Il Chelsea di Mourinho viene fermato da un colloso Galatsaray guidato dalla volpe italiana Mancini. I turchi non hanno disputato una partita che entrerà negli annali del calcio ma hanno saputo rimettere in carreggiata un match che li vedeva sotto per 1-0 per via della rete siglata da Torres in avvio. Muslera non è apparso in una grande serata mentre la difesa ha mostrato due volti come gran parte della squadra giallorossa di casa: lenta e prevedibile nei primi 45′, determinata e più sciolta nella ripresa. Drogba, pur non nelle vesti di goleador, ha aiutato molto i suoi dettando passaggi interessanti e creando spazi dove Inan e Ylmaz si sono inseriti solo a momenti alterni. Sneijder troppo in ombra; l’olandese non è riuscito ad accendere la luce e tolto l’ex Inter in pochi da queste parti sono abili a saltare l’uomo con estrema facilità. Bene Chedjou, goleador inaspettato, così come il giovane Telles, uno dei migliori in campo.
Nel Chelsea si salvano in pochi visto che El Nino ha segnato ma poi è sparito dal radar, Hazard era nelle vesti di lontano parente del belga ammirato qualche settimana fa mentre Willian ha giocato a nascondino per larghi tratti di gara. Ok Azpilicueta sull’out destro anche se lo spagnolo è poi calato nel finale. Eto’o, subentrato al 68′ non ha saputo cambiare le sorti di una partita terminata giustamente in parità.
Gara che scorre liscia come l’olio. Giuste tutte le ammonizioni, resta un piccolo neo ovvero il giallo non dato a Felipe Melo. Per il resto buona personalità e ottimo metro di giudizio; prima fa giocare poi decide di ammonire a raffica per placare gli animi.
Alla Turk Telekom Arena, stadio caldissimo dove disputa le proprie partite casalinghe il Galatasaray, va in scena il primo atto dell’ottavo di finale tra la squadra di Mancini e il Chelsea di Mourinho, i due grandi ex allenatori dell’Inter. I padroni di casa si schierano con un cauto 4-4-2; Sneijder () e Hajrovic () sugli esterni con la coppia Felipe Melo ()-Inan () a rompere le trame dei Blues in mezzo al campo. Davanti spazio al duo meraviglia formato da Drogba () e Ylmaz (). Lo Special One risponde con un più spavaldo 4-2-3-1 ad esaltare le qualità del quartetto offensivo. Torres () ha il compito di concretizzare le ripartenze affidate ai vari Willian (), Schurlle () e Hazard (). Più arretrati Lampard () e Ramires () danno ordine alla manovra. Il copione della partita è facile da capire sin da subito: i padroni di casa cercano di sfondare sugli esterni mentre gli inglesi puntano tutto o quasi sui rapidi contropiedi. La qualità del Chelsea è nettamente superiore a quella del Galatasaray ma al 4′ è Muslera () a regalare una pericolosissima palla gol agli avversari. L’ex laziale rinvia corto sui piedi di Willian che cerca il pallonetto in porta con il colpo di testa dello stesso estremo difensore a salvare in corner. Dopo la sudata fredda gli uomini di Mancini cercano di farsi pericolosi supportati dal caldo pubblico ma ogni tentativo si infrange su Terry () o peggio ancora viene regalato al Chelsea con errori pesanti in zone offensive. Un pallone perso a centrocampo dal Galatasaray causerà il gol dei Blues. Recupera Schurrle che dopo un dai e vai con Lampard lancia Azpilicueta (). Lo spagnolo è bravo ad entrare in area e a mettere al centro un pallone facilissimo per Torres che, a porta sguarnita, porta in vantaggio i suoi. Mancini non è soddisfatto di Hajrovic e lo richiama in panchina alla mezz’ora per inserire Yekta e passare al 4-3-1-2; si vedono dei migliroamenti anche se per assistere al primo pericolo dei turchi bisogna attendere il 38′ con una conclusione velenosa di Telles (6) deviata in corner da un inoperoso Cech (). Bene il Chelsea, abile a sfruttare gli errori dei padroni di casa, male il Galatasaray che fa una fatica pazzesca ad impostare la manovra. Se il pallone però arriva a Drogba qualcosa può sempre accadere. Un solo errore grave fatto e su questo il Chelsea si è portato in vantaggio. La qualità è quella che è ma Mancini è stato bravo a ritrasformare in corsa il modulo in un efficace 4-3-1-2 ad esaltare le abilità di Sneijder fra le linee. L’ex di turno si sbatte e fa a sportellate con tutti. I palloni non arrivano quindi l’ivoriano ha poche occasioni per mettersi in mostra. Utile il suo contributo nel gioco di sponde. Sbaglia tutto in difesa e dalla sua fascia nasce il vantaggio firmato Torres. Male, stranamente, anche in fase offensiva dove non azzecca un cross degno del suo nome. Senza strafare Mourinho sta conducendo su un campo difficile come la Telekom arena. Un uno a zero striminzito che dovrà essere arrotondato nella ripresa. Una forma impressionante per lo spagnolo. Regala l’assist a Torres per il gol e viaggia sulla sua corsia che è una meraviglia. Non malissimo ma lontano dagli standard abituali. Pochissime iniziative e dribbling “pesante” per uno che di solito salta gli avversari come birilli. Una gara facile da arbitrare. Unico dubbio un’ammonizione non data in avvio a Felipe Melo. Per il resto ok sui fuorigioco e su tutti gli altri interventi. (Federico Giuliani)
Galatasaray
A tratti sembrava di rivedere il portiere della Lazio, impacciato e insicuro. Dopo pochi minuti regala a Willian il pallone dell’1-0 ma è bravo a riscattarsi salvando in corner lo stesso pallonetto dell’avversario. Nella ripresa salva su Torres.
