Stando alle recenti indiscrezioni di mercato Andrea Stramaccioni ha rifiutato la panchina del Genoa, “combinata” per lui da Massimo Moratti ed Enrico Preziosi. In quello che poteva essere un incastro vincente: per l’uno, cui sarebbe stato risparmiato l’ingaggio biennale del tecnico (circa 1 milione di euro l’anno fino al 2015), e per l’altro, che poteva ripartire da una mister giovane e bisognoso di riscatto. E forse anche per lui, Andrea Stramaccioni, centrifugato da un anno e spiccioli di grande calcio. Nei giorni di Mazzarri, Benitez e del destino di Allegri, ci si può chiedere anche cosa sarà di Strama. A pensarci bene una pausa pare la cosa più naturale, dopo mesi di sfighe e sballottamenti sui giornali. Tornare in pista la settimana dopo l’esonero può sposarsi bene con le usanze di un presidente giocattolaio, un pò meno col bisogno di tranquillità che un uomo può avvertire nella vita. Sarà forse per questo che Stramaccioni ha detto no al Genoa, che pure presenta i suoi argomenti d’interesse: proprietà che spende, città di mare, tifosi eroici. Poi mai dire mai: forse tra qualche giorno sarà diverso, sarà migliore dice Vasco. Forse Stramaccioni ci ripenserà, ma adesso, fine maggio 2013, è presto. Il tempo dello Strama allenatore è ancora giovane: se c’è qualcuno che può considerare il sabbatico, forse, è proprio lui. 



(Carlo Necchi)

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