Lube Macerata e Bre Banca Cuneo si sfideranno stasera alle 20,30 (diretta Rai Sport 1) nella terza partita di queste semifinali di playoff per decidere la squadra che incontrerà l’Itas Diatec Trentino domenica elle 17,30 nella finale scudetto di volley, il V-Day, al Forum di Assago a Milano. Al PalaBaldinelli di Osimo, sede delle sfide interne della Lube, le due formazioni cercheranno di superarsi con l’obiettivo di andare poi a togliere proprio dalle maglie di Trento lo scudetto. Finora il fattore campo non ha avuto nessuna importanza in queste semifinali. Nella storia dei playoff scudetto Macerata e Cuneo si sono affrontate ventiquattro volte, di cui sedici in semifinale. Cuneo è in leggero vantaggio, con un bilancio di nove vittorie a sette, mentre nel conto totale dei precedenti 36 sono le vittorie dei piemontesi, 31 quelle dei marchigiani. Sarà probabilmente un match molto combattuto, sperando che sia anche molto spettacolare, per la gioia di tutti gli amanti della pallavolo. Per commentarlo abbiamo sentito Andrea Lucchetta, uno dei giocatori più forti di tutti i tempi dell’Italia del volley, ora commentatore tecnico su Rai Sport di questo sport. Eccolo in questa intervista esclusiva rilasciata a ilsussidiario.net.
Come vede questa terza partita tra Macerata e Cuneo?
E’ una partita indecifrabile. Diciamo che le due squadre hanno il 50% di vincere questo incontro.
Quanto conterà il fattore campo?
Direi niente, anzi penso che Cuneo possa essere corsara in questo match.
E quali saranno gli uomini determinanti delle due squadre?
Vissotto e Ngapeth per Cuneo; Travica e Parodi per Macerata.
I punti di forza e i punti deboli delle due formazioni?
Per Macerata il muro e la battuta. Per Cuneo il palleggio e la squadra, Cuneo è veramente una formazione molto compatta con Grbic che è un vero allenatore in campo.
Quanto conteranno invece le scelte dei tecnici delle due squadre?
Direi proprio nulla, dato che a questi livelli sono i giocatori che decidono la partita.
La pressione psicologica, la mentalità vincente potrebbe contare alla fine?
E’ una componente fondamentale, senza la quale non si ottengono grandi risultati in questo sport.
Sarà una partita spettacolare?
Spero proprio di si, mi auguro che sia un match molto bello.
Le sembra giusto giocare queste semifinali solo su tre partite, invece che su cinque?
Il problema non è tanto giocare le semifinali al meglio delle tre partite, ma quello di giocare la finale scudetto in una partita secca: la mia proposta sarebbe quella di giocare la finale in sette partite, la prima sul campo di una squadra, la seconda dell’altra e poi le altre cinque in giro per l’Italia. Sarebbe una promozione indiscutibile per la pallavolo italiana, una scelta che bisognerebbe fare per portare questo sport in tante città dove questa disciplina è dimenticata.
E’ mancata quindi un’operazione di marketing in questi anni nonostante la pallavolo italiana abbia avuto successi veramente importanti?
Sì, è mancata, e sarebbe fondamentale portarla avanti, sarebbe necessaria per lanciare ancora di più la pallavolo in tutta Italia e renderla visibile ancora di più a tutti i mass media.
(Franco Vittadini)