Termina con un pareggio per 1 a 1 il derby europero di Spagna tra Barcellona e Atletico Madrid con la gara che si sblocca solo nel secondo tempo. Dopo un primo squillo iniziale degli ospiti, i Blaugrana prendono in mano il gioco cercando di trovare il varco giusto per tutta la prima frazione ma l’area avversaria sembra stregata e solo verso la fine l’Atletico sembra riaffacciarsi nell’altra metà campo. Le due squadre però perdono per infortunio due uomini chiave come Piquè al 12’ e Diego Costa al 30’. Il secondo tempo inizia con ancora il Barça all’attacco ma i Colchoneros sembrano leggermente più lucidi nella ripartenza fino a quando al 56’ Diego, subentrato proprio a Diego Costa, riceve palla da una punizione battuta corta, si libera di Xavi allargandosi a destra e fulmina sul primo palo sotto l’incrocio il portiere Pinto. Il Barcellona cerca subito di reagire e continua ad opprimere gli avversari con la sua manovra quando al 71’ Sanchez recupera palla, Iniesta vede libero a sinistra Neymar che colpisce di prima sul palo lontano e trova il pareggio. Simeone cerca di rafforzare i suoi con altri due cambi che però non aiutano e il portiere Courtois è fenomenale nel salvare il punteggio. Gli errori si moltiplicano in fase di impostazione e, dopo alcuni tentativi degli uomini di Martino, l’Atletico termina la gara proteso verso l’area avversaria.Bel match giocato ad alti ritmi. Il Barcellona ha le chiavi della partita anche se passa in svantaggio, con l’Atletico pericoloso quando ha la lucidità giusta per ripartire. Sbattono in continuazione contro la difesa avversaria, che gioca una partita fenomenale. Vanno sotto ma offrono una buona reazione. Messi, Iniesta e Neymar vengono costantemente raddoppiati e il goal del pareggio viene raggiunto solo con l’ingresso di un attaccante in più, Sanchez, ad aggiungere pericolosità alla manovra offensiva. Contro il gioco del Barça sono costretti a chiudersi e ricercare la ripartenza anche se faticano molto nel gestire la palla. Praticamente perfetti in fase difensiva, il lampo di Diego è la ciliegina sulla torta.  Viene chiamato a gestire una gara difficile e non sembra molto all’altezza della situazione. Prende alcune decisioni molto discutibili, interpretando male alcuni contatti di gioco. Mancano anche dei cartellini gialli.



Barcellona-Atletico Madrid chiude il primo tempo sul risultato di 0-0. Partita molto tirata al Camp Nou tra Barcellona e Atletico Madrid nell’andata dei quarti di finale. Dopo 45 minuti infatti il risultato non si sblocca e le squadre rientrano negli spogliatoi dopo un primo tempo giocato a buoni ritmi, con il solito grandissimo possesso palla dei padroni di casa fermati però dall’ottima organizzazione difensiva della squadra di Simeone. Subito al tiro con David Villa, gli ospiti subiscono per l’intera frazione i tentativi del Barça, ricorrendo spesso al fallo con Godin (6,5) per fermare l’imprevedibile Messi (7). A centrocampo i Blaugrana stoppano i Colchoneros in fase di impostazione ma i due centrocampi sembrano orfani di Fabregas (5) e Tiago (5), quest’ultimo schierato a sorpresa al posto di Mario Suarez. Le due squadre perdono un uomo per parte causa infortunio, con Piquè costretto ad uscire al 12’ e Diego Costa, che abbandona il campo al 30’. 



