E alla fine arriva Cerci. Al 93′ minuto di gioco il numero 11 granata riceve palla sulla trequarti genoana, sapendo già andrà a finire: saetta mancina dal limite e palla all’incrocio che più incrocio non si può, per la clamorosa vittoria del Torino ai danni del Genoa. Allo stadio Olimpico i granata hanno battuto il Grifo ribaltando il gol di Gilardino nei minuti di recupero, con una palombella di Immobile al 92′ e il capolavoro di cui sopra dell’azzurro. In classifica il Toro si porta a quota 48 e resta nella scia del quinto posto, sperando che Inter (53) e Parma (51) si mangino punti nello scontro diretto di sabato prossimo (19 aprile) quando i granata affronteranno la Lazio in trasferta (ore 15:00). Il Genoa invece incassa la terza sconfitta consecutiva e rimane a 39, già salvo: prima di Pasqua i rossoblù torneranno a Marassi per affrontare il Cagliari.
Il finale pirotecnico, con tre gol in sette minuti e spiccioli, redime l’andamento lento della parte precedente. Soprattutto nel primo tempo la partita è rimasta bloccata sui binari dell’equilibrio, lasciando intuire potenziali svolte ma senza mai accendersi veramente. Il gol di Gilardino sembrava il classico episodio risolutivo, poi il finale è impazzito regalando emozioni impreviste.
La squadra di Ventura ha mostrato una buon volontà di gioco ma scarsa brillantezza nei suoi singoli, che raramente sono riusciti a costruire azioni precise e continue. Rispetto agli avversari il Torino ha ricercato un minimo di verticalità in più senza però raccogliere molto, perlomeno nei 90 minuti. Per tutto il resto… Cerci-Immobile.
Finale a parte il giudizio è simile a quello del Torino, non a caso le due squadre hanno totalizzato un’identica supremazia territoriale (9’26” minuti all’attacco per ciascuna) e concluso con la stessa percentuale di tiro: 4 conclusioni nello specchio su 8 per per il Grifo, 5/10 invece il Toro. Il Genoa ha giocato a fiammate senza concedere troppo agli avversari: tutto sommato avrebbe meritato il pareggio anche perché i gol che ha subito sono più figli di meriti avversari. Del resto a questo servono i grandi giocatori come Cerci e Immobile: il rammarico più grande resta quello di non aver saputo valorizzare l’attuale capocannoniere del campionato l’anno scorso, quando vestiva la maglia rossoblù (33 presenze, 5 gol).
Ammonizioni puntuali, gestisce bene una partita non troppo complicata. Nella ripresa Moretti reclama per un braccio di Konate nell’area genoana: movimento involontario, giusto proseguire.
Torino
Con un mezzo miracolo evita l’autogol di Glik ad inizio ripresa; il gol di Gila non lo coglie del tutto incolpevole
Dalla sua parte il Genoa entra più facilmente, come nell’azione del gol.
Concede poco a Calaiò ma rischia un’autorete grottesca, con uno strano colpo di testa all’indietro.
Grinta da ex ma disattenzioni sparse: anticipato da Gilardino nell’azione del vantaggio rossoblu.
Gara di posizione, del resto non è un fluidificante.
Il Toro imposta da dietro, per lui incombenze più operaie dall’88’MEGGIORINI s.v.
In una partita più tattica non riesce ad accendersi, però è lui ad “ispirare” Immobile passandogli la palla.
Anche per lui un pomeriggio di contenimento: non propone granché in avanti dal 57’GAZZI 6 Non si risparmia pur senza illuminare.
Non ha paura di attaccare, si sta adattando bene dal 90’P.BARRETO s.v. Come Meggiorini gonfia l’attacco e porta fortuna.
Quelli che risolvono con una giocata: si dice spesso, lui mostra come si fa.
Negativo per novanta minuti, nel recupero azzecca un gol molto bello: segno che sta crescendo mentalmente.
All.VENTURA 6,5 La squadra ci prova ma non cava granché: lui non demorde, inserisce due punte e viene premiato.
Genoa
Una bella parata su Cerci, per i due gol ci voleva l’uomo ragno.
Non demerita in marcatura ma si lascia sfuggire Immobile proprio all’ultimo.
Il pilone centrale tiene, la difesa sbanda molto raramente.
Attento agli inserimenti avversari, avvia l’azione del gol lanciando Sturaro.
Inizio intraprendente, con sventola da fuori che impensierisce Padelli: poi cala dal 69’ANTONINI 5,5 Poca spinta.
Diverse imprecisioni ma anche il gran dinamismo cui ci sta abituando: scatta a sinistra e piazza l’assist per Gila.
E’ il genoano più attivo: si presenta spesso in zona tiro e ci prova quattro volte, senza fortuna.
Qualche buona rifinitura per i compagni, con un occhio anche alle spalle dal 73’GILARDINO 6,5 Dentro e gol: il suo lo fa.
Lui ci ha abituato meglio in attacco: un’incursione all’inizio e poco più.
Non invisibile ma inoffensivo: è anche vero che in area non gli arriva granché.
Evanescente: da titolare sembra rendere meno rispetto a quando subentra dal 61’KONATE 5,5 Ripiega ad aiutare la difesa ma così facendo è poco presente in attacco.
All.GASPERINI 5,5 Genoa organizzato ma spuntato: uno come Gilardino è imprescindibile.
Il tabellino
Marcatori: 85’Gilardino (G), 92’Immobile (T), 93’Cerci (T)
Torino (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Maksimovic, Basha (57’Gazzi), Vives (88’Meggiorini), El Kaddouri, Vesovic (90’P.Barreto); Cerci, Immobile (Berni, L.Gomis, Gu.Rodriguez, Barreca, Tachtsidis). All.Ventura.
Genoa (3-5-2): Perin; Burdisso, De Maio, Marchese; Motta (69’Antonini), Sturaro, Bertolacci, De Ceglie (73’Gilardino), Antonelli; Calaiò, Fetfatzidis (61’Konate) (Bizzarri, Donnarumma, Portanova, Gamberini, Cabral, Cofie). All.Gasperini.
Arbitro: Maurizio Mariani (sezione di Aprilia)
Ammoniti: 12’De Maio (G), 42’Bovo (T), 48’Calaiò (G), 73’Bertolacci (G) per gioco scorretto, 93’Immobile (T), 94’Cerci (T) per comportamento non regolamentare
(Carlo Necchi)