Sabato lo stadio Olimpico di Roma ospiterà l’attesissimo test-match Italia-Nuova Zelanda, con gli All Blacks che torneranno a giocare nel nostro Paese tre anni dopo l’ultimo precedente a Milano. Oggi, giovedì, come da tradizione i due allenatori hanno annunciato le formazioni titolari che scenderanno in campo per dare vita alla sfida. Come già detto alla vigilia della partenza per il tour europeo, la Nuova Zelanda presenterà un molto diverso da quello mandato in campo domenica nel vittorioso match in Scozia: l’unico a rimanere titolare è Julian Savea all’ala. Con Richie McCaw nemmeno in panchina, il capitano sarà per la prima volta il numero 8 Kieran Read. Il ventisettenne ha intenzione di sfruttare al massimo questa opportunità: “Ricoprire questo ruolo mi rende estremamente orgoglioso. Rappresenterò il paese, avrò gli occhi di tutti addosso e giocheremo in uno stadio che per noi neozelandesi significa molto (il riferimento è alle due medaglie d’oro vinte nell’atletica all’Olimpiade del 1960, ndr). Non sappiamo ancora quale Haka eseguiremo, di solito lo decidiamo il venerdì. Mi aspetto che il compito che mi è stato assegnato possa permettere al mio rugby di fare altri passi avanti. In campo so cosa devo fare e dovrò farlo al meglio”. All’apertura giocherà Aaron Cruden (23 anni), che ai Mondiali sostituì Dan Carter dopo l’infortunio per poi infortunarsi a sua volta durante la vittoriosa finale contro la Francia: “Il Mondiale non mi ha reso più famoso. C’é qualche ragazzino in più che mi dice ciao, sono contento così”.



Il coach Steve Hansen ha spiegato che sarà un XV diverso, non meno forte: “Avevamo deciso prima di partire che nelle prime due partite ci sarebbe stato spazio per tutti. E prometto che il pubblico dell’Olimpico si divertirà lo stesso. Davanti ho scelto l’esperienza perché contro la mischia azzurra c’è poco da scherzare”. Tanto per capirci, Charlie Faumuina – 184 centimetri per 128 chilogrammi -, ha trovato a Roma il suo peggior nemico nell’ascensore dell’hotel Parco dei Principi, dove non riesce ad entrare nemmeno a pressione. Hansen ha chiuso anche il malinteso di martedì, quando dopo l’allenamento alla Capitolina oltre 500 persone sono rimaste deluse per il mancato contatto con gli All Blacks: “Sono dispiaciuto che i tifosi siano rimasti male, ma noi eravamo lì per lavorare. Sono rimasto sorpreso di vedere tutta quella gente, ma bisogna anche capire che in questo tour per noi i tempi sono molto ristretti e il mio compito è quello di preparare al meglio la squadra per la partita”.



Anche Jacques Brunel fa molti cambiamenti: il più clamoroso è la scelta di Francesco Minto in seconda linea. Esordio in maglia azzurra contro gli All Blacks davanti a 73mila spettatori. Il c.t. ha detto: “Siamo come alpinisti chiamati a scalare l’Everest, se vogliamo fermarci al Monte Bianco possiamo accontentarci, altrimenti voglio vedere la voglia di misurarsi coi più forti e capire dove siamo. Il calciatore? Sarà Orquera, mentre Mirco Bergamasco sarà ancora all’ala, dove abbiamo meno scelte rispetto ai trequarti centro”.

 

15 Masi; 14 Venditti, 13 Benvenuti, 12 Sgarbi, 11 Mi.Bergamasco; 10 Orquera, 9 Gori; 8 Parisse (capitano), 7 Favaro, 6 Zanni; 5 Minto, 4 Pavanello; 3 Castrogiovanni, 2 Ghiraldini, 1 Lo Cicero.



A disposizione: 16 Giazzon, 17 De Marchi, 18 Cittadini, 19 Geldenhuys, 20 Ma. Bergamasco, 21 Barbieri, 22 Botes, 23 McLean.

15 Barrett; 14 Gear, 13 Smith, 12 Nonu, 11 Savea; 10 Crude, 9 Smith; 8 Read (capitano), 7 Cane, 6 Messam; 5 Retallick, 4 Williams; 3 Faumuina, 2 Mealamu, 1 Woodcock.

A disposizione: 16 Coles, 17 Crockett, 18 Franks, 19 Whitelock, 20 Vito, 21 Kerr-Barlow, 22 Carter, 23 Jane.