C’è tanta responsabilità su di lui, chiamato a sostituire l’infortunato Victor Valdes (stagione finita), ma non si fa trovare per niente pronto. Nonostante l’età, sembra nervoso ed insicuro in diversi interventi. Sul gran goal di Diego è inoltre piazzato molto male.Parte bene ed è sicuramente uno dei protagonisti del primo tempo ma si perde sulla lunga e nella ripresa non si vede molto.
PIQUè SENZA VOTO 
Chiamato al duello con Diego Costa, cade male ostacolato proprio dall’attaccante avversario. Chiede il cambio e al 12’ è costretto ad abbandonare il campo. Buona prestazione per lui che chiude bene e si carica del peso della difesa dopo l’uscità di Piquè. In coppia con Bartra è lui il leader e non passa un pallone.Si muove bene a sinistra e propone le sue sovrapposizioni per allargare il gioco d’attacco della squadra. Scambia anche con le punte per cercare i cross in area.
XAVI 6,5 
Come al solito ha le chiavi del centrocampo e gestisce bene ogni palla che passa dai suoi piedi. Grandi qualità per impostare le azioni.Ruolo da comprimario, è pericoloso con un tiro da fuori nella ripresa. Molto male stasera l’ex Arsenal che non riesce a trovare la posizione ideale in campo. Perde palla e non si fa trovare smarcato, troppo impreciso. Esce tra i fischi quando la squadra è in svantaggio.Mezzo punto in più per il goal, tiro di prima sul secondo palo ad anticipare il difensore e valido per il pareggio. Comunque sempre pericoloso, è impreciso in un paio di giocate. 
MESSI 7 
Raddoppiato quando non viene triplicato, è una scintilla tra i giocatori dell’Atletico quando riceve palla. Subisce tanti falli, l’unico modo per fermarlo.Geniale palla al piede, non ci pensa due volte a smarcare Neymar con l’assist vincente. Anche lui spesso stoppato irregolarmente, è una mina vagante con le sue invenzioni.Viene chiamato a sostituire Piquè infortunatosi dopo pochi minuti e risponde molto bene. Con Mascherano l’intesa è buona ed effettua interventi puliti.Prende il posto dell’invisibile Fabregas ed è fondamentale nel goal del pareggio, recuperando palla a favore di Iniesta.
All. MARTINO 7 
La sua squadra ha in mano la gara ma si trova sotto all’improvviso. La reazione non manca e decide quindi di tentare l’azzardo inserendo anche Sanchez, scelta che gli dà ragione.



Semplicemente fondamentale per salvare il risultato a favore della squadra, nel secondo tempo si supera in almeno tre occasioni tra cui i tentativi di Iniesta e Messi su punizione.Gran lavoro in fase di copertura, conquista diversi falli sull’out di destra fermando l’attacco avversario.Gioca una gran partita, non riesce a chiudere Neymar solo sulla rapida azione del pareggio. I palloni alti sono quasi tutti suoi.Prestazione davvero importante per l’uruguayano su cui sbattono i tentativi degli attaccanti avversari. Impeccabile.Come il compagno sull’altra fascia, grandi compiti difensivi per il terzino sinistro che deve spesso raddoppiare in marcatura.Forse un po’ impreciso nei tentativi di ripartenza, si impegna molto dando tutto quello che ha.
GABI 6 
I contropiede della squadra sembrano partire dagli esterni e lui nel mezzo cerca di fare quello che può ma non riesce a sviluppare la manovra. Peccato per l’ammonizione.Porta sicuramente più quantità che qualità, fa molta fatica a gestire il pallone.
KOKE 6,5 
Arriva a fine gara stanchissimo, giocando in modo molto intelligente un match difficilissimo. Prova anche a fare andare l’attacco, che però non riesce a tenere palla. Dà il primo squillo ad inizio partita ma poi subisce le difficoltà della squadra che viene schiacciata dagli avversari. Importante nelle ripartenze e per far salire la squadra, viene sostituito al 70’ da Sosa, con la speranza di avere più velocità in contropiede. Già ieri si era fermato in allenamento ma si è voluto rischiarlo comunque e al 30’ deve lasciare il terreno di gioco proprio per infotunio. In mezzora si vede poco con la squadra schiacciata ed è poco lucido.Il goal pazzesco è una fiammata improvvisa e un colpo di genio allo stesso tempo smarcandosi verso l’esterno. Se si pensava che la squadra potesse perdere qualcosa con l’uscita costretta di Diego Costa, il suo ingresso ha smentito tutti.
SOSA 4,5 
Chiamato a portare in campo la sua velocità, entra malissimo sul terreno di gioco non azzeccando un pallone e rimediando anche un cartellino giallo nei minuti di recupero.Entra nel finale per far rifiatare Arda Turan e non si spreme molto per dare un contributo positivo.
All. SIMEONE 7 
Imposta la gara sulla ripartenza ed esibisce una fase difensiva praticamente perfetta. Passa anche in vantaggio con  un guizzo improvviso ma sulla lunga subisce goal alla minima distrazione. Scegliere Diego per l’infortunato Diego Costa è stata la mossa vincente, ma gli altri cambi non hanno dato l’esito sperato.

(Alessandro Rinoldi)

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