Alla Tirreno Adriatico la crono è stata impeccabile e Vincenzo Nibali, il messinese della Liquigas-Cannondale ce l’ha fatta: la 47ma edizione della Tirreno Adriatico, è nelle sue tasche (clicca qui per leggere la cronaca dell’ultima tappa). Ha staccato in classifica di 14 secondi Chris Horner in un finale al cardiopalma nella settima e ultima tappa in un circuito a San Benedetto del Tronto. Nibali torna alla vittoria dopo un anno difficile in cui è rimasto a bocca asciutta. Ha saputo aspettare lo “Squalo”. E’ stato nei ranghi sino alla quinta tappa quando, grazie ad una spinta eccezionale, ha tagliato il traguardo in solitudine nella tappona di montagna a Prati di Tivo, recuperando 20 e 22 secondi, preziosissimi, sui rivali Kreuziger e Horner. Poi, ieri, un buon secondo posto, dietro a Rodriguez, dopo aver sferrato l’attacco decisivo negli ultimi 400 metri verso il traguardo di Offida. Oggi, il ventunesimo trionfo. Intervista in esclusiva per IlSussidiario.net.



Una vittoria che secondo l’ex ciclista Michele Bartoli era ampiamente prevista. “Era nelle previsioni che Nibali facesse una Tirreno Adriatico da possibile vincitore anche se qualche dubbio c’è stato dopo la crono a squadre, quando la Liquigas non ha fatto una performance proprio eccellente. Ecco, magari quei secondi potevano non essere sprecati: ma, alla fine, Vincenzo è stato bravo a recuperare”.



Possiamo dire che attualmente Nibali è il più forte nelle prove a tappe?I più forti sicuramente sono in Liquigas: Nibali, appunto, e Basso.  

L’exploit è stata la prova di carattere dimostrata nella tappa appenninica di Prati di Tivo, quando ha staccato gli avversari in salita? Nibali è sicuramente un ottimo scalatore: quando un corridore vince la Vuelta, certamente, ha tutte le carte in regola per ottime prove in scalata.

Quali sono state le prove migliori? Oscar Freire e Cavendish sono stati, secondo me, e lo saranno anche nella Milano-Sanremo, i due velocisti in condizione. Non dimentichiamo poi il Boonen della Parigi-Nizza. I nostri scalatori si sono comportati molto bene: Scarponi, ad esempio, ha fatto un ottima performance mentre Di Luca ha avuto momenti alterni, anche se sembra tornato ad avere un rendimento accettabile.



Invece le delusioni? Mi aspettavo una prova decisamente più brillante da Garzelli. E’ un atleta che normalmente non fallisce gli obiettivi anche se, ho avuto modo di ascoltare alcune battute delle sue interviste e mi è parso di capire che ci fosse qualche problema di salute. Anche per Philippe Gilbert è stato un vero insuccesso: solitamente è un atleta che punta molto sulle classiche e, purtroppo per lui, non ci è arrivato in condizione a causa dei soliti problemi alla gamba.

Horner, che ha dominato la corsa sino a ieri, ha una tempra notevole per essere un quarantunenne…

Chris ha la mia stessa età e molti anni di carriera li ho trascorsi con lui. E’ sempre stato un atleta forte e sta dimostrando che l’età non è un limite e si è meritato in pieno questo secondo posto. A voler ben guardare i meriti non sono stati così distanti da quelli di Nibali ma alla fine, Vincenzo, oltre al fattore età, ci ha messo qualcosa in più.

Sabato torna l’appuntamento con la “classicissima” Milano-Sanremo. Chi parte favorito? Personalmente, vedo come probabile vincitore Tom Boonen: si è ripreso al cento per cento e quest’anno sarà fortissimo. Finalmente è tornato sui suoi livelli standard ed è fortemente motivato a vincere.