Gli 85 gol in 12 mesi di Gerd Muller, leggendario attaccante del Bayern Monaco e della Nazionale tedesca degli anni ’70, sono sembrati per decenni un record inattaccabile. In effetti, questo dominio è durato per 40 anni esatti, dal 1972 al 2012, anno in cui è arrivato un certo Lionel Messi a spingere un po’ più in là i limiti umani nel mondo del calcio. Per l’argentino, numero 10 del Barcellona, le reti messe a segno nel corso dei 12 mesi che si sono appena conclusi sono state ben 91. Un record ancora più straordinario se si pensa che la punta del Bayern era un vero e proprio rapinatore d’area, un eccellente finalizzatore la cui migliore caratteristica era appunto uno spiccato senso del gol, ma che dal punto di vista strettamente tecnico non brillava certamente per le sue qualità, mentre Messi è un fenomeno che viene generalmente paragonato a Pelè oppure Maradona, ma che sa pure segnare come Muller (appunto). Certo, in 40 anni il calcio è cambiato davvero molto, e giocare in un campionato come la Liga certamente favorisce il sudamericano, ma l’impresa che è appena stata premiata con il quarto Pallone d’Oro consecutivo per Messi è certamente straordinaria. Leo però è apprezzato in tutto il mondo anche per il suo fair-play, e nemmeno questa volta ha voluto fare un’eccezione. Messi dunque ha tolto il record al tedesco, ma omaggia Muller con una maglia. Naturalmente si tratta di una maglietta numero 10 del Barcellona, firmata con una dedica personale: “Per Gerd Müller. Il mio rispetto e ammirazione. Un abbraccio”. Cortesia che non si limita al rapporto tra i due bomber, ma anche a quello tra le due società, che hanno scritto grandi pagine di storia del calcio europeo. La maglia di Messi è stata infatti accompagnata da una lettera scritta dal presidente del Barcellona, Sandro Rosell, a Karl-Heinz Rummenigge, massimo responsabile esecutivo del Bayern Monaco oltre che grandissimo ex giocatore ed atttaccante dei bavaresi. Allora era il Bayern a fare collezione di Coppe dei Campioni, oggi è il Barcellona a vincere Champions League a ripetizione. Nel testo della missiva, Rosell ha espresso a Rummenigge “il riconoscimento verso la figura e la persona di Gerd Müller”, ed ha considerato il suo precedente record “un motivo di stimolo per Messi”, che in effetti teneva molto a raggiungerlo.



“La stima e l’ammirazione che il nostro club sente per il Bayern si evidenzia ancora una volta con un legame storico tra questi due giocatori che sono un riferimento sportivo e sentimentale dei nostri club”, ha spiegato il presidente del Barcellona nel testo consegnato al club tedesco. Ora Messi invidia a Muller una sola cosa: i successi con la Nazionale. La Germania Ovest degli anni ’70 vinse infatti l’Europeo del 1972 e subito dopo il Mondiale del 1974 in casa (con la finale proprio all’Olympiastadion di Monaco di Baviera), mentre Leo con l’Argentina ha ottenuto al massimo l’oro con l’Under 23 alle Olimpiadi di Pechino 2008. Un titolo comunque importantissimo, ma che dal punto di vista strettamente calcistico non è ancora sufficiente: molti infatti ritengono che solo un grande successo con la Nazionale maggiore consacrerà definitivamente l’argentino tra i più forti campioni di sempre.

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