Inizia questa sera, a Oradea in Romania, la Final Four di LEN Champions League di pallanuoto. La Pro Recco arriva all’appuntamento da favorita, dopo aver fatto benissimo nel corso di tutta la stagione, avendo anche vinto la Lega Adriatica. Questa sera i liguri affrontano alle 18 (ora rumena) gli ungheresi del Vasas; alle 20 l’altra semifinale, il derby croato tra Mladost e Primorje. La Pro Recco vuole bissare il successo delle donne, che hanno appena conquistato lo stesso trofeo; vincendo qui, conquisterebbe la settima coppa della sua storia, eguagliando così il record di Mladosr e Partizan. Non sarà facile, ma la formazione italiana parte con i favori del pronostico. Per commentare questa Final Four abbiamo contattato l’allenatore della Pro Recco, Giuseppe “Pino” Porzio, dal 2005 alla guida dei liguri. Ecco le sue parole nell’intervista esclusiva rilasciata a Ilsussidiario.net:



Mister, questa sera inizia la Final Four: come arrivate all’appuntamento?

Stiamo bene, abbiamo lavorato tanto. Abbiamo fatto un percorso direi quasi perfetto tra Lega Adriatica e Champions; adesso manca la parte più importante, e la più difficile, che è la Final Four.

Si inizia contro il Vasas: cosa ci dice di loro?



E’ una delle squadre che hanno giocato meglio nell’ultimo periodo: hanno vinto il campionato ungherese, hanno eliminato dalla competizione europea sia il Partizan che lo Jug, che erano due delle grandi favorite insieme a noi. Non dimentichiamo poi che saranno sospinti da un grande pubblico, visto che Oradea è molto vicina al confine ungherese, quindi è prevista un’invasione di massa di loro tifosi. Noi però siamo esperti, siamo preparati fisicamente e mentalmente ad affrontare tutte le difficoltà.

Vi pesa il fatto di avere i favori del pronostico?

Noi abbiamo come primo obiettivo quello di vincere la Coppa. Il fatto di essere favoriti è un po’ il nostro ruolo: ci siamo abituati. Certo non è facile dover portare sempre questo “fardello”, ma l’abitudine poi elimina certe responsabilità. Comunque, l’unica cosa che avvertiamo e viviamo è la voglia di rivincere la coppa, anche per il modo in cui l’abbiamo persa lo scorso anno. Dobbiamo stare attenti però, perché a volte la troppa voglia può risultare negativa.



Come affronterete questa sera il Vasas? 

Noi dobbiamo sicuramente cercare di imporre il nostro gioco, fatto di qualità e grande intensità. Giocare una partita statica e con un ritmo lento può favorire loro e farli rimanere in partita. Una gara ai nostri ritmi invece può solo favorire la Pro Recco. 

Avrete studiato alla perfezione gli avversari…

Loro hanno determinate caratteristiche: hanno attaccanti di qualità, fanno una difesa un po’ particolare in alcune situazioni di uomo in meno. Noi abbiamo preparato tutto benissimo, e poi ci conosciamo a memoria, sappiamo tutti i loro segreti, come immagino loro conoscano i nostri. Ovviamente, come spesso accade, conteranno anche le situazioni e i momenti.

Nell’altra semifinal, derby croato tra Mladost e Primorje: chi vede favorito?

Sono due squadre che più o meno si equivalgono, con caratteristiche diverse ma giocatori di grande qualità. E’ un derby, pertanto è difficile fare un pronostico. In questa stagione il Primorje ha prevalso in quattro dei cinque confronti, ma questo non significa che sia una semifinale scontata. 

Si gioca a Oradea: convinto di questa scelta?

Sinceramente, a prescindere dall’organizzazione in loco, c’era la possibilità di giocare questa Final Four, che è la massima competizione per club a livello mondiale, in una location differente. Io parlo soprattutto per il fatto di dare la possibilità agli appassionati e ai tifosi di raggiungere mete che possano coniugare l’aspetto sportivo e quello turistico: qui è difficile arrivare, sicuramente ci saranno pochi tifosi, a parte quelli del Vasas, quindi non mi sembra la scelta ideale in un’ottica di diffusione e spettacolarizzazione della pallanuoto.

Allargando il campo, la GMG Pro Recco femminile ha vinto la Champions League…

E’ un risultato straordinario, le ragazze sono al primo anno di Pro Recco e hanno giò centrato due obiettivi importantissimi: la Supercoppa Europea e la Champions, che non era affatto facile da vincere. Si sono subito integrate nella mentalità e nella cultura Pro Recco: da questo punto di vista c’è una perfetta sinergia tra il settore maschile e quello femminile.

Settebello e Setterosa andranno a Londra: quali sono gli obiettivi realistici?

Penso che entrambe abbiano ottime chance. Sicuramente la squadra maschile, insieme alla Serbia, paerte favorita per la medaglia d’oro. Il Setterosa, oltre ad aver vinto il titolo europeo, sta giocando molto bene; non sarà facile alle Olimpiadi, perché ci sono statunitensi e australiane che sono fortissime, ma credo che il podio sia un obiettivo più che realistico.

 

(Claudio Franceschini)