Nuovo percorso, vecchi protagonisti. La novantaseiesima edizione del Giro delle Fiandre ha lanciato l’eroe di casa, Tom Boonen, nel mito, grazie alla terza vittoria nella corsa “nazionale” del Belgio, che gli consente di agguantare Buysse, Leman, Museeuw e il nostro Fiorenzo Magni (l’unico a riuscirci in tre edizioni di fila) in testa alla classifica dei plurivincitori. Ride però anche l’Italia, che da tempo non era più così protagonista in una corsa di un giorno, e anche qui bisogna ringraziare i due uomini più attesi: Filippo Pozzato e Alessandro Ballan. Insomma, niente spazio per gli outsider sul nuovo percorso del Giro delle Fiandre, che ha comportato la dolorosa rinuncia al mitico Muro di Grammont con in cambio il triplo passaggio su Vecchio Quaremont e Paterberg. Ma ora c’è poco tempo per festeggiare o per rammaricarsi: domenica prossima c’è subito il secondo round delle grandi classiche del pavè. Parigi-Roubaix, basta la parola. La Pasqua del ciclismo la si festeggia pedalando nella storia. Ma ora vediamo promossi e bocciati del Giro delle Fiandre.
TOM BOONEN VOTO 10 – Per lui parlano i numeri: tre Giri delle Fiandre e tre Parigi-Roubaix. Per questo genere di corse (le più amate in Belgio), il mito di questo inizio millennio è lui. Ieri è stata una vittoria soprattutto di intelligenza: resiste ai due italiani straordinari sui Muri e li brucia con uno sprint perfetto.
FILIPPO POZZATO VOTO 9,5 – “Pippo” è tornato davvero a grandissimi livelli, nonostante l’infortunio di febbraio. Fa la corsa insieme a Ballan, quasi riescono a staccare Boonen e poi lo impegna al massimo in volata. Resta ovviamente il rimpianto per il mancato successo, ma questa è una delle corse migliori nella carriera di Pozzato.
ALESSANDRO BALLAN VOTO 9,5 – Probabilmente ancora migliore di Pozzato sui Muri: il suo numero sull’ultimo passaggio sul Vecchio Quaremont resta negli occhi di tutti. In volata è il più scarso dei tre e non ha potuto fare molto. Ma il più attivo è lui, e non era facile dopo una settimana difficile per motivi extra-agonistici. Aspettiamo lui e Pozzato alla Roubaix ora…
FABIAN CANCELLARA S.V. – 62 km all’arrivo, zona di rifornimento. Una borraccia finisce nella ruota della bici di Cancellara, che cade e si rompe la clavicola. Triste ed immeritato epilogo del Fiandre di “Spartacus”. Tanti auguri di pronta guarigione.
GLI ALTRI – Citazioni di merito per VAN AVERMAET, SAGAN e PAOLINI (VOTO 7,5), ottimi protagonisti della corsa. Stesso voto per CHAVANEL, prezioso scudiero di Boonen. Un applauso a GRAZIATO (VOTO 7), neoprofessionista della Lampre, in fuga per 160 km: sarà il nostro uomo nuovo per le classiche del Nord? Per GEORGE HINCAPIE (VOTO 7) è un premio alla carriera: completa il suo diciassettesimo Giro delle Fiandre. Record assoluto, giù il cappello. PHILIPPE GILBERT (VOTO 4,5) conferma invece di non essere in forma, e poco meglio di lui è THOR HUSHOVD (VOTO 5). Quindi tra le squadre bocciate BMC e SKY (VOTO 5). Inqualificabile, infine, il comportamento di LANGEVELD (VOTO 2) che prende una pista ciclabile per recuperare e travolge uno spettatore. No comment.
(Mauro Mantegazza)