Recitava un adagio: “Al peggio non c’è mai fine”. Potrebbe essere il motto ideale per la stagione del Cagliari, che se non altro sta dimostrando di avere un carattere di ferro e una determinazione invidiabile, visto che sul campo si sta guadagnando una meritatissima salvezza. Dopo le vicende legate alla Is Arenas, ecco l’ennesima notizia negativa: Gigi Riva, dalle parti del capoluogo sardo un’istitutizione per la sua carriera in maglia rossoblu (condita dallo scudetto), è finito nel registro degli indagati per falso ideologico. Il suo nome compare insieme a quelli dell’editore de L’Unione Sarda Sergio Zuncheddu e del deputato del PDL Mauro Pili. La ragione? Due visite che i tre (prima Pili e Riva, poi Pili e Zuncheddu) hanno fatto in carcere a Massimo Cellino, dietro le sbarre proprio per la questione della realizzazione dello stadio. Naturalmente non ci sono leggi che vietano di entrare in carcere a parlamentari o collaboratori che siano lì per ragioni d’ufficio e specifichino di non svolgere attività giornalistica; evidentemente l’iscrizione nel registro degli indagati riguarda false dichiarazioni rilasciate al momento di entrare al carcere di Buoncammino.



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