“Il mondo dei tuffi è in lutto per la morte del campione olimpico Mark Lenzi. Campione olimpico, Mark è stato uno dei più grandi tuffatori del nostro Paese e ci mancherà tanto”. Con questa nota la Federazione statunitense di nuoto annuncia il decesso di Mark Lenzi, tuffatore storico del Paese a stelle e strisce, forse il più grande dopo la leggenda Greg Louganis. Proprio grazie a Greg aveva iniziato Lenzi: probabilmente come molti coetanei in quel periodo, l’oro olimpico di Los Angeles 1984 aveva avuto il “potere” di dirigere i passi di Lenzi verso il mondo dei tuffi. Una decisione a lungo contrastata dai genitori, che non sono mai stati d’accordo con il ragazzo dell’Alabama. Lui è andato avanti per la sua strada: lasciando il wrestling, si è dedicato al mondo dei tuffi laureandosi per due volte consecutive (1989 e 1990) campione collegiale nei tuffi da 1 metro, con l’Università dell’Indiana. Oltre a questo, ottenne cinque titoli nella Big Ten (come un titolo regionale, di fatto, ma parliamo di una zona più estesa). Dopo la laurea e un periodo accademico che Lenzi ha sempre considerato come uno dei migliori della sua vita, il passaggio al nuoto professionistico. Sotto la guida di Dick Kimball, vinse una medaglia d’argento ai Mondiali di Perth e l’oro ai Panamericani, sempre nel 1991; poi riuscì a qualificarsi per rappresentare gli Stati Uniti alle Olimpiadi di Barcellona, nel 1992. E qui, a 24 anni, vinse la medaglia d’oro dal trampolino dei 3 metri. Fu in questa occasione che arrivò la riappacificazione definitiva con il padre, che durante la cerimonia di premiazione, poco prima che risuonasse lo “Star spangled banner”, ebbe a dire: “A volte un genitore non sa cosa sia meglio per il proprio figlio”. Lenzi partecipò anche alla rassegna a cinque cerchi seguente, quella di Atlanta; e ottenne un’altra medaglia, questa volta di bronzo, nella stessa specialità; ed è quella l’ultima medaglia che un tuffatore degli Stati Uniti sia più riuscito a conquistare dai 3 metri. Tra i vari riconoscimenti, gli va quello di essere stato il primo tuffatore della storia ad aver superato la quota dei 100 punti: ottenne 101,85 nel 1991. Dopo il ritiro, Lenzi era diventato allenatore dei tuffatori maschili e femminili all’Università dell’East Carolina; 



Viveva con la moglie Dorothy a Greenville, nel North Carolina, ed è stato qui, lo scorso 28 marzo, che Mark ha iniziato ad accusare strani e frequenti svenimenti, che l’hanno costretto al ricovero. La pressione era caduta a una preoccupante cifra di 78/48; la morte è sopraggiunta all’improvviso, e ancora non si sa a cosa sia stata precisamente dovuta. Con Lenzi scompare un grande campione dello sport non solo americano ma di tutto il mondo.

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