Sono passati 20 anni dall’estate che ha visto un giovane di belle speranze lasciare Padova per trasferirsi a Torino; da quel momento in poi è sono state scritte pagine gloriose di storia in bianco e nero, ma un pezzo del cuore di Alessandro Del Piero è rimasto legato alla città che lo ha lanciato. Grandi emozioni oggi per l’ex numero 10 della Juventus, che riabbraccia Padova e la sua gente: “Qui ho disputato le prime gare da professionista e ho segnato il primo gol nei campionati professionistici. Sono stati anni molto importanti, quello che si costruisce in gioventù è fondamentale per il proseguimento della carriera. Sono strafelice di essere a Padova – ha dichiarato nella conferenza stampa in vista del match tra i biancorossi e il suo Sydney dove è partito il sogno del bambino Del Piero di diventare calciatore. Il mio legame con questa città e con questa società era e resta molto forte”. Emozioni a non finire, che si sono fatte ancora più intense quando Alex ha letto la lettera di Alessia, bambina di 10 anni che vuole fare un regalo speciale a suo fratello: “Ho un fratello di 15 anni che gioca a calcio, ti adora da quando era piccolo. Il suo sogno è andare a mangiare la pizza con te, se accetti te la offro io con i miei risparmi”. Parole che non hanno lasciato indifferente Pinturicchio, che con gli occhi lucidi ha dichiarato: “Sono queste le cose che completano la vita di un calciatore”. Come quando aveva detto, a proposito della numero 10 della Juventus: “E’ giusto che altri ragazzini sognino, come lo sognavo io, di indossare quella maglia”. A quasi 39 anni, Del Piero sa ancora emozionare ed emozionarsi. (Paolo Bardelli)



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