Adesso si può davvero parlare di un Australian Open straordinario per Sara Errani, che battendo in modo perentorio la cinese Zheng negli ottavi di finale del Major australiano accede ai quarti di finale, terza italiana nella storia a riuscirci dopo la Serra Zanetti e la Schiavone. Impressiona soprattutto il punteggio, 6-2 6-1, che esprime il totale dominio che Sara ha avuto contro un’avversaria più quotata, che in carriera aveva raggiunto anche le semifinali a Wimbledon. Certo, ora nei quarti l’avversaria sarà una certa Petra Kvitova, la più forte tennista del mondo in questo momento, ma l’impresa la Errani l’ha già fatta, ora potrà giocare senza pensieri e vedere cosa potrà succedere. La condizione mentale e atletica attuale della Errani fa ben sperare, anche per il successivo impegno in Fed Cup. Sarita, come la chiamano in molti per l’ormai lunga permanenza in Spagna, non ha quindi semplicemente vinto: ha letteralmente dominato 6-2 6-1 la Zheng, prima cinese ad approdare in semifinale di uno Slam (che qui aveva già eliminato la Vinci), surclassandola per intelligenza, capacità di interpretazione della partita, forza fisica e volontà. Ancora una volta, la preparazione del match insieme con il coach Lozano, che avviene spesso guardando i filmati delle avversarie su Youtube, è stata perfetta: “Lei è rapida e colpisce molto forte le palle tese e dunque dovevo essere aggressiva fin dalla risposta, dettare il ritmo e farla spostare da una parte all’altra del campo con palle senza peso”, è stata l’analisi della Errani a fine partita. Uno schema applicato alla perfezione, con due break che l’hanno subito portata al 4-0 nel primo, con il quarto game che è durato 11 minuti e 16 punti a 35 gradi di temperatura. Quello che stupisce della Errani in questo periodo è la voglia  feroce di lottare su ogni punto, senza risparmiarsi, anche quando il vantaggio le consentirebbe di gestire le energie, soprattutto con questo caldo che sempre caratterizza il torneo di Melbourne: “E’ vero, ho vinto un paio di game sul suo servizio da 40-0 sotto, ma non ho mai voluto darle l’impressione che potesse rientrare nel match”. Adesso per l’azzurra arriva il durissimo ostacolo della Kvitova, la ceca numero 2 al mondo e vincitrice di Wimbledon: “E’ una bestia – sorride – e l’importante sarà non farsi ‘mangiare’, cercando di essere più aggressiva di lei”.



Per l’occasione, Sara proverà l’ebbrezza della Rod Laver Aren, ossia il campo centrale: “Che dire, l’ho vista solo da spettatrice. Emozioni particolari? Ve lo dirò dopo averci giocato, però tutte queste situazioni sono nuove per me e mi sembra di riuscire a gestirle bene. Sono una ragazza semplice, che ha ottenuto i risultati attraverso il lavoro e il sacrificio, dunque per me sarà una sfida come un’altra, il contesto non conta”. L’allenatore Lozano lancia la sfida anche alla Kvitova: “Sara sta facendo qualcosa di eccezionale e sicuramente non entrerà in campo con la Kvitova per divertimento: faremo di tutto per vincere anche questa”. E’ davvero un momento magico: due ore dopo la vittoria in singolare, la Errani insieme alla Vinci ha conquistato i quarti in doppio: “Sono molto soddisfatta, ci tengo a fare bene anche lì”. 



 

(Mauro Mantegazza)

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