Francesca Schiavone non riesce più a vincere. La tennista milanese che ha trionfato al Roland Garros nel 2010 ed è stata finalista l’anno successivo, cinque tornei vinti finora in carriera, lei che era arrivata a essere la numero 4 del mondo, ha perso al primo turno al torneo di Mosca. Una sconfitta che non fa altro che confermare che il 2012 è un anno molto difficile per la ‘Leonessa’ milanese. Ora Francesca è numero 34 del mondo, una posizione che spiega questa annata in cui gli unici risultati di rilievo sono state la vittoria nel torneo di Strasburgo e gli ottavi di Wimbledon. Forse l’età non più così giovane per giocare a tennis, 32 anni, non la sta aiutando, forse pesa anche il fatto di aver perso fiducia in sé stessa dopo le prime sconfitte accumulate. Per parlarne e cercare i motivi di questa crisi abbiamo sentito Sandra Cecchini, ex tennista di buon valore. Eccola in questa intervista a ilsussidiario.net.

Cosa pensa del momento negativo di Francesca Schiavone? Può capitare, fa parte della legge dello sport. In fondo Francesca Schiavone ha vinto tanto, soprattutto un successo e una finale al Roland Garros. Mi sembra molto ingiusto criticarla adesso, dopo averla osannata per tanto tempo.
Francesca è ormai alla fine della carriera? Certamente no. L’eta può farsi sentire, ma come ho detto prima non si può sempre vincere, ci sono anche periodi in cui non sei il primo, non riesci a essere sempre imbattibile.
Quindi potrebbero essere motivi di testa? Credo che possa essere in parte anche questo. Francesca ha perso un po’ di autostima, non sta passando un periodo di grande forma e magari questo la porta a far fatica più di quello che sarebbe per le sue qualità tecniche.
Secondo lei Francesca saprà uscire da questo periodo difficile? Credo che ne abbia tutte le possibilità. Basta appunto che recuperi un po’ di autostima. In questo senso sono importanti le persone che le stanno attorno, possono darle quella fiducia necessaria per superare questo momento difficile.
Ha attraversato anche lei un periodo così? Sì, è capitato anche a me, quando persi nove volte al primo turno dei vari tornei che affrontai. Volevo smettere. Poi vinsi una partita per 7-5 al terzo set, non giocando certo benissimo. Al turno successivo sconfissi la numero 9 del mondo…
Quindi questa è una situazione che riguarda tutti i tennisti, anzi tutti gli sportivi…

E’ una cosa che fa parte del mondo dello sport, quando passi dei periodi difficili. Una cosa che riguarda in particolare il mondo del tennis, dove ti devi autogestire, girare per il mondo, dipendere sempre da te stessa. E anche nella vita di tutti i giorni capita di attraversare dei periodi più difficili, è una cosa normale. Fa parte della vita di una persona, di tutte le persone di questo mondo.

 

(Franco Vittadini)