Primo Mark Cavendish, secondo Matthew Goss: la volatona di gruppo sul traguardo di Fano, dopo i 209 chilometri della quinta tappa del Giro d’Italia (Modena-Fano) – la prima in linea su suolo italiano dopo i tre giorni in Danimarca, il riposo e trasferimento di martedì e la cronometro a squadre di ieri a Verona – conferma le gerarchie dei velocisti presenti a questa novantacinquesima edizione della Corsa Rosa. Le prime due posizioni sono le stesse di domenica ad Herning, a dimostrazione che il campione del Mondo è il più forte di tutti, e il vice-campione iridato (guarda caso questo fu anche l’ordine d’arrivo degli ultimi Mondiali) il suo primo avversario. Ulteriore conferma la si era avuta lunedì ad Horsens: Cavendish era caduto a causa della pessima manovra di Ferrari, e a vincere era stato appunto Goss. Oggi il percorso era perfetto per i velocisti: partenza da Modena (dalla casa di un mito italiano, Enzo Ferrari) e strada quasi tutta piatta e rettilinea verso la Riviera romagnola passando per Bologna, Imola, Faenza, Cesena e Forlì. Da Rimini poi giù verso le Marche, dove si è avuta l’unica variazione sul tema, lo strappo di Gabicce Monte, troppo poco però per evitare l’esito allo sprint. Da annotare che Taylor Phinney è stato ancora una volta sfortunato, ed è definitivamente uscito dalla classifica. Anche Tyler Farrar non è riuscito ad arrivare allo sprint, perdendo l’occasione di sfilare la maglia rosa al compagno di squadra Ramunas Navardauskas, che ha così conservato il primato in classifica generale e il suo prezioso simbolo. La volata ha avuto globalmente poca storia: la superiorità di Cavendish è abbastanza lampante, e per il britannico oggi c’erano anche due motivazioni speciali. La prima era quello di vincere nonostante i postumi della caduta, la seconda invece il desiderio di festeggiare con la piccola figlioletta Delilah: e così puntualmente è accaduto. L’Italia è ancora a digiuno di successi, ma oggi sono arrivati i primi segnali di risveglio: Daniele Bennati (terzo) e Sacha Modolo (quinto) sono stati grandi protagonisti dello sprint, e anche Elia Favilli e Manuel Belletti si sono piazzati nei primi otto. Confortanti segnali di crescita per l’ItalBici. Domani si cambia scenario: Urbino-Porto Sant’Elpidio, 210 km quasi del tutto privi di pianura e con alcuni strappi micidiali, come quelli di Montelupone e di Montegranaro. Tanto per intendersi, una tappa alla Damiano Cunego.



 

1. Mark CAVENDISH (Gbr, Sky) in 4h43’15” (abb. 20”)

2. Matthew GOSS (Aus, GreenEdge) s.t. (abb. 12”)

3. Daniele BENNATI (Ita, RadioShack-Nissan) s.t. (abb. 8”)

4. Robert HUNTER (Rsa, Garmin-Barracuda) s.t.

5. Sacha MODOLO (Ita, Colnago-Csf Inox) s.t.

6. Alexander KRISTOFF (Nor, Katusha) s.t.



7. Elia FAVILLI (Ita, Farnese Vini-Selle Italia) s.t.

8. Manuel BELLETTI (Ita, Ag2R La Mondiale) s.t.

9. Arnaud DEMARE (Fra, Fdj-BigMat) s.t.

10. Jonas Aaen JORGENSEN (Dan, Saxo Bank) s.t.

 

 

1. Ramunas NAVARDAUSKAS (Lit, Garmin) in 14h45’13”

2. Robert HUNTER (Rsa, Garmin) a 5”

3. Ryder HESJEDAL (Can, Garmin) a 11”

4. Matthew GOSS (Aus, GreenEdge) a 13”

5. Mark CAVENDISH (Gbr, Sky) a 14”

6. Geraint THOMAS (Gbr, Sky) a 16”

7. Manuele BOARO (Ita, Saxo Bank) a 19”

8. Christian VANDEVELDE (Usa, Garmin) a 26”

9. Joaquin RODRIGUEZ (Spa, Katusha) a 30”



10. Alexander KRISTOFF (Nor, Katusha) s.t.

 

(Mauro Mantegazza)