Il Bayern Munchen supera per 3-1 il Manchester United ottenendo il pass per le semifinali di Champions League. I bavaresi dopo aver pareggiato per 1-1 all’Old Trafford regola lo United scatenandosi nel secondo tempo. Tutte nel secondo tempo le reti del match: Evra la sblocca con un mancino da favola, dopo un minuto Mandzukic pareggia, poi Muller e Robben chiudono i conti.
I biancorossi rompono gli indugi dopo aver subito il gol. Prima di allora ritmo un po’ compassato e troppa superficialità che manda in bestia Guardiola. Dopo, velocità di gambe e pensiero che fa la differenza. La squadra di Moyes parte bene, trovando le quadrature giuste per difendersi e ripartire. Nella ripresa non riesce a contenere l’animo del Bayern subendo troppo. La sua direzione non convince. Lascia giocare molto, ma non riesce a giudicare con serenità diversi interventi.
Bayern Monaco – Manchester United ha chiuso il primo tempo sul parziale di 0-0. Pep Guardiola dopo aver smaltito la sbornia per il primo campionato tedesco vinto in carriera richiama alla massima attenzione la sua squadra, proponendo interpreti con le spiccate doti offensive. In campo il solito 4-3-3 ultra flessibile. Davanti a Neur si dispongono Lahm, Dante, Boateng e Alaba mentre a centrocampo troviamo Kroos, Gotze e Thomas Muller. In attacco Ribery e Robben affiancano Mandzukic. David Moyes nella partita che vale una stagione schiera i suoi con il 4-2-3-1. De Gea tra i pali, linea difensiva formata da Jones, Smalling, Vidic ed Evra. Sulla mediana Carrick e Fletcher ragionano per le sfuriate di Valencia, Rooney e Kagawa pronti a supportare Welbeck unica punta. Arbitra lo svedese Eriksson. Il Bayern parte determinato e convinto facendo fin da subito la partita. La fase offensiva dei padroni di casa è imprevedibile: Gotze, Robben, Muller e Ribery si scambiano continuamente di ruolo non dando punti di riferimento agli avversari. Lo United con il passare del tempo prende le giuste misure e riesce a chiudere le incursioni dei padroni di casa. Dopo 8 minuti sugli sviluppi di un contropiede Rooney si invola palla al piede verso la porta avversaria, ma l’attaccante ci pensa troppo perdendo l’attimo giusto per colpire. La risposta del Bayern non si fa attendere: Robben semina il panico sulla sinistra e dopo una travolgente discesa cerca l’angolino basso più lontano sfiorando il gol. Gli ospiti rinunciano al possesso della sfera, concentrandosi sulla fase difensiva e sulle immediate ripartenze. Rooney al 18esimo carbura sulla fascia e serve con un cross preciso Valencia che da pochi passi insacca. Gol giustamente annullata per fuorigioco del colombiano. Al 28esimo è Ribery a provarci, ma il suo destro dal limite non è preciso. Anche Kroos ci prova da quelle parti con un destro a giro che minaccia la porta di De Gea prima di spegnersi sul fondo. Il Bayern fatica a trovare spazi, affidandosi alle sfuriate di Robben. Vedremo se nel secondo tempo il Manchester United riuscirà a riportare il discorso qualificazione dalla propria parte. ROBBEN 6,5 GOTZE 5,5 SMALLING 6,5 CARRICK 5,5 (Francesco Davide Zaza)
Bayern Monaco
Non deve impegnarsi più di tanto, ma quando viene chiamato in causa mostra la solita sicurezza che lo contraddistingue.
Si destreggia bene sulla fascia arrivando più volte al cross.
Contrasta con efficacia gli avversari, trovando spesso l’anticipo.
Veloce e rapido nelle chiusure. Sempre pronto.
Si spinge spesso in avanti riuscendo a rimanere nelle zone che più lo rendono pericoloso.
Instancabile motorino di centrocampo. Assiste nella manovra i compagni offrendo servizi precisi ed equilibrati.
Non riesce a emergere toccando pochi palloni e rimanendo confinato lontano dallo specchio.
(dal 20’ s.t. RAFINHA 6,5 Si integra bene riuscendo a creare diversi pericoli.)
Staziona spesso in area di rigore attendendo l’occasione giusta che arriva al 67’. Oltre il gol tanto spirito di iniziativa e un talento che a sprazzi incanta.
(dal 39’ s.t. C.PIZARRO s.v.)
Sfianca gli avversari cambiando continuamente idea. Toglie il fiato, trovando spesso la conclusione.
Le richieste di Guardiola lo hanno fatto evolvere. Nella versione 3.0 l’olandese penetra spesso in area, riuscendo a sfruttare le falle nella difesa avversaria (vedi gol).
Leggero e pesante. Si muove bene tra le linee riuscendo a sgusciare via spesso. Fondamentale il suo gol nell’economia del risultato.
Ancora una volta conferma la sua dedizione per questo trofeo. Grande gioco e cura dei dettagli per ribadire che anche quest’anno il benchmark va calcolato sul Bayern.
(Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)
Manchester United
Un pizzico di convinzione in più questa sera non avrebbe guastato.
Più volte va in difficoltà rimanendo in balia di Ribery o Muller.
Marca bene Mandzukic facendo sentire la propria presenza. Nella ripresa viene limitato da una botta ricevuta.
Troppo lento. Va in difficoltà spesso. La sintesi di ciò avviene nel tentativo di contrasto sul gol di Robben.
Chiude bene i suoi spazi, spingendosi spesso oltre. Realizza un grande gol unendo coordinazione e potenza.
Dà una grossa mano in difesa, riuscendo a compiere una serie di chiusure preziose in area di rigore.
(dal 29’ J. HERNANDEZ 5,5 Ininfluente, non trova quasi mai la sfera, restando fuori dal gioco.)
Porta legna in difesa, ma non riesce a contrastare efficacemente gli avversari rallentando spesso le ripartenze.
Il colombiano minaccia spesso la ripartenza in grado di spezzare il match, ma resta una minaccia incompiuta.
Ci prova come può. Mette in mostra la sua classe nella ripresa con uno stop di tacco a seguire che fa da preludio all’ottimo anticipo di Dante.
Prova a far salire la squadra sbattendosi in ogni porzione del campo per i compagni. Esemplare.
Non trova lo spazio giusto per colpire in contropiede. Si impegna molto in fase difensiva, ma più volte si fa trovare impreparato.
(dal 35’ s.t. JANUZAJ s.v.)
Poche colpe per questo risultato, ma sono rimasti in pochi a credere che abbia ancora qualcosa da dare a questa squadra.
(Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)