Male nel primo tempo, meglio nella ripresa dove almeno attacca con più convinzione. I cross per la testa di Drogba non sono però arrivati a dosi giuste. Mancini gli chiedeva proprio questo.
Finchè è in campo soffre la rapidità e gli scambi degli avversari e in più di una circostanza si fa beffare. Costretto ad uscire per problemi all’intervallo ( Entra quando il Chelsea non si rende più pericoloso; solo una leggera disattenzione su un raro scatto in profondità di Torres).
Attentissimo in difesa, uno dei pochi a non farsi sorprendere neppure in avvio. Nella ripresa indossa le vesti di goleador e pareggia con una bella zampata da corner.
Quando il Galatsaray è lento e prevedibile è l’unico che prova a fare qualcosa. Suo il primo tentativo verso la porta di Cech e ancora suo un tiro insidioso nella ripresa. Giovane interessante da seguire con attenzione.
Il capitano ci mette la grinta ma sbaglia troppi palloni perchè pare abbia fretta di lanciare i compagni. Servirebbe più calma in mezzo al campo. Viene poi ammonito nella ripresa.
Se imposta è un disastro ma in fase di interdizione morde le caviglie a tutti gli avversari. Picchia dal primo all’ultimo minuto ma incredibilmente riesce a non farsi ammonire.
Serata no per il bomber turco. Qualche movimento è azzeccato ma per il resto sbaglia troppi palloni; l’errore nel controllare un facile pallone nella ripresa è lo specchio della sua opaca prestazione.
Uno dei più dotati tecnicamente nelle fila dei turchi ma l’ex Inter non riesce davvero ad accendersi. All’attivo un solo assist e un tiraccio alle stelle.
Gioca appena 30′ poi Mancini lo toglie per passare al 4-3-1-2. Finchè è in campo non demerita ( Ci mette corsa e grinta e il pareggio passa anche dalla sua corsa).
Lotta e si butta su ogni pallone questo attaccante che sembra ringiovanire ogni anno di più. Non segna ma offre sponde e assist ai suoi compagni. Sempre insidioso sui calci d’angolo ().
Inizia con una pessima formazione poi è bravo a cambiare in avvio. I cambi frutteranno il meritato pari che, contro il Chelsea, non è affatto da buttare. La gara di ritorno dovrà però essere preparata diversamente.
(Federico Giuliani)
Chelsea
Poco impegnato il portiere ceco; due volte. Nella prima è bravo a deviare in corner un tiro di Telles, nella seconda viene fulminato da Chedjou nell’azione del pareggio turco.
Lo spagnolo è sicuramente il migliore in campo del Chelsea. Nel primo tempo regala l’assist a Torres e ara la sua corsia. Cala nella ripresa.
In difesa la coppia centrale scricchiola pericolosamente sui palloni alti ma lui se la cava meglio rispetto al veterano Terry.
Un suo pasticcio regala il pareggio al Galatasaray. Sul corner Chedjou gli sfugge e lui resta a guardare l’evitabilissimo pareggio come fosse un dilettante. Errore grave per uno della sua esperienza.
Molto in ombra, spinge poco ma in difesa non si fa quasi mai sueprare. Dalle sue parti il binario turco era insidioso e lui lo ha contenuto.
Una gara ordinata da parte dell’inglese. Meglio in avvio quando davanti c’è movimento. Nella ripresa i suoi lanci si perdono nel vuoto. Porta comunque a casa la sufficienza.
Forse condizionato dalla botta al naso subita, il brasiliano non riesce a dare un buon contributo alla causa dei Blues. Zero inserimenti, pochi recuperi e ancor meno idee.
L’avvio è ottimo, recupera il pallone dal quale nasce il gol di Torres, poi si perde. Nervoso, viene ammonito e poi sostituito da Mourinho ( Gioca i restanti minuti per cercare di mantenere il pareggio quando i turchi prendono campo).
Dopo 4′ potrebbe portare i suoi in vantaggio ma Muslera dopo avergli regalato la sfera si salva. Dopo questo flash scompare dal gioco e si rivede soltanto quando commette fallo.
Va soltanto a sprazzi oggi il belga da molti elogiato per la rapidità dei suoi dribbling. Qualche lancio panoramico ma poco altro da offrire alla platea ().
Il minimo indispensabile per un attaccante. Segna a porta vuota poi in avvio ripresa si divora il 2-0. El Nino ha pochi rifornimenti ma fa davvero poco per rendersi pericoloso ( Mourinho lo inserisce per la sua velocità ma non viene mai innescato).
Da una squadra come il Chelsea ci si aspetterebbe qualcosa di più invece i suoi vengono facilmente imbrigliati dalla ripresa di un mdosto Galatasaray. Si attende un convincente ritorno per prepararsi a sfide più complesse.
(Federico Giuliani)