Oggi si corre l’edizione 103 della Milano-Sanremo, il Mondiale di primavera. Mai come quest’anno il pronostico è veramente incerto, con tanti corridori che potranno giocare le loro chance di vittoria. Il favorito numero uno della Classicissima di primavera è sicuramente lui, Mark Cavendish, il campione del mondo in carica. Se la Sanremo arriverà in volata il corridore inglese ha senza dubbio qualcosa in più. Poi ci sono gli altri velocisti che potrebbero dire la loro in questa corsa: Tom Boonen, Andrè Greipel, Daniele Bennati, Matthew Goss (già vincitore l’anno scorso) ed Edvald Boasson Hagen. Peter Sagan è sia finisseur che velocista, e questo potrebbe aiutare le strategie della Liquigas-Cannondale, che punterà anche su Vincenzo Nibali, il corrìdore italiano più accreditato per il successo finale nella Sanremo 2012. Come Fabian Cancellara e Philippe Gilbert (che però non appare in grande forma), Nibali per vincere dovrà provare a partire da lontano. La Sanremo come sempre sfugge al pronostico, con la speranza che l’edizione 2012 veda un corridore italiano vincitore. E’ ormai dal 2006 che questo non succede, con Filippo Pozzato. Per parlare della classicissima  abbiamo sentito Claudio Chiappucci, che si impose nel 1991 dopo una fuga di 140 chilometri, per una vittoria leggendaria. Eccolo in questa intervista a ilsussidiario.net.



Chiappucci, come vede questa Sanremo?
Penso che non si è fatto ancora abbastanza per rendere selettivo il percorso di questa classica. Hanno inserito le Manie ma è ancora troppo poco per rendere dura la Sanremo. Ci vorrebbe un altro colle per far sì che il gruppo venga scremato fino in fondo prima di arrivare alla parte finale della corsa.
Cavendish è il favorito assoluto?



Nel caso di arrivo in volata è lui il velocista che ha più chance di aggiudicarsi la Sanremo, ma ci sono altri sprinter che potrebbero fare molto bene ed imporsi in questa classica.

Quali sono?

Boonen e Boasson Hagen, che hanno ottime possibilità di vincere.
Cosa pensa invece delle possibilità di Cancellara e Gilbert?

Loro devono partire da lontano e in questo senso Cancellara ha delle ottime possibilità di vincere. Gilbert invece non lo vedo proprio in gran forma.
Noi ci affidiamo a Nibali, quante sono le sue possibilità?

Per vincere Nibali deve cercare anche lui di partire da lontano. Deve avere coraggio di fare un’azione degna del ciclismo d’altri tempi, quello romantico, quello che purtroppo non si vede più negli ultimi anni. Fare un’azione lunga, che è comunque nelle sue possibilità, visto che è anche un ottimo discesista. Mi sembra del resto il corridore italiano che ha più possibilità di vincere in questa Sanremo.



Un po’ come fece lei nel 1991, partendo a 140 chilometri dall’arrivo…

In realtà erano 150! Ebbi il coraggio di partire da lontano per anticipare i velocisti, cosa che dovrebbe fare appunto Nibali quest’anno. E vinsi. In quella Sanremo ero veramente in forma. Avevo disputato il Mondiale di ciclocross e riuscii a mantenere la condizione per tutta la stagione.

Era un tipo di ciclismo diverso?
Sì, quello che piace alla gente, che spesso mi dice che vorrebbe un ciclismo meno calcolatore e meno tecnologico.

Tornando alla corsa di oggi vede qualche outsider?

Sagan è sia finisseur che velocista, è un corridore in grado di fare molto bene.

Quale sarà invece secondo lei quest’anno il punto decisivo della corsa?

E’sempre la stessa storia, il solito cliché che si ripete. Se si vuole anticipare i velocisti bisogna partire da lontano, anche dal Turchino, perché ripeto mi sembra proprio che non ci siano punti dove fare selezione anche nel finale.

 

(Franco Vittadini)