Brasile-Messico finisce 2-0 per i verdeoro, in gol con Neymar e Jo. Brasile a 6 punti nel gruppo A della Confederations Cup, quello dell’Italia, Messico che resta a quota 0.

Gara resa sufficiente da due perle del protagonista di questa Confederation: Neymar. La nuova stella del Barcellona prima segna un gol da applausi e sul finale si inventa una giocata spaziale che manda in gol Jo per il 2-0. Nel mezzo poco Brasile e un Messico che con fatica cerca di arrivare in porta con scarsi risultati.



Senza Neymar sarebbe tutta un altra storia. Il patrimonio della Seleçao è la centrale eletrica che tiene viva la squadra verdeoro che appare molto più impacciata rispetto alla prima gara contro il Giappone. Soffre anche per un calo di condizione l’arrembaggio finale del Messico e manca di idee per tutti i 90′.



Subisce gol dopo 10′ e fatica a riprendersi. Nel finale dei due tempi crea le azioni più pericolose ma non spaventa mai di fatto J.Cesar. Fase difensaiva molto traballante e gioco non sempre chiaro e efficacie. Saluta questa Confederation Cup per dedicarsi a pieno alla qualificazione per i Modiali dell’anno prossimo.

Brasile

Mai chiamato in causa seriamente,il Brasile rischia di subire la rete del pari ma non per demeriti suoi.

Molto nervoso, si fa ammonire per un fallo stupido e non ha un rendimento costante sulla corsia di destra.

Non fa toccare quasi mai palla a Hernandez, l’unica punta del Messico e allontana sempre la minaccia.



Sventa in più occasioni il peggio ma non è sempre brillante in fase difensiva.

Dalla metà campo in su è super, grande intesa con Neymar e dribbling secco. Quando si tratta di difendere entra in difficoltà commettendo anche gravi errori che poteva costare caro. Negli ultimi minuti soffre la rapidità di Barrera.

Lento a impostare la manovra, fa poco pressing in tutto il secondo tempo.

Meno dinamoco rispetto alla partita d’esordio contro il Giappone, oggi manca la sua abilità di abbinare la fase di recupero palla a quella di ripartenza.

La corrente del Brasile. Unico a fare gioco e creare occasioni. Senza di lui sarebbe molto più dura. Segna un altro gol bellissimo e decide il match nel finale con una giocata pazzasca che dà l’assist per il gol di Jo.

Invisibile per molti tratti del match, non crea superiorità numerica e manca di idee in fase di possesso.

(dal 62′) HERNANES: S.V.

Non si integra al meglio con i compagni, fatica a trovare la profondità e la velocità di giocata. Sbaglia un gol davanti alla porta.

(dal 78′) LUCAS: S.V.

Con lui il Brasile gioca praticamente con un uomo in meno. Non corre, non torna in fae di non possesso e non tira. Praticamente inutile.

(dal 83′) JO 7: entra e segna nel finale come contro il Giappone, rileva un deludentissimo Fred e fa il minimo che un attaccante a 10′ dalla fine dovrebbe fare: tiene palla e si fa trovare al posto giusto a momento giusto.

Squadra spenta per lunghi tratti del match, si ostina a schierare titolare Fred quando Jo ha dimostrato di essere molto più abile a giocare con questo modulo. Vince ma non convince perché senza Neymar i verdeoro varrebbero molto meno di 6 punti in classifica.

Messico

Subisce due gol senza nessuna colpa, esce bene in molte occasioni. 

Marcare Neymar in questo periodo è fantascienza. Ci mette impegno ma i gol partono tutti dal funanbolo ex Santos.

Il Brasile non attacca centralmente e lui ha un compito facilitato. Va comunque troppo spesso in difficoltà quando l’area diventa affollata.

Poca determinazione e scarso senso della posizione, una prestazione poco convincente.

Giocatore fumoso che si mouve molto ma crea poco, entra Barrera e la partita prende un altro passo.

(dal 70′) BARRERA 7: il migliore con Dos Santos del Messico. Entra e in pochi minuti mette in mezzo all’area brasiliana 3 cross velenosi che fanno tremare lo stadio. 

Non convince, scarsa l’intesa con i compagni e male negli inserimenti senza palla. Dà troppo poco supporto al già tenue attacco messicano.

(dal 58′) HERRERA. S.V.

Cerca di impostare la manovra ma appena la squadra supera la metà campo perde palla per imprecisioni o per poca visione di gioco. Da rivedere anche in fase di non possesso.

Molti palloni persi, poca dinamicità e verticalizzazione del gioco che non permette al  Messico di trovare la profondità per diventare più incisivo.

(dall’87’) JIMENEZ: S.V.

Lotta a più riprese con Dani Alves sulla corsia, viene innescato più volte aprendogli spazi sulla sinistra ma sfrutta male i suoi inserimenti con cross non sempre perfetti.

Ci prova in più occasioni, melgio quando si decentra sulla destra da dove salta l’uomo per poi crossare in mezzo. Manca il supporto di una squadra attorno e un attaccante di peso che la butti dentro.

Praticamente annullato per tutta la partita. Troppo solo in mezzo a T.Silva e D.Luiz. Mai un tiro pericoloso.

Allena una squadra a cui manca un attaccante da afficare al piccolo Hernandez, i suoi giocano bene sopratutto nella parte finale dei due tempi ma sebbene trovino con sempre più continuità la profondità e il traversone non riescono mai a pungere. In difesa Neymar crea da solo troppi pericoli e con due giocate li elimina dal torneo.

(Giorgio Davico)

Il tabellino

Marcatori: 9’Neymar, 92’Jo

Brasile (4-2-3-1): Julio Cesar; Dani Alves, Thiago Silva, David Luiz, Marcelo; Gustavo, Paulinho; Oscar(62′ Hernanes), Neymar, Hulk(78′ Moura); Fred(82′ Jo).

Messico (4-4-1-1): Corona; Mier, Maza, Moreno, Torres Nilo(70′ Barrera); Flores(58′ Herrera), Salcido, Torrado(88′ Jimenez), Guardado; Dos Santos; Hernandez.

Ammoniti: 21′ Guardado, 44′ Thiago Silva, 76′ Dani Alves, 89′ Herrera, 90′ Maza