Due allenatori salutano le rispettive squadre inglesi. Sono il portoghese Andrè Villas Boas, ex manager del Tottenham, e l’italiano Gianfranco Zola, che allenava il Watford in Championship, la serie B inglese. Dispiace soprattutto per il connazionale Zola, che l’anno scorso aveva perso la promozione solo agli spareggi contro il Crystal Palace. Quest’anno le cose stanno andando peggio: dopo 20 giornate il Watford è tredicesimo a quota 25 punti, solo 7 in più rispetto alla zona retrocessione e 8 in meno dal blocco playoff, che si estende fino al sesto posto (occupato dal Leeds a quota 33). Chissà che le fresche dimissioni non spingano Zola a trovare un muovo lavoro in Italia: le offerte non dovrebbero mancargli. Nemmeno Villas Boas dovrebbe avere particolari problemi a tornare al lavoro, anche se il suo contratto con gli Spurs era di prima fascia (oltre 4 milioni di euro). Nella passata stagione il portoghese aveva portato il Tottenham al suo massimo storico di punti in Premier League, 72, che però erano valsi “solo” il quinto posto. In estate la squadra è stata rivoluzionata dalla cessione di Gareth Bale (per quasi 100 milioni di euro al Real Madrid), e dai successivi acquisti dei vari Paulinho, Chadli, Soldado, Capouè, Chiriches, Eriksen e Lamela. L’organico però non ha ancora ingranato: dopo 16 giornate gli Spurs sono a quota 27 punti ed occupano l’ottavo posto, a quattro lunghezze di distanza dal quinto posto che vale l’Europa League. 



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