La 24esima giornata di campionato di serie A si è aperta ieri con i consueti anticipi e prosegue oggi. Alle 12:30 il tradizionale appuntamento dell’ora di pranzo: stavolta, allo stadio Tardini, è in programma Parma-Genoa. E’ una partita delicata, soprattutto per gli ospiti che però sono reduci da una vittoria, hanno abbandonato il terzultimo posto in classifica e hanno fiducia che il peggio sia alle spalle (con Ballardini quattro punti in due partite). Diversa la situazione del Parma di Donadoni, che culla ambizioni e sogni europei ma è reduce da due sconfitte. Con 31 punti, i gialloblu stanno tirando il fiato dopo un periodo in cui avevano centrato ottimi risultati, fino a portarsi all’ottavo posto. La vittoria serve più al Genoa che si allontanerebbe ancor più dalle zona calde, ma il Parma sa che perdere la partita significherebbe tornare a sprofondare in situazioni di classifica pericolose; vincendo invece i ducali proseguirebbero il loro cammino verso l’Europa League, che forse non era un obiettivo dichiarato alla vigilia ma viene monitorato con attenzione. Il Tardini non è un campo felice per il Genoa, che in nove precedenti ha vinto una sola volta: era la stagione 2009/2010 (i gialloblu erano neopromossi) e, ancora con Gasperini in panchina, il Grifone vinse sul Parma allenato da Guidolin per 3-2, grazie alla doppietta di Palacio e al gol di Fatic (per i ducali Zaccardo e autorete di Bocchetti). Per il resto il Parma ha vinto sei partite e due sono finite pari: l’ultima volta che il Genoa è uscito con punti dall’Emilia gialloblu è stato nel 2010/2011, quando a un gol di Luca Toni (su rigore) replicò ancora una volta Zaccardo, vero incubo della difesa ligure che fortunatamente per loro quest’anno non è più della partita. Nel 1994/1995 l’altro pareggio, uno 0-0; il Parma invece ha vinto l’ultima gara giocata qui, la scorsa stagione grazie a una doppietta di Giovinco e a un gol di Morrone che resero inutile la segnatura di Rodrigo Palacio. Nella serie nera del Genoa ci sono anche quattro sconfitte consecutive; il dato interessante, al di là del fatto che il Parma ha segnato il doppio (14-7) è che nei primi tempi degli scontri diretti il bilancio è in perfetta parità (4 reti per parte), poi nella ripresa il Parma prende il largo. Anche in serie B ci sono precedenti: 8 sfide, e anche qui i gialloblu hanno sempre fatto la voce grossa con due vittorie e sei pareggi. A completare il quadro nefasto per il Genoa ecco il dato che riguarda le partite giocate alle 14:30, che ci dice come il Grifone abbia vinto solo uno degli otto appuntamenti dell’ora di pranzo (contro la Lazio) e abbia poi colleazionato quasi solo sconfitte. Quest’anno però ci sono due pareggi su due tentativi: contro Udinese e Genoa. Due doppi ex in campo, oggi tra le fila del Genoa:   breve il passaggio di Emiliano Moretti a Parma (di fatto non ha mai giocato, venendo subito girato al Bologna), tre stagioni in Emilia invece per Luca Antonelli. Tra i giocatori che hanno indossato entrambe le maglie vanno ricordati Sergio Floccari, lo scorso anno in prestito a Parma (8 gol) e in precedenza sei mesi a Genova; e naturalmente Sebastian Frey, alla sua seconda stagione a Marassi ma in precedenza protagonista di quattro stagioni al Tardini, una delle cinque squadre con cui ha giocato in Italia.



Il Parma ha iniziato il suo 2013 in chiaroscuro: nei cinque incontri dell’anno è arrivata una sola vittoria, quella del primo appuntamento contro il Palermo. Da lì la squadra di Donadoni ha leggermente tirato il fiato, prendendosi due pareggi (prezioso quello contro la Juventus, comunque importante l’1-1 di Verona) e poi perdendo le ultime due gare difficili, contro Napoli e Fiorentina. L”1-2 subito dai partenopei ha inoltre messo fine alla striscia di imbattibilità casalinga che durava dallo scorso marzo: il rendimento del Parma tra le mura amiche è ottimo, fatto di 22 punti (sui 31 totali) che arrivano da sei vittorie, quattro pareggi e una sola sconfitta. I gol realizzati al Tardini sono 18, quelli subiti 10; è chiaro che molte delle fortune della squadra passano dal rendimento interno, che deve però rimanere di livello per spingere la squadra verso una comoda salvezza e magari qualcosa di più. Il cannoniere resta Ishak Belfodil, sette gol; ottimo il rendimento di Nicola Sansone, perno anche dell’Under 21 che ha già realizzato quattro reti in campionato e tutte pesanti. Amauri invece va a corrente alternata: cinque gol per lui, ma anche diverse giornate nelle quali non riesce a incidere. Bisognerà vedere come verrà assorbita nel lungo periodo la cessione di Zaccardo al Milan, mentre in entrata è arrivato Filippo Boniperti, nipote d’arte che doveva andare in prestito ma è stato tenuto a Parma: potrebbe dare una mano.



Il Genoa pare aver svoltato: dopo la sconfitta casalinga contro il Catania, approdo finale di un 2013 che era iniziato con una vittoria (sul Bologna) e un kappaò a Cagliari, Enrico Preziosi ha deciso di cambiare ancora. Fuori Gigi Delneri, dentro il cavallo di ritorno Ballardini. Che ha iniziato bene: è imbattuto, è stato capace di fermare la Juventus a Torino (1-1) e poi si è preso la vittoria interna contro la Lazio, nonostante il Grifone si fosse fatto rimontare due gol e l’inerzia fosse dalla parte biancoceleste nel finale. E’ stato il segno che la squadra ha voglia di lottare e che ci sono le qualità per salvarsi: i nuovi innesti come di consueto sono stati tanti (Matuzalem, Manfredini, Portanova, Marco Rigoni, Olivera, Eros Pisano, Floro Flores) e alcuni di questi costituiscono già la spina dorsale della squadra. Il Genoa da trasferta realizza più o meno gli stessi punti che fa fuori casa: con una partita in meno ha ottenuto 9 punti, riuscendo a vincere due volte lontano da Marassi (c’è anche un 1-0 sulla Lazio) e pareggiando in tre occasioni, perdendo però già sei volte. Il problema resta l’attacco, che fuori dalla Liguria ha segnato appena otto gol (14 quelle subite), un rendimento del tutto insufficiente contando anche che invece in casa le reti sono 17. Il cannoniere è Marco Borriello con 7 gol, seguito da Immobile con cinque e due giocatori a quota tre: si tratta di Andrea Bertolacci e Bosko Jankovic, che però è stato a lungo fermo ai box. 



Ci aspettiamo una partita nervosa, con il Parma che proverà a condurre il gioco e il Genoa rintanato dietro nel tentativo di ripartire e colpire l’avversario con la classe di Immobile e Borriello, attaccanti che si sacrificano e fanno tanto movimento per far salire la squadra. Anche i ducali però hanno tante armi per il contropiede, a cominciare dalla velocità di esterni come Biabiany e Sansone e alla capacità di Belfodil di saltare l’uomo. Sulla carta i gialloblu sono favoriti, ma non va sottovalutato il buon momento del Genoa e la voglia di punti che hanno gli uomini di Ballardini. Non resta che lasciare la parola al campo e vedere come finirà: Parma-Genoa sta per cominciare…

 

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