Buona partita fra le due neopromosse che hanno iniziato in modo convincente il campionato: peccato solo che la partita del Bentegodi sia stata decisa da un rigore generoso per i padroni di casa, che arrivano al terzo successo su altrettante partite fra le mura amiche. La classifica ora è davvero bella per l’Hellas, che si gode anche un nuovo gioiellino che è risultato decisivo in questa partita. L’argentino, acquisto dell’ultima ora del Verona, disputa una splendida partita che fa capire quanto grandi siano le sue potenzialità: certamente il gol su punizione è la ciliegina sulla torta, ma sotto ci sono anche capacità di progressione e dribbling e pure ripiegamenti difensivi. Se sia il nuovo Messi (come dice qualcuno) è davvero presto per dirlo, ma probabilmente in riva all’Adige potranno divertirsi. Schierato a centrocampo, il difensore brasiliano dimostra chiaramente di essere fuori ruolo: esperimento fallito, non ha il ritmo necessario per giocare in mezzo al campo.



Terza vittoria su tre partite casalinghe per il Verona: dopo Milan e Sassuolo cade anche il Livorno, nella sfida tra le neopromosse per ora immuni al salto di categoria. Bella partita scandita dai gol di Iturbe e Rinaudo nel primo tempo e Jorginho su rigore nel secondo. L’Hellas tocca la doppia cifra e sale a 10 punti in classifica, il Livorno resta a quota 8. Nella prossima giornata, la settima, entrambe le squadre saranno impegnate in trasferta: Bologna-Hellas e Napoli-Livorno (domenica 6 ottobre ore 15.00) Match sempre aperto, entrambe le squadre hanno giocato per vincerlo su pur in fasi diverse (all’inizio più Verona, a lungo andare è emerso il Livorno che doveva recuperare). Buon livello agonistico e tecnico, su questa strada sia Verona che Livorno avranno buone possibilità di salvezza.



Prima mezz’ora di predominio, poi un paio di occasioni concesse e baricentro più arretrato, fino al botta e risposta di fine primo tempo. Nella ripresa atteggiamento più prudente ma mai remissivo: il rigore concesso ha premiato lo sforzo di una squadra che corre molto e spesso bene. Gli attaccanti sono i primi a sacrificarsi e questo è uno dei segreti: non a caso Mandorlini ha a disposizione due linee offensive tra campo e panchina.

Sarebbe riduttivo stabilire la differenza col Verona in un rigore e un portiere in giornata sì. Il Livorno ha interpreti meno esperti dell’altra neopromossa ma ha mostrato un calcio più offensivo rispetto alle gare precedenti, indotto anche dalla doppia situazione di svantaggio. Gli amaranto hanno coinvolto spesso le fasce e costruito per Paulinho, fermato anche dalla bravura di Rafael. Con una spalla più adeguata (Siligardi deve ancora recuperare la miglior condizione) l’attacco potrà migliorare se sorretto da questo spirito.



Qualche dubbio sul rigore che determina il 2-1: Schiattarella si appoggia inizialmente a Toni nel corpo a corpo, poi però lo lascia e l’attaccante cade quasi da solo. Il resto non lascia particolari enigmi. 

Il tabellino 

Marcatori: 40’pt Iturbe (H), 46’pt Rinaudo (L), 29’st rig.Jorginho (H)Hellas

Verona (4-3-3): Rafael; Cacciatore, A.Gonzalez, Moras (37’pt Bianchetti), Agostini; Romulo, Jorginho, Hallfredsson (9’st Donati); Gomez Taleb, Toni, Iturbe (43’st Laner) (Andrade, R.Marques, Albertazzi, Donadel, Cirigliano, Martinho, Jankovic, Longo, Cacia). All.Mandorlini.

