Fenerbahçe 1 Benfica 0, questo il verdetto del Surku Saracoglu, che lascia aperta la situazione ma forse non rende il giusto merito al maggiore sforzo spremuto in campo dai padroni di casa. Decide il gol del difensore Korkmaz a metà ripresa: tra una settimana il Benfica dovrà vincere con due gol di scarto per rimontare e qualificarsi in finale. Ammoniti tra i turchi il centrocampista Topal e l’attaccante Webo: erano diffidati, salteranno il ritorno.



Partita gradevole per tutti i novanta minuti, animata dal pandemonio sugli spalti che ha concesso davvero poche pause al suo incitamento bollente. Primo tempo a fasi di gioco più o meno alterne, secondo più a senso unico in direzione Fenerbahçe: complessivamente i turchi hanno attaccato di più e meritato la vittoria, che poteva anzi essere più larga (pesa un rigore sbagliato da Cristian allo scadere del primo tempo).



Partita positiva della squadra turca che ha tenuto un ritmo atletico alto per quasi tutto il tempo. Affidandosi forse un pò troppo al lancio lungo, per le spiazzate di Webo, ma efficace nel gioco sulle fasce, coi terzini abili a sovrapposrsi e gli esterni d’attacco utili nel muoversi tra le linee, aiutando il centrocampo. Un rigore fallito e due pali legittimano un successo che però resta più striminzito del dovuto: la qualificazione è ancora in ballo ma il Fenerbahçe partirà favorito al Da Luz. Peccato per le ammonizioni ai diffidati e l’infortunio a Raul Meireles: condizioni da valutare ma a pelle non è parsa una sciocchezza. Nota di merito per i tifosi, usciti diretti da una bolgia dantesca.



Il Benfica è quasi parso accontentarsi di non prenderle, accantonando l’impeto offensivo sino al gol subito nella prima fetta di ripresa. Pur dopo un primo tempo equilibrato che ha dimostrato la sostanziale parità delle forze in campo. Forse l’allenatore ha sbagliato qualche scelta: i jolly Aimar e John hanno deluso, e i 26 gol del top scorer Lima son rimasti in panchina. La sconfitta è meritata perché il Benfica ha prodotto meno rispetto agli avversari: le possibilità restano buone, perché si punta molto sul fattore campo, ma ci vorrà altro piglio nel ritorno.

Tiene in mano la gara e concede un rigore giusto, però ammonisce con eccessiva severità e soprattutto s’inventa il corner che porta al gol, contro l’indicazione del guardalinee.

Fenerbahçe

Salvato dal palo e puntuale nelle uscite.

Partenza diesel, poi si scioglie: guadagna il rigore, neutralizza John.

Dirige il traffico arretrato e aggiunge un paio d’interventi semi decisivi nella sua area.

Ingaggia un match di sumo con Cardozo che alla lunga lo vede vincitore, segna il gol partita.

Compitino nel primo tempo, più spettinato nel secondo in cui sforna un paio dei suoi cross. 

Presente nelle due fasi di gioco: più di corsa che coi piedi ma risulta utile là in mezzo.

Non trascende ma si fa trovare a centrocampo, regolando il baricentro della squadra. Esce per infortunio dal 64′ S.UCAN 6,5 Giovanissimo (1994) di belle speranze, entra con bel piglio e insidia inserendosi tra linee. Come si dice, da seguire.

Si abbatte dopo il rigore sbagliato, rientra con rabbia e sfiora il gol da fuori, ma la macchia resta dall’86’ S.SAHIN s.v.

Offre il solito contributo in fase di ripiego e si fa vedere anche in zona calda: passaggio per il rigore, cross per la traversa di Sow e palo di destro.

Centravanti operaio, vive di sponde e spinte per gli altri: molto utile anche se non tira. Non ci sarà al ritorno.

Cala nel secondo tempo ma nel primo è due volte ad un passo dal gol: gran traversa di testa dall’87 KRASIC s.v.

All.KOCAMAN 6,5 Sospinta dal pubblico la sua squadra esprime un calcio aggressivo e voglioso per gran parte della gara.

Benfica

Capitola senza colpe specifiche, para le bordate da fuori di Cristian e Meireles, il resto lo fanno i legni.

Comincia bene ingranando le marce sulla destra, nel secondo tempo resta più basso ma è sempre attento.

Fa match pari con Webo, che limita con esperienza.

Più impacciato del compagno, soffre i tagli di Sow nel primo tempo.

Paga il gap d’esperienza con la volpe argentata Kuyt, sbaglia in occasione del gol: “l’assist” è suo.

Copre bene il centrocampo, meglio in fase di contrasto che in quella di costruzione. 

Classe ’93, soffre pressing e ritmi alti ma non rinuncia a spingersi in avanti: vicino al gol prima del cambio dall’81 CARLOS MARTINS 6 Entra bene in partita, prova ad animare l’ultimo sforzo dei suoi.

Attivo sulla fascia destra ma raramente efficace: gli riesce poco tra dribbling e rifiniture.

I tempi e la verve di Valencia sono un lontano ricordo: si dà da fare ma incide davvero poco. Fuori nell’intervallo dal 46’GAITAN 6 Pronti via e gran palo esterno. Poi pochino per la verità.

L’altra delusione di serata: il funambolo annunciato trova un attento Gonul sulla sua strada, e non riesce a sfuggirgli dal 64′ RODRIGO 5 Altro talentone che non riesce ad entrare in partita: qualche cross fuori misura.

Mostra ottima capacità di difesa della palla e nel gioco di sponda, meno bene negli spazi aperti perchè un pò macchinoso.

All.JORGE JESUS 5 La formazione iniziale non ha convinto. Aveva promesso un gol ma la squadra ha fatto poco per farlo.

 

Il tabellino

Marcatore: 72′ E.Korkmaz

Fenerbahçe (4-3-3): V.Demirel; G.Gonul, Yobo, E.Korkmaz, Ziegler; M.Topal, R.Meireles (64’S.Uçan), Cristian (86’S.Sahin); Kuyt, Webo, M.Sow (87’Krasic) (Gunok, Irtegun, M.Topuz, Senturk). All.Kocaman.

Benfica (4-2-3-1): Artur; Maxi Pereira, Garay, Jardel, Melgarejo; Matic, A.Gomes (81’C.Martins); Salvio, Aimar (46’Gaitan), John (64’Rodrigo) (Lopes, Roderick, Urreta, Lima). All. Jorge Jesus.

Arbitro: Mazic (Serbia)

Ammoniti: Aimar (B), John (B), Maxi Pereira (B) M.Topal (F) per gioco scorretto, Cristian (F), Webo (F) per comportamento non regolamentare.

 

(Carlo Necchi)

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