Vittoria da grande della Fiorentina che sfrutta il gap tecnico a favore per sbancare il Massimino, imponendo al Catania un netto 3-0. Montella torna dalla “sua” Sicilia con tante notizie positive nel borsone: la vittoria, il terzo posto più vicino (-3 dal Napoli) e la doppietta di Alessandro Matri, due volte a segno nel giorno del debutto. Per il Catania tutto il contrario: se non altro l’ennesima sconfitta non peggiora più di tanto la classifica, perché delle tre squadre che precedono solo il Bologna ha mosso un passo. Nella prossima giornata (ventunesima e seconda di ritorno) i siciliani giocheranno a San Siro contro l’Inter (domenica 26 gennaio, ore 15:00) mentre la Fiorentina tornerà in casa per affrontare il Genoa (sempre il 26 gennaio alle 20:45). 



Ostilità solo nel primo tempo perché la ripresa è stata un lungo epilogo viola. Nella prima parte di gara il Catania è riuscito a farsi valere nelle due fasi, salvo poi sciogliersi dopo l’uno-due della Fiorentina. 

Modulo speculare a quello viola (4-3-3) e partenza positiva, con possesso palla ed inserimenti dei centrocampisti nella trequarti altrui; il doppio svantaggio ha però mozzato il fiato alla manovra catanese, quasi mai più capace di spingersi oltre il cerchio di centrocampo. Nell’intervallo Maran ha tolto un difensore (Rolin) ed inserito un attaccante (Leto) ma la squadra è rimasta in balia della gestione avversaria, costruendo davvero poco e semenza riuscire a trovare le misure del pressing. Per la contestazione dei tifosi.



Primo tempo più cinico che spettacolare ed è un merito: sul vantaggio accumulato all’inizio la Fiorentina ha adagiato una ripresa di puro contenimento, infierendo più con il possesso palla (16’41” alla fine) che alla ricerca della goleada. Matri si è mostrato subito in palla e la manovra di squadra lo ha premiato: sviluppata sia sulle fasce che per zone centrali, l’azione viola ha saputo massimizzare gli errori del Catania. Ora il derby di Coppa Italia col Siena (giovedì 23 ore 21:00) prima del posticipo di domenica prossima, in casa contro il Genoa: non ci sarà Gonzalo Rodriguez che è stato ammonito, ed era diffidato.



Partita relativamente tranquilla, ammonisce quando deve.

Catania

Non molte colpe specifiche ed anche un bel riflesso prima del 3-0, oltre ad un paio di incertezze.

Lascia ampi spazi alle discese di Pasqual senza riuscire ad opporre sufficiente resistenza, due gol cadono dalla sua parte.

Meno capi d’accusa, un tempo d’apprensione e poi esce dal 46′ LETO 5,5 Il suo ingresso non rianima l’attacco del Catania ma non è solo colpa sua. Un tiro all’attivo.

Giornata da dimenticare: anticipato da Matri (0-2) e sfortunato nella deviazione-concausa del tris.

In un modo o nell’altro contribuisce a limitare l’apporto di Cuadrado, che forse non vuole infierire. In attacco si vede poco però.

Un pò meglio sulla fascia (nella ripresa) che in mezzo, non rinuncia all’inseguimento ma tecnicamente aggiunge poco.

Debutto coraggioso, non si tira indietro. Non sembra esattamente un regista dal 79′ GUARENTE s.v. Partecipa agli ultimi minuti di stallo.

Buona partenza in cui arriva anche al tiro, si affievolisce alla distanza sino all’encefalogramma piatto.

Come tutta la squadra comincia bene e finisce malissimo, anche innervosito: ammonito, era diffidato.

Giusto un assist per Keko nella ripresa, oggi fa la mosca sulla sabbia.

Tre tiri in porta che sono lo specchio del suo momento: volontà ma efficacia zero, o quasi dal 72′ KEKO 5,5 Prova a vivacizzare il contesto, si inserisce in area ma alza la mira.

All.MARAN 5 Poco tempo per riambientarsi, per fortuna ne ha molto per riaggiustare la stagione: oggi la squadra ha mollato mentalmente.

Fiorentina

Poco lavoro da sbrigare, giornata di relax.

Pimpante per un tempo poi viene sostituito dal 46′ RONCAGLIA 6 Quando entra la partita è già in ghiaccio, partecipa alla gestione del vantaggio presidiando la zona.

Stoppa la percussione di Castro in avvio, poi il giallo che gli farà saltare il Genoa. 

Concentrato in fase difensiva e propositivo al rilancio dell’azione: quella del 3-0 parte dal suo destro.

Nel primo tempo è protagonista quasi tanto Matri, a modo suo: corsa e tempi giusti, assist per il 2-0.

Stappa il match e vi resta ben dentro, almeno finchè c’è storia. Oltre al gol il tiro che propizia e il terzo e una traversa.

Sguazza nel copione della ripresa, quando c’è da regolare il ti-tic ti-toc: 115 passaggi riusciti.

Entra nell’azione del 2-0 poi si limita a giocate più semplici, che non significa meno influenti dal 72′ AMBROSINI 6 Venti minuti quasi d’allenamento.

Pochi numeri, accelerazioni quasi ponderate: ormai può limitarsi a fare paura.

Un assist e due gol al debutto e in un tempo: più di così? MATOS 6 Un tiro a lato non di molto.

Collabora con Pasqual liberandogli spazi, con la palla incide meno.

All.MONTELLA 7 Tutto bene, partita chiusa in fretta.

 

Il tabellino

Marcatori: 25’M.Fernandez, 28’Matri, 41’Matri

Catania (4-3-3): Frison; Bellusci, Rolin (46’Leto), Spolli, Biraghi; Izco, F.Rinaudo (79’Guarente), Plasil; Barrientos, Bergessio, Castro (72’Keko) (Andujar, Ficara, Legrottaglie, Gyomber, C.Capuano, Monzon, K.Boateng, M.Lopez). All.Maran.

Fiorentina (4-3-3): Neto; Tomovic (46’Roncaglia), G.Rodriguez, Savic, Pasqual; M.Fernandez, Pizarro, B.Valero (72’Ambrosini); Cuadrado, Matri (46’Matos), J.Vargas (Rosati, Compper, Aquilani, Vecino, Bakic, Joaquin, Ilicic, Rebic). All.Montella.

Arbitro: Banti (sezione di Livorno)

Ammoniti: F.Rinaudo (C) G.Rodriguez (F), Barrientos (C) per gioco scorretto

 

(Carlo Necchi)