Livorno (3-5-2): Bardi; Coda, Ceccherini, Rinaudo; Schiattarella, Luci, Emerson (14’st Duncan), Greco (32’st Belingheri), Lambrughi; Paulinho, Siligardi (19’st Emeghara) (Anania, Aldegani, Decarli, Valentini, Piccini, Mbaye, Benassi, Mosquera, Borja). All.Nicola.

Arbitro: Tommasi Ammoniti: Hallfredsson (H), Schiattarella (L), Iturbe (H) per gioco scorretto, Jorginho (H) per comportamento non regolamentare.

Hellas Verona

Due parate da museo, soprattutto quella al 38′ su Paulinho, e altre meno difficile ma importanti. 

Vince il confronto con Lambrughi che costringe basso, spinge con buona continuità sulla fascia destra.

Roccioso e deciso negli interventi, contrasta bene e pulisce l’area.

Paulinho lo impegna e gli ruba qualche spazio, poi esce per sospetta lesione al flessore sinistro. Martedì valutazioni migliori dal 37’st BIANCHETTI 5,5 Ancora inesperto e si vede: abbraccia Rinaudo ma non lo marca ed è 1-1. Non si perde d’anima nè però trasmette totale sicurezza.

Contributo più difensivo, copre le avanzate di Cacciatore dall’altra parte. Schiattarella punge più accentrandosi.

Appunto: Schiattarella sorprende la sua zona in un paio di occasioni. Forse un pò stanco dopo un inizio di torneo molto dispendioso.

Molti passaggi riusciti, regia ben ritmata e un rigore molto pesante.

Molta voglia di fare tradotta più volte in foga: rischia il rosso e Mandorlini lo cambia. Un altro che ha riposato poco ultimamente dal 9’st DONATI 6,5 Entra bene in partita, aiuta il centrocampo a rialzarsi.

Cerca il dialogo con Toni e arriva pericolosamente al tiro, tutto con poche fermate.

Sa ancora come tenere impegnati i difensori. 4 tiri e un rigore guadagnato con mestiere, come si suol dire.

Entusiasma per capacità di progressione e dribbling, segna un gol da cecchino e ripiega in fase difensiva. Oggi è difficile chiedergli di più, saprà confermarsi? dal 43’st LANER s.v.

All.MANDORLINI 6,5 Squadra che sa attaccare ma anche soffrire quando a corto di fiato. Chiede molto ai suoi giocatori e per adesso molto ottiene.

(Carlo Necchi)

Livorno

I gol lo colgono incolpevole, una bella parata su Gomez nel primo tempo.

Patisce i guizzi di Iturbe, meglio all’interno della sua area.

Non del tutto sicuro nella marcatura di Toni, qualche sbavatura anche in impostazione.

Gol importante, difesa rocciosa. 

Corre molto sulla fascia destra e si accentra infastidendo la retroguardia veronese.

Sfiora l’eurogol da fuori, trasmette grinta ai compagni, si concede poche pause.

Forse è meglio riportarlo in difesa: infilato dalle frecce avversaria cui concede un gap ritmico abbastanza evidente dal 14’st DUNCAN 5,5 Non esattamente il regista che serviva, si impegna ma non riesce a sostenere l’azione al meglio.

Più corsa che giocate, batte il corner dell’1-1 dal 32’st BELINGHERI 5,5 Entra in una fase concitata, non riesce a lasciare segni concreti.

Tende a subire Cacciatore piuttosto che attaccarlo, tra Gomez e Iturbe son dolori.

Pericolosissimo nel primo tempo in cui esalta Rafael, più opaco nel secondo. 

Ancora lontano dal suo meglio, non manca l’impegno ma il sinistro è ancora arrugginito dal 19’st EMEGHARA 6 Si impegna passando da una fascia all’altra, ma spesso deve cavarsela da solo perché Paulinho è stanco: non crea più di qualche brivido.

All.NICOLA 5,5 Sceglie Siligardi e gli dice male e anche Emerson a centrocampo pare a disagio. Resta la buona capacità reazione della squadra.

(Carlo Necchi)