Siamo alle fasi finali della Coppa del Mondo di sci 2011-2012. Ancora da assegnare il trofeo maschile. In lizza per la vittoria finale ci sono lo svizzero Beat Feuz e l’austriaco Marcel Hirscher, mentre in campo femminile la fuoriclasse statunitense Lindsey Vonn ha già conquistato la Coppa di cristallo. Così sulle nevi di Schladming, in Austria, che l’anno prossimo ospiteranno i Campionati del mondo, va in scena la fase fìnale di questa manifestazione. Oggi si sono disputate le due discese libere (clicca qui per leggere cronaca, risultati e classifiche). In campo maschile ha vinto il norvegese Aksel Lund Svindal davanti a Beat Feuz, che ha migliorato la sua leadership in Coppa del Mondo. Ora la classifica vede Feuz primo con 1330 punti, poi c’è Hirscher con 1195 e quindi Svindal con 1131. L’austriaco Klaus Kroell ha vinto la Coppa di discesa. Tra le donne ha vinto ancora lei, “la cannibale” Lindsey Vonn. Buona prova della nostra Johana Schnarf che si è piazzata quinta. Naturalmente anche la Coppa del Mondo di discesa è andata alla Vonn. Per commentare il finale della Coppa del Mondo abbiamo sentito Peter Runggaldier, uno dei più grandi atleti della storia del nostro sci. Eccolo in questa intervista a ilsussidiario.net.



Chi vincerà tra Feuz e Hirscher la Coppa del Mondo maschile?

Credo proprio che Feuz sia favorito tra i due.

Cosa potrebbe essere determinante in questo duello, la condizione fisica o mentale?

La condizione mentale è la cosa più importante in queste gare decisive.

Quanto conterà per Hirscher correre in casa queste finali?



La pressione che avrà addosso potrebbe non favorirlo e dargli ancora maggiori responsabilità.

Cosa pensa di Cuche, che chiude la carriera ancora al vertice?

Termina la carriera un grande atleta, che vinceva già quando io ero al termine della mia.

La Vonn è da considerare tra i grandi del circo bianco di tutti i tempi?

Non c’è alcun dubbio, lei è una fuoriclasse, un’atleta destinata a rimanere nella storia dello sci. E’ stata la protagonista indiscussa di questa stagione di Coppa del mondo.

Come giudica la stagione degli atleti e delle atlete azzurre?

Gli uomini hanno fatto meglio delle donne. Una nota di merito va a Cristian Deville, che ha vinto lo slalom di Kitzbuhel, uno degli appuntamenti più importanti del circo bianco. Nello slalom abbiamo anche scoperto Stefano Gross.Nel gigante è tornato a grandi livelli Max Blardone. Nel super-g e in discesa alcuni acuti di Christof Innerhofer. 



E tra le ragazze chi si può ricordare?

Tra le donne meritano di essere segnalate Federica Brignone e Daniela Merighetti, che ha vinto in discesa libera riportando l’Italia alla vittoria in questa specialità dopo tanto tempo.

Manca l’effetto Tomba nello sci azzurro?

Personaggi come Tomba sarebbero importanti. Penso però che in questo senso bisognerebbe promuovere meglio – a partire dalla Federazione – gli atleti italiani che partecipano alla Coppa del Mondo, le loro vittorie, le loro performance, facendo anche un lavoro di promozione.
Mancano anche atleti importanti nel Circo bianco?

Non ci sono più atleti come Marc Girardelli, che rimangono al vertice durante tutta la loro carriera, come quelli del passato. Lindsey Vonn mi sembra quella che più di tutti può rimanere nella storia di questo sport.
C’è da cambiare qualcosa nella formula della Coppa del Mondo? 

Credo che più di tanto non si possa fare. Le gare del weekend trovano più attenzione tra il pubblico che quelle infrasettimanali, ma è vero anche che le classiche hanno sempre grande pubblico. Per quanto riguarda la diffusione dello sci in altre nazioni, bisogna dire che si è arrivati a disputare una gara a Mosca. In futuro si potrebbe arrivare anche altrove.

 

(Franco Vittadini)