La finale più attesa. Trento e Macerata, prima e seconda classificata della regular season, si sfidano al Forum di Assago a Milano nel V-Day, la partita che assegnerà lo scudetto 2012 della pallavolo maschile. L’Itas Diatec Trentino ha sconfitto in semifinale l’Anderoli Latina in due partite, mentre Macerata ha battuto la Bre Banca Lannutti Cuneo in tre incontri. Per Macerata si tratta della seconda finale scudetto di sempre in sedici partecipazioni ai playoff. Nell’unico precedente (2005-2006) si aggiudicò il titolo superando la Sisley Treviso. Per Trento è la quinta finale scudetto consecutiva, due vinte e due perse finora. Sarà il remake della finale di Coppa Italia e dei quarti di finale della Champions League: in entrambi si è imposta Trento. Nelle partite ufficiali tra le due formazioni ventuno vittorie di Trento, quattordici di Macerata. Favorita Trento, ma in una partita secca può accadere di tutto. Per commentare questa finale scudetto abbiamo sentito Andrea Gianni, giocatore simbolo della generazione dei fenomeni, allenatore della M. Roma Volley. Eccolo in questa intervista a ilsussidiario.net.
Macerata-Trento è la finale più giusta?
Direi di sì perché sono le due squadre che sono arrivate ai primi due posti nella Regular Season. E poi Macerata ha battuto Cuneo nell’ultima partita della semifinale 3-0, quindi abbastanza nettamente.
Trento favorita: partita segnata?
Certo Trento è la favorita, ma in una partita unica può succedere veramente di tutto.
La finale unica potrebbe dunque sfavorire Trento?
E’ proprio così, perché in una serie di cinque partite la squadra più forte riesce quasi sempre a vincere. Io stesso preferirei che si tornasse alla vecchia formula, molto più giusta per stabilire chi sia la più forte del campionato.
Quali saranno i punti forti e quelli deboli delle due squadre?
La battuta è punto di forza di entrambe le formazioni. La ricezione potrebbe essere un punto debole di Macerata. Bisogna poi dire che Trento in ogni caso è una squadra più equilibrata.
E i giocatori determinanti?
Juantorena per Trento e Travica per Macerata potrebbero i giocatori determinanti.
Le panchine potrebbero essere decisive?
Direi proprio di si, perché le scelte dei due allenatori, i cambi fatti durante la partita, i consigli dati a questo o a quel giocatore potrebbero risultare molto importanti.
Prevede un match spettacolare?
Sì, penso che non mancherà lo spettacolo in questa finale.
Quanto conta in queste partite la voglia di vincere, di lottare su ogni pallone?
E’ una delle cose fondamentali, che fa vincere una partita, che decide il risultato finale a favore di questa o di quella squadra.
Secondo lei non manca un po’ di marketing per il cosiddetto “V Day”?
E’ un po’ un limite, manca certamente un’operazione di marketing ideale per coinvolgere veramente tutti sul “V day”. Bisognerebbe attirare l’attenzione su questo avvenimento per maggiore tempo che non sul singolo incontro. Almeno per due giorni. Ma è un limite comprensibile perché mentre la lega basket spende 400.000 -500.000 euro di promozione la lega pallavolo ne spende un terzo. Una cosa anche comprensibile perché nella pallacanestro italiana sono coinvolti i grandi proprietari, cosa che non succede nella pallavolo. Tutto questo pur essendo lo stesso volley italiano uno sport di vertice, che con tutti i suoi successi e tutti i suoi tesserati e al vertice nelle discipline sportive nel nostro paese.
(Franco Vittadini)