Oggi pomeriggio alle ore 15.00 lo stadio Rigamonti di Brescia ospita la partita di rugby Italia-Tonga, primo dei tre test-match della Nazionale azzurra in questo mese di novembre. Come tradizione del mondo della ‘palla ovale’, questo è infatti il mese dedicato alle trasferte in Europa delle Nazionali dell’emisfero australe, e dunque il calendario è ricco di appuntamenti di prestigio tra le migliori squadre europee e le potenze dell’altra parte del nostro pianeta. Per l’Italia, questa prima partita è senza dubbio la più facile delle tre che gli azzurri hanno in programma. Tonga è un’ottima squadra, come altre degli arcipelaghi del Pacifico nei quali il rugby è lo sport nazionale, ed anzi potremmo dire l’unico praticato, almeno ad alto livello, ma senza dubbio è una avversaria alla portata degli italiani. Lo dimostra anche il ranking mondiale (che nel rugby è una scienza quasi esatta), che colloca l’Italia in undicesima posizione e Tonga in dodicesima.  Il c.t. Brunel chiederà dunque da questa partita risposte importanti sia dal punto di vista del gioco, ma anche del risultato (come ci ha detto Marco Bollesan, clicca qui per leggere l’intervista di presentazione). L’obiettivo è quello della terza vittoria consecutiva, dopo le due di giugno negli Stati Uniti e in Canada: si tratta di una striscia di risultati utili che l’Italia raramente ha raggiunto nella sua storia rugbistica.



Dunque, questa è una partita da vincere prima delle sfide di grande fascino e prestigio contro Nuova Zelanda e Australia dei prossimi due sabati, rispettivamente a Roma e Firenze, ma nelle quali il pronostico sarà chiuso. L’Italia vorrà regalare un sorriso al nuovo presidente federale, Alfredo Gavazzi, che guarda caso è bresciano (ma la sede era stata decisa già prima delle elezioni della Fir). Brunel inoltre vorrà avere delle risposte sia dai ‘senatori’, alcuni dei quali tornano in gruppo dopo aver saltato le partite di giugno, ma anche dai nuovi innesti, che non sono pochi. Il rinnovamento è in atto, come dimostrano soprattutto Tommaso Iannone e Tommaso Benvenuti: stesso nome, stessa età (22 anni), entrambi di Treviso e del Benetton, certamente tra i nomi più importanti di quelli della nuova generazione. A proposito: la Benetton è il serbatoio di questa Nazionale, con 18 giocatori sui 30 convocati. Complimenti alla squadra di Treviso, ma fanno riflettere i soli cinque giocatori delle Zebre, nuova realtà che deve ancora decollare. Dall’altra parte, Tonga è una squadra capace di grandi acuti – l’anno scorso ai Mondiali vinse contro la Francia che poi arrivò in finale – ma difetta in quanto a continuità: ciò si spiega soprattutto con il fatto che i suoi giocatori sono sparsi per il mondo e la federazione non ha grandi risorse per farli lavorare spesso insieme. Il loro limite è l’organizzazione di gioco approssimativa, e l’Italia dovrà approfittare di questo aspetto. Lo stadio di Brescia è già pronto: l’Italia vi mancava da 25 anni, e ci sarà il tutto esaurito con 22.500 spettatori. Ora dunque è giunto il momento di cedere la linea proprio al campo: il test-match Italia-Tonga sta per cominciare…



 

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