, l’eterna lotta. Inutile girarci troppo intorno: certi episodi aspri e contestati non si esauriranno mai, a prescindere dai protagonisti in campo e panchina. Certo il dualismo tra Mourinho e Guardiola ha contribuito ad alzare i toni (più per responsabilità dello Special One che altro), ma le polemiche ci sono sempre state e sempre ci saranno. Certo nessuno si aspettava che uno dei protagonisti fosse Leo Messi, finora conosciuto come un giocatore tranquillo e posato, mai fuori dagli schemi. Invece, pare che al termine dell’ennesimo Clasico (stavolta l’andata delle semifinale di Copa del Rey, finita al Bernabeu) la Pulce si sia macchiata di un comportamento decisamente sopra le righe. Le prime ricostruzioni parlano di un Messi che avrebbe aspettato Alvaro Arbeloa nel parcheggio dello stadio, per poi coprirlo di insulti mentre era in compagnia della moglie (incinta). E non è finita qui: a un certo punto sarebbe comparso anche Aitor Karanka, il secondo di Mourinho, che Messi avrebbe zittito dicendogli “sei solo la marionetta di Mourinho”. Vero o meno? Pare strano immaginarsi l’argentino nei panni dell’accusatore impazzito, eppure José Callejon ha confermato, aggiungendo poi: “Certe cose accadono in campo, dove è normale che si scaldino gli animi. Ma che uno aspetti così a lungo per insultare un avversario a partita finita no”. Qualcosa di simile lo aveva fatto Mourinho al Camp Nou lo scorso anno: “Una situazione molto diversa, lui li aveva solo aspettati”, ha detto Callejon. Da Barcellona hanno negato tutto: insomma, abbiamo solo la versione blanca. Che ci dipinge un Messi come non l’avevamo mai conosciuto; in attesa della replica del diretto interessato, non possiamo fare altro che aspettare la replica sul campo, nel ritorno della semifinale.
LEO MESSI/ La Pulce che non t’aspetti: insulti ad Arbeloa e Karanka, ma dalla Catalogna smentiscono tutto

Leo Messi inseguito da Sergio Ramos (Infophoto)