Neymar da Silva Santos Junior: da luglio a Barcellona e in tutte le sale d’Europa. Cosa dobbiamo aspettarci? Grandi cose, come dai film più attesi: la coppa con Messi può scrivere il prossimo decennio di calcio in endecasillabi danteschi. Ma attenzione perché non sempre è tutto oro quel che luccica, e può quasi piacere pensare che il colpo Neymar sottenda una minima possibilità di fallimento. Che è sempre direttamente proporzionale alla speranza: grande l’una grande l’altra. In sintesi: riuscirà Neymar a conquistare il calcio europeo? C’è un precedente molto rischioso ed è quello di Robinho. Le analogie si rincorrono: entrambi figli del Santos, raccomandati dal O Rei Pelè e signori do drible più che realizzatori rapaci, quelli che in Europa spopolano e che in Europa aspettano. Non solo: come Robinho anche Neymar assaggerà il vecchio continente dalla Spagna e all’età di 21 anni. Unico distinguo, dalla parte opposta della barricata: il Barcellona di Tito Vilanova. Cui lasciamo volentieri l’incombenza tattica: dove collocare l’enfant prodige? Le sue caratteristiche (velocità, tecnica, creatività) dovrebbero innestarsi bene nel 4-3-3 blaugrana, come spina laterale al fianco del Messi-a, ma il condizionale è quasi d’obbligo perché di Neymar si sa molto ma si è visto poco. Nella manciata di apparizioni sui nostri schermi ha fatto e non fatto: caldo ad esempio nell’ultima amichevole con l’Italia, freddo proprio contro il Barça, nell’Intercontinentale 2011, tiepido alle ultime Olimpiadi. L’eco di Robinho riempie ancora i nostri bar sport, anche se il tempo del milanista in Europa sembra agli sgoccioli. Proprio nell’estate in cui un ex prodigio carioca potrebbe tornare in patria, un altro arriverà da noi per misurarsi con muscoli e tatticismi. In questo senso il Barcellona, splendido miracolo del calcio moderno, non potrà che aiutarlo ad inserirsi meglio: ma cosa…
…diventerà Neymar è per adesso un mistero. Robinho non può essere considerato un flop, ma sinora non è mai stato più che un ottimo complemento (avercene, per carità, ma qui si aspettava una star). Neymar da Silva Santos Junior ha un enorme talento e una grande occasione: quale strada prenderà? Attesa e fama possono deviare in percorsi senza uscita, così come la presenza di Messi condiziona in bene e male (chiedere a Ibra). Bisogna saperla vivere: oggi il Barcellona è Messi, non Neymar. Se il brasiliano saprà convogliare il suo talento a disposizione, potrà scalare il suo mondo: in fondo, con cinque anni in meno del 10 argentino, il più naturale erede può essere lui.
(Carlo Necchi)