Derby scandinavo tra Svezia e Norvegia a Solna, lo decide l’uomo più atteso: Zlatan Ibrahimovic, mattatore assoluto del 4-2 finale in favore dei padroni di casa gialloblu. Impegno complicato per i giocatori svedesi, molto più di quanto possa suggerire il risultato finale. Ibra è in serata di grazia, chissà quanti rimpianti dalle parti di Milano: il suo tiro all’angolino basso (su suggerimento dell’ex juventino Ekdal) rompe gli equilibri dopo appena due minuti. I norvegesi tuttavia giocano bene e non hanno timori reverenziali, a punirli però ci pensa ancora il fuoriclasse di Malmo, stavolta imbeccato da Elmander: bello il tocco con il quale beffa il portiere per portare la Svezia in vantaggio di due gol. Ma la Norvegia è tosta, non basta l’uno-due di Zlatan per stenderla, e prima con Mohammed Abdellaoue su rigore accorcia le distanze e poi con Remi Johansen pareggia. Egil Olsen è un’autorità in Norvegia, più volte commissario tecnico e uomo di grande esperienza, i suoi giocano a viso aperto cercando sempre la manovra e senza chiudersi. Questo aspetto si rivela però letale quando dall’altra parte c’è uno come Ibrahimovic. Nel secondo tempo riprende lo show del fenomeno, che confeziona la tripletta e riporta gli svedesi di nuovo in vantaggio. C’è poco da fare quando Zlatan è in serata di grazia, neppure le doti fisiche della retroguardia norvegese riescono a contenerlo. I giochi vengono chiusi da Anders Svensson che fissa il 4-2 definitivo. Come già accennato, forse un passivo troppo pesante per gli uomini di Olsen, protagonisti di una bella gara. Un Ibrahimovic così rende ancora più amari i rimpianti di un Milan, che ha trovato i gol di Balotelli ma certamente non può fare a meno di pensare all’immensa classe dello svedese. Tanti trasferimenti nella sua carriera, i rossoneri sperano in un nuovo mal di pancia del bomber e magari con l’aiuto di Mino Raiola il sogno potrebbe diventare realtà… (Paolo Bardelli)