La sesta giornata del campionato di pallavolo rilancia al potere le tre grandi: Macerata (a punteggio pieno), Trento e Cuneo vincono e ora occupano i primi tre posti. Aveva iniziato Trento espugnando il campo di Latina nell’anticipo di sabato (0-3) e scavalcando la rivelazione delle prime giornate, ieri hanno risposto marchigiani e piemontesi. Nelle altre partite, da segnalare la tripla vittoria delle squadre di coda, che così ricompattano la classifica.
Macerata-Perugia 3-0 (25-22; 25-14; 25-19) Macerata infila il sesto successo consecutivo in campionato (ottavo stagionale) e resta salda in vetta alla classifica. Parodi splendido (52% in ricezione e 61% in attacco) e Starovic letale al servizio (6 ace) sono stati le chiavi del successo. Gara equilibrata solo nella prima parte del primo set, quando Petric prova a tenere Perugia in scia. Parodi e soprattutto Zaytsev scavano però il break decisivo, nonostante due tentativi di riavvicinarsi da parte di Perugia. Il secondo parziale inizia con Macerata che si porta sul 10-3, e non ha storia. Appena di poco più combattuto il terzo, ‘spaccato’ da tre ace di Starovic.
Cuneo-Piacenza 3-0 (28-26; 25-20; 25-20) Vittoria preziosa per la Bre Banca Lannutti dopo il k.o. contro Trento. La partita verrà ricordata soprattutto per l’esordio di Simon, che dopo due anni di stop non può fare i miracoli: 8 punti, 60% con 2 muri. Primo set bellissimo e combattuto fino all’ultimo pallone. Dal 23 pari tante emozioni. Dopo tre set ball la spunta Cuneo: Ogurcak schiaccia sull’asticella e finisce 28-26 per Cuneo. Il servizio di Piacenza, nel secondo set, sparisce e Cuneo ne approfitta subito: va avanti 6-2 con Ngapeth in evidenza. Entra Tencati e Piacenza rimonta con un parziale di 6-2. Cuneo però alza il muro con Mastrangelo e Sokolov, arriva sul 17-13 e da lì tiene il margine, pur con altre emozioni. Piacenza nel terzo parziale parte con slancio, ma Cuneo si riprende subito con Grbic superstar da 8 pari fino a 11-8. Ngapeth è protagonista con 6 punti, mentre l’attacco di Piacenza crolla: 38% contro il 60 degli avversari. Così Cuneo vince set e partita. Ngapeth, con il taglio da mohicano, è votato come miglior giocatore, ma anche Grbic è straordinario per classe, sangue freddo e capacità di leggere la partita.
Castellana Grotte-Vibo Valentia 3-0 (26-24; 25-21; 25-14) Prima vittoria in campionato per la Bcc Nep nel derby del Sud. Yosifov, Alex Ferreira e Sabbi sono stati decisivi. Primo set punto a punto, con Klapwijk migliore giocatore ospite, ma Casòli chiude la frazione ai vantaggi. Nel secondo invece la superiorità calabrese è piuttosto netta, anche a causa degli errori altrui. Il terzo parziale non ha avuto storia, come mostra il risultato.
Modena-Ravenna 1-3 (22-25 23-25 25-20 23-25) Ieri è andata in scena una delle peggiori esibizioni di Modena degli ultimi anni: la ricostruzione non sarà facile. Buon per Ravenna, che ne approfitta e ottiene la prima vittoria in campionato. Gara senza muri (in quattro set 4 per Modena, 5 per Ravenna) e con le difese parecchio in difficoltà. Modena molto nervosa, incapace di prendere il ritmo della partita. Strepitosi Zhukouski (83% in attacco) e Mengozzi (79%), che permettono agli ospiti di assicurarsi la sfida tra due piazze storiche del volley italiano.
San Giustino-Verona 3-0 (25-20; 25-15; 25-19) L’Altotevere conquista la prima vittoria stagionale contro una Verona che non ha mai avuto la forza di entrare in partita. Sugli scudi il giovane sloveno Klemen Cebulj, devastante per tutta la partita. Per gli ospiti invece troppi errori. Nella terza frazione per la prima volta la squadra di Bagnoli si è portata avanti (sul 13-14), ma Cebulj (22 punti) ha chiuso i giochi dopo il secondo time out tecnico, e il terzo set (25-19) è finito con buon margine per i padroni di casa.
Latina-Trento 0-3 (sabato)
Castellana Grotte-Vibo Valentia 3-0
Cuneo-Piacenza 3-0
Macerata-Perugia 3-0
Modena-Ravenna 1-3
San Giustino-Verona 3-0
Macerata 18
Trento*, Cuneo 12
Vibo Valentia 11
Latina, Piacenza 10
Perugia, Verona 7
Modena* 6
San Giustino 5
Castellana 4
Ravenna 3
* Partite in meno
(Mauro Mantegazza)