Didier Cuche, che ha annunciato da pochi giorni il proprio ritiro a fine stagione, vince per la quinta volta in carriera la discesa a Kitzbuehel, mentre nel gigante femminile di Kranjska Gora s’impone la francese Tessa Worley davanti alla nostra Federica Brignone. Cominciamo subito col dire che quella a cui abbiamo assistito oggi NON è stata la discesa di Kitzbuehel; onore agli organizzatori che hanno fatto miracoli per mandare in scena almeno la discesa – che è l’evento sportivo dell’anno in Austria – dopo aver dovuto rinunciare al super-G di ieri, ma una gara di 1 minuto e 13 secondi, con partenza notevolmente abbassata e disputata in difficilissime condizioni ambientali, non è lo spettacolo della Streif. L’unica nota positiva è che le condizioni sono state uguali per tutte, e quindi almeno sul podio sono saliti i più forti; e a Kitzbuehel il più forte è Cuche, il vecchio “macellaio” svizzero, che vincendo per la quinta volta la discesa dell’Hahnenkamm diventa il più vincente di sempre, superando il mito della discesa austriaca, Franz Klammer, che si è fermato a quota quattro. I padroni di casa non ne saranno molto contenti, così come non saranno contenti del fatto che Cuche abbia battuto proprio tre austriaci: infatti, secondo si è piazzato Romed Baumann, terzo Klaus Kroell e quarto Joachim Puchner (che a lungo ha sognato il colpaccio, prima che scendessero nell’ordine Cuche, Kroell e Baumann). Lo svizzero ha costruito il suo capolavoro nella parte finale, dove ha inflitto a tutti distacchi pesanti. Male gli italiani: il migliore è stato Christof Innerhofer, sedicesimo anche se staccato di soli 69 centesimi; gara cortissima, distacchi minimi. Alla fine possiamo dire quella che potrebbe sembrare una bestemmia sciistica: la gara più significativa della giornata non è stata la libera di Kitzbuehel. Infatti, la Podkoren 3 di Kranjska Gora è una pista mitica per il gigante, di solito riservata agli uomini. La poca neve presente a Maribor ha però costretto gli sloveni a spostare la loro tappa della Coppa femminile proprio a Kranjska Gora, dove abbiamo assistito a un gigante davvero spettacolare. Si è meritatamente imposta la francese Tessa Worley, autrice di una gara davvero fantastica, soprattutto nella seconda manche, che ha battuto di 56 centesimi la nostra Federica Brignone, anche lei splendida protagonista di questa gara e che si conferma sul podio dopo il secondo posto di Lienz.
Terza si è classificata un’altra delle grandi specialiste del gigante, la tedesca Viktoria Rebensburg. Peccato per Denise Karbon, anche lei bravissima fino a un grave errore a metà della seconda manche, mentre merita una citazione Giulia Gianesini, tredicesima grazie al terzo miglior tempo nella seconda frazione di gara. Con l’ottimo quarto posto in una specialità non ideale per lei, Lindsey Vonn consolida la leadership nella classifica generale.
(Mauro Mantegazza)