La stagione dello sci alpino si sta concludendo con i Campionati italiani che si stanno svolgendo nel comprensorio sciistico abruzzese di Roccaraso. L’annata 2011/2012 è stata positiva per i colori azzurri, tanto che l’Italia si è classificata al secondo posto nella classifica per Nazioni, grazie soprattutto alle discipline tecniche (più il guizzo finale di Innerhofer) in campo maschile e al gigante e alla velocità in quello femminile. Una delle notizie più belle della stagione è stato però il ritorno in gara di Nadia Fanchini. La campionessa bresciana era infatti reduce da due gravi infortuni: il primo il 31 gennaio 2010 – a pochi giorni dai Giochi Olimpici di Vancouver – quando, durante il super-G di St. Moritz, si ruppe entrambi i legamenti crociati e collaterali delle ginocchia; il secondo nel gennaio 2011, quando stava per rientrare in gara dopo la lunghissima riabilitazione ma a Cortina si ruppe il legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Nadia però non si è arresa, e nell’ultima parte di questa stagione è tornata a gareggiare in Coppa del Mondo, ottenendo alcuni buonissimi risultati in gigante, unica specialità nella quale si è ripresentata al cancelletto di partenza in questa stagione. Anche in questi campionati nazionali ha gareggiato solo in gigante, dove ha ottenuto la medaglia di bronzo. Ecco cosa ha detto in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Cominciamo dall’attualità: come sono andati questi Campionati italiani?

Sono contenta del mio terzo posto in gigante, che è l’unica gara che ho potuto fare in seguito a tutti i problemi che ho avuto. Complessivamente sono abbastanza soddisfatta del mio rientro, non è stata una brutta stagione.

Quali sono state le tue sensazioni in queste gare?



Sono state molto buone, pensavo di fare decisamente più fatica e invece qualcosa di buono ho fatto. Certo, ho dovuto lavorare tanto, fare molti sacrifici e avere tanta pazienza, specie quando i primi risultati non sono stati esaltanti. D’altronde si sapeva che era un recupero difficile, ma poi ho iniziato a fare bene in Coppa Europa e in seguito anche in Coppa del Mondo. Anche a questi Campionati italiani sono salita sul podio, e pure questo è un risultato importante. Sono veramente soddisfatta.

Ora ti specializzerai nel gigante o vuoi tornare ad essere protagonista anche nella velocità?



Io spero veramente di poter tornare ad essere polivalente, come prima degli infortuni. Il mio obiettivo quindi è di tornare piano piano a gareggiare e fare bene in tutte e tre le discipline.

Cosa ti ha dato la forza per superare tutti questi infortuni?

Sicuramente l’amore che ho per questo sport, perchè ho sempre pensato di poter dare tanto e di non essere finita. Per cui ho lottato contro tutto e tutti e sono molto contenta di averci provato, perchè penso di essere tornata come prima. L’anno prossimo voglio cogliere buoni risultati anche nelle discipline veloci, ma penso di avere già fatto grandissimi passi.

E chi ti è stato vicino?

Naturalmente la mia famiglia. L’affetto di chi mi è stato vicino è stato sicuramente determinante per rafforzare la mia forza di volontà.

Tra l’altro la tua è una famiglia di sciatrici (anche le sorelle Elena e Sabrina gareggiano in Coppa del Mondo). Com’è il rapporto tra di voi, dentro e fuori lo sport?

Un rapporto molto bello, andiamo davvero d’accordo e ci sosteniamo sempre a vicenda: anche questo mi ha aiutato molto.

Ora quindi vuoi recuperare il tempo perduto, visto che la tua carriera si era bloccata subito prima delle Olimpiadi di Vancouver?

Io non guardo mai troppo avanti, cerco di vivere bene il presente: la fine di questa stagione, i primi ritiri in preparazione all’anno prossimo, poi penserò alle gare. Voglio vivere una cosa alla volta e non “girovagare” con la testa, anche se naturalmente gli obiettivi sono i grandi appuntamenti dei prossimi anni. Ma ci penserò quando arriverà il momento.

Che bilancio possiamo fare della stagione della Nazionale italiana?

Gli uomini sono cresciuti veramente tanto, e hanno fatto cose bellissime soprattutto in slalom in gigante. Nella velocità hanno avuto qualche problema in più, ma non sarei troppo preoccupata. Per quanto riguarda le donne, abbiamo una squadra di gigante fortissima nonostante gli infortuni, e nelle discipline veloci abbiamo fatto grandi risultati, specie con la Merighetti. Solo in slalom c’è qualche problema in più.

 

(Mauro Mantegazza)