Sampdoria-Sassuolo finisce 3-4 per gli ospiti, che prevalgono dopo una disputa molto emozionante e tesa fino all’ultimo minuto. Prima vittoria esterna in serie A per il Sassuolo che aggancia i blucerchiati a 9 punti in classifica, al terzultimo posto condiviso anche dal Bologna (che però ha una partita in meno: gioca lunedì 4 novembre contro il Chievo). L’attaccante neroverde Domenico Berardi ha realizzato la sua prima tripletta in serie A: a 19 anni se non è record mondiale, nei campionati più prestigiosi, poco ci manca. Ha realizzato due gol su rigore, uno procuratosi da sè, ed offerto una prova tremendamente efficace. La Samp ha rimontato in 10 uomini (espulso il difensore Costa) ma subito in extremis il definitivo svantaggio. Se Di Francesco consolida la panchina, Delio Rossi non è ancora a rischio esonero. Nella prossima giornata, la dodicesima, i liguri giocheranno a Firenze (domenica 10 novembre ore 20:45), il Sassuolo a Roma contro la capolista (stesso giorno, ore 15:00).
In questi casi si può scegliere quale faccia della partita evidenziare, e stabilire se i 7 gol e le mille emozioni sono più figli di demeriti che di meriti. Scegliamo la seconda: entrambe le squadre si sono impegnate a fondo e in questi casi lo sforzo può causare “errori in buonafede”. Chi ha visto la partita non si è mai annoiato, soprattutto nella ripresa che ha registrato ben sei gol.
L’insufficienza non è piena ma la fase difensiva va corretta: con la retroguardia a tre la squadra attacca meglio ma rischia di più, esponendo maggiormente le incertezze dei singoli che sono risultate fatali. Nel primo tempo però la Sampdoria ha giocato meglio del Sassuolo, tenendo in mano le redini del gioco; la ripresa ha spettinato ogni copione e ribaltato più volte il risultato. Alla fine il cuore non basta: è pesata l’inferiorità numerica.
Primo timbro esterno e questo è già tanto. Dopo un primo tempo imballato e più passivo il Sassuolo ha saputo cavare il massimo dagli errori altrui e la verve dei suoi attaccanti, con Berardi su tutti. Non è tutto oro quel che luccica e lo sa anche Di Francesco, che si è arrabbiato più di una volta a gara in corso. La gestione del vantaggio è ancora immatura, per comprensibile desuetudine: d’altra parte la legge di Boniperti vale anche per il Sassuolo, vincere è l’unica cosa che conta.
Le decisioni chiave sono positive: ok i rigori per il Sassuolo e l’espulsione di Costa.
Sampdoria
Ha poche colpe specifiche sui gol incassati, evita il quinto nel finale.
Gioca col cuore in mano, lotta su tutti i palloni; purtroppo vive un’amnesia fatale che innesca Floro Flores.
Un bel salvataggio su Gazzola, nella ripresa soffre maggiormente Floro Flores.
Rovina nel secondo tempo (a vuoto per l’1-1, rigore e rosso sull’1-2) quanto di buono aveva fatto nel primo, assist compreso.
Impegno encomiabile e gol importante, ma due gol subiti piovono dal suo lato (causa il secondo penalty).
Ancora sottotono, sembra aver perso consistenza ed intraprendenza rispetto all’anno scorso.
Azzecca 51 passaggi, più di tutti. Non si staglia nè demerita particolarmente.
Prestazione incolore: si vede poco in entrambe le fasi, soprattutto dopo l’intervallo dal 21’st SORIANO 6 Entra dopo il 2-3 ed aiuta a rialzare la Samp, sia fisicamente che mentalmente.
Lascia un vortice a Gazzola ma Gastaldello salva; in attacco prova a spingere ma non va molto oltre un bel cross dal 33’st WSZOLEK 6 Aggiunge impegno nell’assalto finale.
EDER 7 (il migliore) Al solito è il doriano che trasuda più pericolosità: 7 tiri, spirito battagliero e gol furbo.
Anche per caratteristiche è meno appariscente di Eder, però timbra gol e assist e non è poco dal 74’PETAGNA 5,5 Minuti confusi, non ne vede molte.
All.D.ROSSI 5,5 Si sente ancora sicuro e lo dimostra schierando una squadra offensiva: funziona a metà, gli episodi gli girano contro ma la Samp incassa troppo.
Sassuolo
AGlobalmente attento ma errabondo ingiustificato nel 3-3 di De Silvestri.
Deciso, a volte anche a sproposito: tiene botta negli uno contro uno.
Incertezze nei gol di Eder (lo tiene in gioco) e De Silvestri (marca un pò a zonzo, la situazione non lo aiuta).
Il più attivo dei tre in fase d’impostazione, in marcatura meglio Pozzi di quel satanasso di Eder.
Vicino al gol nel primo tempo, più diligente nella ripresa in cui spesso si abbassa a dar manforte dal 41’D.FARIAS 6,5 In meno di 10′ si procura il rigore decisivo.
Aiuta la difesa ed disciplina il giro palla.
Se Obiang e Krsticic pervengono poco è anche merito del suo lavoro di tamponamento.
Il primo pareggio nasce da una sua iniziativa. Più volte coinvolto sulla corsia mancina.
Tripletta a 19 anni: freddezza nei momenti caldi e bollicine in dribbling.
Versione diavolo a quattro: disturba la difesa con movimenti, assist e tiri. Segna a tu per tu: non il suo classico gol dal 29’st ALEXE 5 Egoista nel finale: fallisce due volte il ko.
Il Sassuolo pende dal lato di Berardi: lui si impegna in ripiego ma compare meno dal 19’st MISSIROLI 5,5 Non ha colpe specifiche, ma dopo il suo ingresso la partita impazzisce. Si adatta in aiuto al fortino.
All.DI FRANCESCO 6,5 Suda le proverbiali sette camicie, il Sassuolo mostra limiti mentali (e la peggior difesa) ma segna 4 gol e vince, non poco.
Il tabellino
Marcatori: 19’Pozzi (Sam), 7’st rig.D.Berardi (Sas), 18’st Floro Flores (Sas), 20’st Eder (Sam), 36’st De Silvestri (Sam), 43’st rig. D.Berardi
Sampdoria (3-5-2): 1 Da Costa; 8 Mustafi, 28 Gastaldello, 3 Costa; 29 De Silvestri, 14 Obiang, 33 Gentsoglou, 10 Krsticic, 79 Gavazzi; 23 Eder, 9 Pozzi (Fiorillo, Fornasier, G.Berardi, Regini, Palombo, Eramo, Renan, Bjarnason, M.Rodriguez). All.D.Rossi.
Sassuolo (3-4-3): Pegolo; Antei, Bianco, Acerbi; Gazzola, Magnanelli, Marrone, Longhi; D.Berardi, Floro Flores, G.Masucci (Pomini, Rosati, Rossini, Marzorati, Pucino, Ziegler, Chibsah, Kurtic, K.Laribi). All.Di Francesco.
Arbitro: Tagliavento
Ammoniti: Gastaldello (Sam), Costa (Sam), Berardi (Sas), Antei (Sas) per gioco scorretto.
Espulso: 6’st Costa (Sam) per gioco scorretto (somma di ammonizioni)
(Carlo Necchi)