Non solo Bayern Monaco-Juventus: il menu del martedì di Champions offre un’altra partita molto interessante, quella tra il Paris Saint Germain di Ancelotti e il Barcellona di Tito Vilanova, che per l’occasione torna in panchina dopo i problemi fisici. Per i parigini si tratta di un test molto probante: Ancelotti l’ha definito “la partita più difficile ed importante della stagione”, ed effettivamente le ragioni non gli mancano. Il Barça è la squadra che più si è imposta nel calcio europeo degli ultimi anni, e quella che gioca meglio. L’eventuale eliminazione dei catalani potrebbe dare un’accelerata notevole al progetto del PSG, squadra “sfarzosa” ma ancora in rampa di lancio. La partita del Parco dei Principi racchiude più di un tema d’interesse, dall’esame per i giovani Lucas e Verratti alla possibile esclusione di Cesc Fabregas (clicca qui per le probabili formazioni): ne abbiamo parlato in esclusiva con Oscar Damiani, agente FIFA esperto di calcio francese. Ecco le sue impressioni:
Vista la quasi imbattibilità del Barcellona in casa, questa partita può già considerarsi decisiva per il Paris Saint-Germain? No, penso che sarà comunque un confronto che si deciderà nell’arco dei 180 minuti, non precludo possibilità di vittoria al Paris. Certo a Barcellona sarà durissima, per questo sarebbe importante per i francesi fare più di un gol stasera, anche se il Milan ha dimostrato che può non bastare.
Il PSG tende a giocare con un 4-4-2 con ali molto offensive, quali Lucas e Pastore: questo può penalizzare i due centrali di centrocampo, contro i maestri del palleggio del Barça? E’ difficile da dire, sarò il campo a fornire spiegazioni al riguardo. Nonostante schieri giocatori molto offensivi uno come Ancelotti adotterà sicuramente delle contromisure, anche se sulla carta giocando così può correre dei rischi. D’altra parte è inevitabile quando affronti il Barcellona.
Ha avuto modo di seguire il brasiliano Lucas, in questi primi mesi in Europa? Sì, l’ho visto giocare: ha confermato di essere un giocatore di talento, che però non si è ancora espresso al meglio delle sue possibilità. Però lo ritengo un giocatore di classe, con prospettive molto buone.
Che peso diamo all'”esame” Barcellona per il nostro Marco Verratti? Per lui si può definire un’esame di maturità, anche se ormai è iscritto all”università”, per così dire. Finora ha dimostrato di non essere solo un giocatore tecnico, ma anche forte, in grado di farsi rispettare sul piano fisico, tant’è vero che spesso viene ammonito.
Nell’attacco del Barcellona potrebbe giocare Tello: conviene rinunciare a uno come Fabregas in una partita come questa?
Mi fido di Vilanova: se non lo farà giocare avrà le sue bune ragioni. Per come gioca il Barcellona avere due attaccanti veri ai fianchi di Messi, che giostra e s’inserisce centralmente, può essere la soluzione migliore. Anche perché Fabregas può essere efficace anche entrando dalla panchina. Mi auguro anche una cosa.
Quale? Che possa entrare in campo il mio amico Abidal: se lo meriterebbe dopo quello che ha passato (trapianto di fegato, ndr). Io comunque sono contento anche solo che sia in panchina, è già una gran cosa.
Ancelotti e Leonardo ripetono che il PSG ha già fatto tanto quest’anno, a livello europeo: è d’accordo o li considera una candidata alla vittoria della coppa? Il PSG quest’anno sta facendo ottime cose a livello generale, perché è primo in campionato e nei quarti di Coppa di Francia (giocherà contro l’Evian Thonon Galliard, ndr) oltre che in quelli di Champions. Per questo credo che le critiche che hanno ricevuto siano ingenerose. Queste partite col Barcellona potranno dire anche quale può essere il futuro di questo progetto: io credo che se la possano giocare e gli do più di una chance di passare il turno.
(Carlo Necchi)