Una Sampdoria inesistente e che probabilmente si considera già salva perde in casa per 3-1 contro il Palermo, dando una grande speranza ai rosanero che agganciano Siena e Genoa a quota 27 punti e tornano clamorosamente a sperare in una permanenza in Serie A che sembrava impossibile. Gara a senso unico, padroni di casa che hanno rinunciato subito a giocare lasciando campo e spazio agli ospiti che avevano molta più voglia. Come spesso accade, ha fatto la differenza.



L’unica cosa che consola è che la vera Sampdoria non può essere questa, e lo sappiamo. Delio Rossi ha fatto un gran lavoro a Genova, e forse una salvezza praticamente archiviata ha tolto qualche attenzione mentale ai blucerchiati che oggi non hanno nemmeno iniziato a giocare, cedendo subito terreno al Palermo e non trovando mai la reazione giusta. Peccato, perchè questa squadra è capace di grandi risultati. Forse, era solo stanca per l’impegno di mercoledi.



Tornato Sannino, il Palermo ha fatto sei punti in tre partite. Non si può ancora sapere se basterà per salvarsi, ma intanto i rosanero hanno rimesso in piedi e riaperto un discorso che sembrava decisamente chiuso, con continui cambi di allenatore e formazione. Se il tecnico di Ottaviano riesce a rivitalizzare e dare continuità a Ilicic, l’impresa di restare in Serie A potrebbe non essere così impossibile.

6,5 Bravo, perchè non interviene troppo spesso, lascia giocare e ammonire il giusto; così la partita scorre e il Palermo può andare via con le ripartenze. C’è da dire che il direttore di gara è molto aiutato da ua Sampdoria arrendevole fin da subito.



Abbandonato dai compagni, nel primo tempo aveva anche salvato su Miccoli.

Esce acciaccato: prima, aveva decisamente giocato sotto le aspettative, molle e confuso.

( Meglio del compagno, ma è anche vero che la partita è sostanzialmente finita)

Esce in ritardo e molle sull’azione personale di Ilicic. Errore non da lui.

In affanno per tutta la partita, non combina granchè per novanta minuti.

Anche lui male, chiude tardi su Ilicic e non spinge sulla fascia.

Segna provando a dare un senso al pomeriggio della Sampdoria: dura pochissimo.

Impalpabile: non si vede mai.

( Entra bene in partita, rischia il gol con un gran numero ma gli manca poi il tempo per incidere di più.

Anche lui oggi affonda davanti a un Palermo molto più convinto.

Una conclusione alta in avvio, poi più niente. ()

Non crea niente, era in campo per allungare la squadra, missione fallita.

Stavolta il nuovo fenomeno della Serie A non vede un pallone. Deve imparare a essere più dentro partite di questo tipo.

Non può nulla sullo stacco imperioso di Munari, poi vive un pomeriggio di tranquillità.

Grande soddisfazione: apre la gara e segna il primo gol in serie A. Che può essere importantissimo.

La Sampdoria non punge, così può dedicarsi a essere il primo regista del Palermo.

Se la cava senza troppi problemi contro lo sterile attacco blucerchiato.

Spinge tanto e bene sulla fascia di competenza, attento dietro.

Ci mette qualità e quantità, è anche merito suo se la Sampdoria non sfonda e il Palermo può avanzare.

Partita in cui fa vedere le sue doti di interditore e faticatore di centrocampo.

Regista ordinato, come Sannino ha un passato importante nel Varese. Può diventare un grande giocatore, deve trovare più continuità.

Festeggia una bella prestazione con il primo gol stagionale che manda i titolo di coda su Marassi ()

Se gioca così è uno dei migliori in Serie A. Un gol saltando mezza difesa, ci riprova pochi minuti dopo e quasi si ripete. Fa la differenza. ()

Batte lui i due calci da fermo da cui derivano due gol. Non molto di più, ma fa comunque la differenza a suo modo.

( Entra a partita sostanzialmente finita: si vede che ci prova, ma non ci sono occasioni buone)

 

Marcatori: 35′ Von Bergen (P), 43′ Munari (S), 5′ s.t. Ilicic (P), 11′ Garcia (P)

 Romero; Gastaldello (dal 20′ s.t. Mustafi), Palombo, Costa; De Silvestri, Munari, Soriano (dall’11’ s.t. Sansone), Obiang, Estigarribia (dal 27′ s.t. Maresca); Eder, Icardi. (Da Costa, Rodriguez, Renan, Castellini, Maxi Lopez, Berardi, Poulsen, Berni, Rossini. All.: Rossi.

 Benussi; Von Bergen, Donati, Aronica; Morganella, Barreto, Rios, Kurtic, Garcia (dal 27′ s.t. Nelson); Ilicic (dal 43′ s.t. Fabbrini), Miccoli (dal 21′ s.t. Dybala). (Brichetto, Viola, Anselmo, Boselli, Faurlin, Sperduti, Dossena, Formica, Kosnic. All.: Sannino.

Arbitro: Guida

Ammoniti: Barreto (P), Palombo (S), Mustafi (S)