Siamo nella settimana di Kitzbuehel, l’evento più atteso di tutta la Coppa del Mondo di sci. Ma il maltempo rischia di rovinare tutto, e sarebbe un peccato soprattutto per Didier Cuche, che è alla sua ultima “recita” sulla Streif. La settantaduesima edizione delle gare dell’Hahnenkamm di Kitzbuehel, il tempio dello sci alpino mondiale, dovrebbe aprirsi domani mattina sulla micidiale pista Streif con un supergigante. Sabato sarà quindi la volta della discesa più famosa e spettacolare del mondo e domenica toccherà allo slalom speciale, che andrà anche a comporre con la discesa del giorno prima l’ultima combinata “classica” rimasta nel Circo Bianco. Ma sulle gare di Kitzbuehel – che sono pure le più ricche della stagione, con un montepremi complessivo di 564 mila euro – pesa l’incognita maltempo con pioggia seguita da abbondanti nevicate. Giovedì è stata infatti annullata la terza prova cronometrata della discesa uomini. Spiega la situazione il ct azzurro Ravetto: “Stando alle previsioni, la gara più a rischio sembra quella di venerdì e dopo un po’ di pioggia dovrebbe arrivare una bella nevicata che darà parecchio da lavorare agli organizzatori per liberare la Streif. Per noi italiani però, visti i risultati sinora, la gara più attesa non è certo il supergigante ma la discesa e lo slalom. In discesa mi aspetto moltissimo – prosegue Ravetto -. C’è solo da sperare che sia freddo e con fondo duro (difficile però con queste previsioni meteo ndR). Peter Fill e Cristof Innerhofer sono a posto, in gran forma e motivati. E poi c’è Dominik Paris (quarto il suo tempo nella ultima prova cronometrata ndR), che ha mostrato di avere gran coraggio e determinazione. Insomma: mi aspetto grandi risultati. E lo stesso vale per lo slalom speciale. Il tracciato non è ripidissimo e dovrebbe andar bene anche a Giuliano Razzoli che l’anno scorso non a caso fu terzo. Ma poi abbiamo in gran forma Cristian Deville e Stefano Gross. Ma pure Patrick Thaler è molto carico: per giunta il suo unico podio in carriera lo ha ottenuto proprio qui a Kitzbuehel nel 2009. E’ una pista che fa per lui e gli dà motivazione”. Insomma, grandi obiettivi per l’Ital-sci a Kitzbuehel, nelle gare più prestigiose dell’anno, anche considerando che non ci sono in programma Olimpiadi o Mondiali in questo inverno.



Per il super-G di domani, quarto della stagione, gli uomini da battere (maltempo permettendo) saranno gli austriaci e soprattutto gli svizzeri con il nuovo fenomeno Beat Feuz e il campionissimo Didier Cuche. Proprio Cuche ha convocato una conferenza stampa in cui ha annunciato il suo ritiro dall’agonismo a fine stagione. Ma prima vorrebbe fare scintille ancora una volta a Kitzbuehel. Classe 1974, Cuche ha collezionato in coppa del mondo 18 vittorie e ben quattro coppe di discesa: uno dei più grandi velocisti degli ultimi tempi. Gli rimarrà il rimpianto di non aver mai vinto nella “sua” Wengen, ma in compenso ha fatto piangere gli eterni rivali austriaci umiliandoli sulla Streif di Kitzbuehel con quattro successi in discesa e uno in supergigante, tra le quali le ultime due edizioni della discesa. E forse proprio per questo ha scelto Kitzbuehel per annunciare il ritiro dopo che nei giorni scorsi, con un vero e proprio plebiscito, era stato proclamato  “svizzero dell’anno” superando in gradimento attori e politici, imprenditori e scienziati.



 

(Mauro Mantegazza)

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