Da settimane si rincorrono i tam tam per capire dove e come si correrà il prossimo Giro d’Italia, quello che celebrerà i 150 anni dell’unità d’Italia. La prima tappa è sicura, cronosquadre di 21 km da Venaria a Torino, sabato 7 maggio 2011. Omaggio sabaudo e cornice d’eccezione per il via della corsa rosa. Poi volatone da Alba a Parma (anche questa tappa si dà per sicura), poi la Reggio Emilia-Rapallo, con Appennini in mezzo ad invogliare fughe, e quindi la Quarto-Livorno, per commemorare i 1000. Si riparte da Piombino e si arriverà nella magnifica Orvieto, pare facendo strade bianche (di questa tappa non siamo sicuri al 100%). Il primo arrivo in salita sarà la Montecassino-Montevergine di Mercogliano, sopra Avellino: il Giro ci ha sempre tenuto ad onorare le due anime di un’Italia garibaldina e cattolica, ed i santuari sono da sempre stati visitati dai Girini (Vicoforte, La Madonna della Guardia, Oropa… la Vergine di Mercogliano è ormai una tradizione per la corsa rosa).
Poi si andrà in Calabria per due tappe tirreniche: volatone a Paola, e finale mosso a Tropea (l’ultima volta qua vinse Bettini). Minitraghettata oltre Sciddi&Cariddi, e domenica 15 maggio ci sarà il primo tappone, con un arrivo all’Etna che sarà preceduto da altre salite: il vulcano nero sarà il giudice della prima settimana. Lunedì riposo, tutti in traghetto fino a Vasto, in Abruzzo, e da lì si ripartirà verso Teramo (forse la partenza sarà dal Molise, da Termoli). Poi si salirà fino a Castelfidardo (sempre per commemorare le battaglie risorgimentali) e giovedì ci sarà una tappaccia che è ormai d’obbligo, su e giù per i colli romagnoli, con la salita di Bertinoro (omaggio ad Pambianco) prima di arrivare a Ravenna. Venerdì 20 si ripartirà da Conegliano veneto e si farà tappa o in ValPusteria, o in Austria, sopra Lienz (si salità verso il Grossglockner? A noi sembra più probabile un bell’arrivo tra Bressanone, Brunico o Dobbiaco). Poi sabato la prima delle tappe regine di questo giro, la Lienz Monte Zoncolan, 210 km, 4 gran premi della Montagna, il Monte Crostis, lunghissimo, interminabile, con pendenze asfissianti, poi uno sterrato di 6 km, e infine lo Zoncolan preso da Ovaro, salita troppo celebre ormai per abbisognare d’ulteriori spiegazioni. Tappa meravigliosa, da non perdere.
Il giorno dopo, domenica 22 maggio 2011 si ripartirà dal Friuli (o Spilimbergo o Maniago) per fare il Piancavallo, il Giau, il passo Fedaia e poi la salita che porta al rifugio Gardeccia: 6,5 km ripidi ripidi sotto la maestà delle Torri del Vajolet. Un tappone dolomitico d’altri tempi, subito dopo le mazzate della Carnia, insomma, sarà un weekend di fuoco per i corridori. Lunedì 23 riposo, e il 24 ci sarà la cronoscalata di Nevegal, sopra Belluno. Salita non lunga, non troppo severa, ma le cronoscalate rimangono esercizio di potenza: sarà più simile a quella di Oropa che a quella del Monte Corones, giusto per citarne due delle più recenti. Tappa di trasferimento alpina, da Feltre a Sondrio, passando per il Tonale e l’Aprica: 240 km, tanta stanchezza e un finale facile che invita alle fughe.
Poi, giovedì, si ripartirà da Morbegno, e dopo alcune giravolte tra le Orobie si arriverà a San Pellegrino Terme, per una tappa da imboscate vecchia maniera (Fiorenzo Magni ne sa qualcosa… Da queste parti si fece consegnare un Giro da Coppi). Venerdì si partirà da Caravaggio, per andare a Macugnaga: la salita che porta sotto il Monte Rosa è facilissima, solo i primi km sono duri, ma per il resto è affare da passisti più che da scalatori. Non farà selezione, ma permetterà a chi ha gambe di provarci (forse prima si salirà sul Mottarone, una delle salite più spettacolari per la vista che si ha sui laghi circostanti). Tutte queste tappe o per una ragione o per un’altra erano già note da alcuni giorni. C’erano un po’ di dubbi sul finale: ancora Lombardia, con Pian de’ Resinelli sopra Lecco, oppure ancora Piemonte, con un altro arrivo che onora la prima capitale d’Italia (e gli Agnelli)? Ieri LaStampa e Tuttosport hanno vuotato il sacco, e hanno detto la loro.
Conoscendo la loro prossimità con chi a Sestriere è di casa noi ci fideremmo… Quindi sabato si ripartirà da Verbania, è dopo 230 km si arriverà al Sestriere. La salita finale è molto facile, 11 km al 5%, ma sarà preceduta dall’interminabile colle delle Finestre: 20 km di sterrato al 9% medio che potranno decidere tutto. Un cedimento sul Finestre e si posson perdere minuti su minuti (vi ricordate Di Luca, Savoldelli, Rujano e Simoni che emozioni ci diedero nel 2005 su questo tracciato? Il podio della corsa cambiò e si rimescolò ogni 2km).
Infine, Domenica 29 maggio 2011, 30 km di cronometro per le vie di Milano, con arrivo in Piazza Duomo. Questo è il Giro che trapela da varie notiziole riprese da giornali locali, blog, forum e quotidiani prestigiosi. Speriamo nei nostri copiaincolla di averci preso; ad ogni modo il 23 ottobre il telo cadrà a terra, e al teatro Carignano di Torino ci sarà la presentazione ufficiale. Forse qualcosa sarà diverso, ma nella sostanza il prossimo Giro d’Italia dovrebbe essere quello appena descritto.
(Gigi Crema)