Un Real bravo e fortunato non lascia scampo ai cugini dell’Atletico: in un Santiago Bernabeu esuberante le Merengues vincono con il punteggio di 3-0. Ipotecando la finalissima della coppa nazionale prevista il 19 aprile. Nel primo tempo segna Pepe, nel secondo raddoppia Jesè Rodriguez e chiude Di Maria; l’Atletico può piangere sul latte versato (due deviazioni decisive, su primo e terzo gol) ma merita la sconfitta, ed oltretutto perde Diego Costa per la semifinale di ritorno (appuntamento mercoledì prossimo, 12 febbraio, al Vicente Calderon): l’attaccante spagnolo era diffidato ed è stato ammonito per un fallo di reazione.



Derby molto intenso ed anche nervoso, con diversi confronti a muso duro. La partita si è srotolata su ritmi sostenuti ma ha detto quasi esclusivamente Real: non è stato un confronto equilibrato per quanto sempre acceso.

Grande partita, sempre all’attacco a partire dai difensori: la squadra di Ancelotti non si è accontentata del vantaggio è ha mantenuto un baricentro alto, coinvolgendo tutti gli effettivi nella metacampo avversaria. Anche nella serata in cui Ronaldo non brilla le Merengues macinano un calcio non spettacolare ma continuo, e pur senza tirare troppo in porta estraggono tre gol dall’ampio bagaglio di opzioni: un difensore come Pepe e due jolly d’attacco quali Di Maria e il giovane Jesè. Sofferenza solo nei primi 5′ della ripresa, quando l’Atletico ha provato a spaventare. Un grazie alla fortuna che ha dirottato in porta due gol, il primo e l’ultimo, nati da tiri apparentemente alla portata del portiere.



Il Real ha spadroneggiato anche per la scarsa aggressività dell’Atletico, non tanto mentale quanto fisica: raramente i giocatori di Simeone sono riusciti ad attacca re insieme, dando sempre modo alla difesa del Real di organizzarsi in superiorità numerica. E’ difficile fare gli spavaldi al Bernabeu ma la partita dell’Atletico è stata troppo passiva, anche se sicuramente non fortunata. Al ritorno non ci sarà Diego Costa ma la remuntada pare quasi impossibile a prescindere.

Di riffa o di raffa porta a casa la pagnotta: più volte la partita rischia di sfuggire per eccessi di nervosismo, lui riesce sempre a metterci una pezza di buonsenso.



Real Madrid

Una parata nel primo tempo ed attenzione nelle uscite, poi lo salva il palo.

Raul Garcia non lo attacca, lui riesce a garantire posizione dietro ad aiuto davanti.

Propone il consueto spirto guerrier ai confini del consentito: mette a cuccia Costa e va a segnare il vantaggio.

Aiuta in marcatura e in impostazione con ottimi risultati.

In costante proiezione offensiva, cerca il dialogo col compagno di fascia e il fondo per crossare; così facendo costringe Turan alla difesa.

Ordinaria amministrazione o quasi per il professore: si offre come appoggio e lascia che sia Modric ad imperversare.

Oscilla da una trequarti all’altra distribuendo palloni con regolarità e precisione; sul 2-0 salva un gol sulla linea e il Bernabeu lo acclama.

Comincia a destra e gioca un primo tempo quasi improduttivo; nella ripresa svaria tra sinistra e centro, inventa un assist solo per pubblico adulto e poi chiude i conti dal 36’st ILLARRAMENDI s.v.

Lui parte centrale ma svaria spesso, fino a stabilizzarsi sulla corsia mancina: partecipa attivamente ma stavolta non conclude.

Ha tecnica ed intraprendenza, che sposta da una fascia all’altra e riassume nel superbo movimento che lo porta al 2-0; ancora un pò ad intermittenza dal 39’st ISCO s.v. Se lui è una riserva stiamo freschi.

Si va valere in fase di sponda, non riesce a tirare anche perché l’Atletico aspetta indietro, chiudendogli le vie di fuga dal 25’st MORATA 6 Un paio di buone giocate nell’area avversaria e dintorni, e un tiro al volo fuori di poco.

All.ANCELOTTI 7 Sceglie Coentrao e Jesè rinunciando a Marcelo e Isco: mosse azzeccate.

Atletico Madrid

Due gol sfortunati e un altro parabile, il secondo, cui si oppone un pò molle.

Trova il fondo al 2′, poi si appiattisce via via subendo avversario e sovrapposizione di turno.

Meno colpe specifiche: la marcatura su Benzema è buona. Deviazione sfortunata nel 3-0.

Come sopra: merita nell’uno contro uno ma il raggio-Di Maria acceca anche lui, sulla strada del 2-0.

Ci mette grinta ma raramente supera la metacampo, in più perde il taglio di Jesè che fa 2-0.

La sua barba stavolta non punge: una bella zuccata all’inizio poi deve preoccuparsi di Coentrao e finisce per innervosirsi, senza aiutare gli attaccanti dal 16’st A.LOPEZ 6 Si ritaglia una volata conclusa nella morsa Pepe-Ramos.

Il capitano canterano ci mette grinta da derby, ma il saldo tecnico è negativo: qualche contrasto e punizione nel mucchio.

Deve aiutare all’indietro e questo non aiuta lui: dovendo spesso rincorrere non riesce a sprigionare il suo talento.

Si batte ma il contributo offensivo è ridotto all’osso: con Arbeloa poteva osare di più dal 25’st J.SOSA 5,5 Poco dopo il suo ingresso il Real cala il tris: il contesto non lo favorisce.

Qualche buon guizzo attorno a Diego Costa e un bel cross per la testa di Turan, nel complesso è indaffarato ma non incisivo dal 1’st C.RODRIGUEZ 5 Ingresso impalpabile, non si vede quasi mai in tutto il secondo tempo.

Poca anzi pochissima trippa per lui, e due cani da guardia che non lo mollano un attimo.

All.SIMEONE 5 Sarà la forza del Real o un calo fisico, ma il suo Atletico ha deluso.

 

Il tabellino

Marcatori: 17’pt Pepe, 12’st Jesè, 28’st Di Maria

Real Madrid (4-2-3-1): Casillas; Arbeloa, Pepe, S.Ramos, Coentrao; X.Alonso, Modric; Di Maria (36’st Illarramendi), Jesè (39’st Isco), C.Ronaldo; Benzema (25’st Morata) (D.Lopez, Varane, Carvaja, Marcelo). All.Ancelotti.

Atletico Madrid (4-4-2): Courtois; Juanfran, Godin, Miranda, Insua; R.Garcia (25’st J.Sosa), Gabi, Koke, A.Turan (16’st A.Lopez); Diego (1’st C.Rodriguez), D.Costa (Aranzubia, Alderweireld, Manquillo, Tiago). All.Simeone.

Arbitro: Clos Gomez

Ammoniti: Pepe (R), Diego (A), Juanfran (A), Miranda (A) per gioco scorretto, D.Costa (A) per comportamento non regolamentare

 

(Carlo Necchi)