporaneamente Etiopia-Nigeria finisse pari (se dovesse vincere l’Etiopia, lo Zambia sarebbe eliminato). Attenzione ai calcoli: dovesse essere così, i Chipolopolo (eliminati comunque in caso di sconfitta odierna) avrebbero bisogno di segnare un gol in più della Nigeria (per esempio 1-1 con le Super Aquile che pareggiano 0-0, e così via). Sarebbero fuori se accadesse il contrario, mentre in caso di pareggio con uguale risultato il regolamento prevede che prima del sorteggio si vada a guardare il fair play, ovvero il numero di ammoniti ed espulsi nelle tre partite giocate. Prima di questa gara la situazione vede lo Zambia con sei ammoniti e la Nigeria con sette ammoniti e un espulso (in realtà i cartellini gialli sono otto, perchè Ambrose è stato cacciato per doppia ammonizione contro il Burkina Faso); Chipolopolo dunque in vantaggio almeno su un dato, ma ci sono ancora novanta minuti da giocare. Al di calcoli complicati, comunque, tutto passa dalla forza di volontà della squadra, che lo scorso anno ha dimostrato di saper lottare alla pari con le migliori formazioni d’Africa, fino a stringere il primo trofeo continentale della storia. Rispetto a dodici mesi fa il gruppo non è cambiato e la formazione titolare è sempre la stessa: i punti di forza sono Emmanuel Mayuka (gioca nel Southampton), inserito nel Top 11 dello scorso anno e top scorer con 3 gol (compreso quello che è valso la finale), il capitano Christopher Katongo e una serie di centrocampisti dai piedi buoni e dalle ottime capacità di inserimento tra i quali spiccano Rainford Kalaba e Nathan Sinkala. Da registrare invece la difesa: punto di forza della scorsa edizione, quest’anno ha mostrato parecchie lacune e incertezze.
Sarà una partita interessante: la speranza è che la tensione per il risultato non produca una gara fisica e giocata a centrocampo con tante interruzioni e falli. Le due squadre sanno giocare a calcio e l’hanno dimostrato: entrambe puntano molto sulle ripartenze veloci e sul pressing, anche se in questa Coppa d’Africa chi ha fatto più vedere le sue armi è sicuramente il Burkina Faso rispetto a uno Zambia in difficoltà ma che ha tutte le possibilità intatte di vincere e qualificarsi. Non resta ora che dare la parola al Mbombela Stadium di Nelspruit: Burkina Faso-Zambia sta per cominciare…
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