E’ il Giro delle Fiandre della rivoluzione, potremmo dire. Manca infatti il Grammont, icona della classica belga, ed è stato tolto anche il Bosberg. Cambia pure l’arrivo: non più a Meerbeke, ma ad Oudenaarde. Al loro posto altri durissimi muri di pavè – nuovi o collocati più vicini al traguardo – come il Vecchio Qwaremont , il Koppenberg ed il Paterberg, da ripetere 3 volte, l’ultima delle quali distante 14 chilometri dal traguardo. Un cambiamento incredibile che ha provocato polemiche in Belgio, dove questa classica ha una popolarità straordinaria. Un milione di belgi come al solito scenderanno in strada, la tv farà il consueto 50% di share. Il Giro delle Fiandre è il culmine delle “Flanders Classics”,  che comprendono anche  l’Omlooph et Nieuwsblad, la Dwars door Vlaanderen, la Gand-Wevelgem, il Scheldeprijs, e la Freccia del Brabante. Dopo la vittoria a sorpresa di Nick Nuyes nel 2011, favoriti di quest’edizione del Fiandre sono soprattutto Cancellara e Boonen. Tra gli italiani potrebbe far bene Filippo Pozzato. Per parlare di questo Giro delle Fiandre 2012 abbiamo sentito Gianni Bugno, vincitore del Fiandre nel 1994. Eccolo in questa intervista a ilsussidiario.net.



Cambia tutto quest’anno al Giro delle Fiandre, cosa ne pensa?

Penso che nonostante tutti questi cambiamenti il Giro delle Fiandre rimanga sempre difficile, competitivo ai massimi livelli, una corsa dura, una delle più classiche più difficili.

In Belgio ci sono state anche forti polemiche per tutti questi cambiamenti nel percorso…
Credo che siano polemiche esagerate, perché come si cambia il percorso del Giro di Lombardia, così si può cambiare il percorso del Giro delle Fiandre, senza perdere l’essenza di questa classica.



In sostanza secondo lei come si corre il Fiandre, rispetto ad altre classiche del nord?

Bisogna sempre stare davanti, affrontare questa classica con la massima concentrazione, questa è la tattica migliore per andare bene, per vincere il Fiandre.

E’ la gara più sentita del Belgio: un milione di spettatori sulle strade, a cosa si deve il suo fascino?

E’ una classica che fa parte della storia del ciclismo di questa nazione, ha radici profonde e anche per questo ha grande popolarità in Belgio.

Passiamo ai possibili protagonisti: Cancellara favorito numero uno?

Direi di si. Cancellara e Boonen sono i naturali favoriti di questo Giro delle Fiandre.



Poi ci sono Sagan, Chavanel e Gilbert che però non è annunciato in grande forma…

Si, Gilbert non è annunciato in grande forma e anche per questo non so cosa potrà fare. Sagan e Chavanel invece potrebbero veramente correre un Giro delle Fiandre ad alti livelli.

Sorprese sono possibili quest’anno?

Questo non lo so perché sorprese ce ne possono sempre essere, non si possono mai prevedere, sono all’ordine del giorno.
Tra gli italiani solo Pozzato?

Pozzato potrebbe essere veramente il corridore italiano in grado di fare meglio, se naturalmente sarà in condizione.

Cosa si ricorda del suo successo al Fiandre?

Una grandissima vittoria per una corsa che considero unica nel suo genere, proprio speciale.

 

(Franco Vittadini)