E’ il nuovo campione della combinata nordica mondiale. Alessandro Pittin sta veramente sbalordendo tutti, con le sue imprese, le sue vittorie, il suo coraggio e tanta, tanta determinazione. Non sembra fermarlo proprio niente, neanche la caduta avuta recentemente dal salto del trampolino. Ha ricominciato come se nulla fosse, con la sua solita voglia di gareggiare ad alti livelli. Obiettivo, magari, vincere quella Coppa del Mondo che vuole strappare al fuoriclasse francese Lamy Chappuis. Oppure, speriamo noi, quelle Olimpiadi del 2014 in cui potrebbe regalarci un oro storico, dopo il bronzo di Vancouver. E’ giovanissimo, è nato l’11 febbraio 1990, ha tanti margini di miglioramento, una carriera davanti. Sognare non è impossibile, per entrare nella storia dei grandi atleti dello sport invernale italiano, anzi di tutto lo sport italiano. L’abbiamo così sentito raccontarci impressioni, aneddotti, emozioni. Ecco Alessandro Pittin in questa intervista in esclusiva a ilsussidiario.net.



Pittin, una tripletta storica, in casa di Jason Lamy Chappuis. Tre successi consecutivi, cosa hai provato con questa vittoria in terra di Francia? 

E’ stata un’emozione incredibile perché non me lo sarei mai aspettato. Però mi è venuto tutto abbastanza spontaneamente.

La caduta invece ti ha lasciato qualcosa a livello fisico o ti ha condizionato psicologicamente? 



Non tanto dal punto di vista psicologico, quanto dal punto di vista fisico. Nella gara di domenica scorsa in Val di Fiemme ho veramente sofferto tanto. Ero pieno di dolori, ma non mollo.

Pensi di recuperare da Chappuis, per poter puntare ancora alla Coppa del Mondo? 

Sinceramente non voglio fare calcoli, penso soltanto a recuperare una condizione fisica accettabile. I fuoriprogramma sono sempre dietro l’angolo, ne abbiamo avuto purtroppo la conferma con la caduta in allenamento a Predazzo.

Sei giovanissimo, il pensiero va alle Olimpiadi 2014: dopo il bronzo di Vancouver arriverà un oro? 



E’ difficile rispondere, mancano ancora due anni e posso migliorare sotto alcuni aspetti, ma anche i miei avversari non staranno a guardare. 

Il tuo sport ora è al centro dell’attenzione finalmente, tanta popolarità e tanti consensi.

Fa piacere che la gente e i giornali diano spazio alla nostra disciplina. Purtroppo in Italia il numero dei praticanti è molto basso, spero che adesso qualcuno in più si appassioni alla combinata nordica.

Pensi di migliorare ancora nel fondo dove sei già molto forte? Cosa puoi fare invece per  avere dei margini di miglioramento ulteriori nel salto da trampolino?

Con Fabian Ebenhoch stiamo lavorando su molti aspetti, sicuramente posso migliorare tanto, bisogna soltanto avere pazienza.

Come hai iniziato con la combinata nordica? Da dove è nata la passione per questa disciplina?

Sin da piccolo avevo la passione per il salto ma andavo forte anche sugli sci stretti, sembra che la combinata sia stata creata appositamente per me. 

Abbiamo scoperto un nuovo campione dello sport italiano: come sei giunto a questi traguardi? Segreti, metodologie di allenamento, preparazione atletica di Alessandro Pittin…

Bisogna avere tanta passione e voglia di sacrificarsi. Credo che le metodologie si possono sempre modificare, quel che conta è la serietà che si applica in allenamento.

Cosa consigli a tutti quei ragazzi che vogliono seguendo le tue orme iniziare a praticare la combinata nordica? 

Passione, passione e tanta passione, altrimenti non  si va da nessuna parte.

 

(Franco Vittadini)