Il calciomercato del Genoa si è concluso nel solito turbinio di nomi, e al tirar delle somme il Grifo è stata la squadra pi concreta dell’ultimo giorno (Calaiò, Stoian, Centurion, Bizzarri, Fetfatzidis). L’inizio di campionato è stato negativo, quasi sulla scia degli ultimi due; eppure la rosa di Liverani sembra attrezzata per la salvezza (presto, prestissimo per pensare a qualcosa di più).
Il cambio Frey-Perin è quasi equivalente a livello tecnico: ad un portiere affermato è succeduto uno dal grande potenziale. Tuttavia il battesimo del giovane con la massima serie è stato di fuoco, la speranza è che i 66 gol subiti a Pescara (in 29 partite) non abbiano lasciato un trauma. In ogni caso Bizzarri è arrivato apposto per l’eventuale emergenza. L’esperienza che non ha Perin è recuperata dai centrali: Portanova e Manfredini ne hanno viste tante. Peserà la cessione di Granqvist, che ha privato il reparto del suo elemento migliore. Più interessante il settore terzini: Vrsaljko ha fatto intravedere buone cose, Antonelli, Marchese e Antonini sono certezze mentre Sampirisi deve mangiare ancora tanta focaccia (è nel posto giusto se non altro…). Alessandro Gamberini e Sebastien De Maio, prelevati da Napoli e Brescia, sono buoni rincalzi.
Mancherà Marco Rossi, in tutti i reparti. Lodi è uno dei (tre?) registi più affidabili del campionato, e Matuzalem un ottimo cambio per lui. Sono tornati i mastini Biondini e Cofie, reduci da stagioni positive con Atalanta e Chievo: innesti positivi per una squadra che vuole salvarsi. Soprattutto è rimasto Kucka: se le motivazioni lo sosterranno ancora resterà il valore aggiunto di un reparto che comprende anche alcuni trequartisti. Bertolacci è uno di questi, ma può essere impiegato comodamente sulla linea di mezzo. Curiosità per gli ultimi due innesti: l’argentino Centurion e il greco Fetfatzidis possono essere due sorprese.
è rimasto e garantisce i gol che l’anno scorso furono di Borriello (12). Santana e Stoian mescolano esperienza, velocità e tecnica in buona misura e hanno assist in canna. Moussa Konatè è l’ennesima scommessa: al Genoa il confine tra gloria e oblio, spesso immediato, è molto sottile (chiedere a Boselli, Zè Eduardo, Pratto, Tozser solo per stare nel passato recente). Floro Flores è stato rimpiazzato con Calaiò e non è necessariamente un male, sulla carta cambia poco.
Frey-Perin, Granqvist-Gamberini, Eros Pisano-Vrsaljko, Tozser-Lodi, Marco Rossi-Cofie, Birsa-Santana, Borriello-Gilardino: sono i cambi principali rispetto all’anno scorso, e sulla carta il saldo è più verde che rosso. Due i grossi rischi: il solito alto tasso di cambiamento e l’allenatore, Fabio Liverani. Saprà reggere l’urto con pressioni e difficoltà della massima serie?