Matteo Rabottini compie un’impresa che davvero si può definire leggendaria nella 15esima tappa del Giro d’Italia 2012, la Busto Arsizio-Pian dei Resinelli (169 km), che vede anche il ritorno in maglia rosa di Joaquin Rodriguez (Katusha), secondo sul traguardo. Ma la copertina deve andare tutta all’eroe di giornata, autore di una impresa davvero “di altri tempi”: l’abruzzese della Farnese-Selle Italia, 24 anni, va in fuga fin dai chilometri iniziali della tappa tutta lombarda, resta da solo già sulle rampe della salita verso il Valico di Valcava (il primo GPM della giornata) e inizia a scrivere la grande impresa. Il bilancio finale dirà 151 km di fuga, passaggio in vetta su tutti i Gran Premi della giornata – con in premio la maglia azzurra di miglior scalatore – e soprattutto il successo di tappa, ottenuto nonostante una caduta nell’ultima discesa. Infatti, giù dal Culmine di San Pietro, Rabottini è scivolato in una curva a causa dell’asfalto bagnato, perdendo ovviamente alcuni secondi e subendo escoriazioni varie e anche un colpo contro il marciapiede. Ma nulla l’ha frenato, nemmeno l’aggancio ai 350 metri finali da parte di Joaquin Rodriguez: l’italiano non ha ceduto, è rimasto insieme al catalano e ha meritatamente tagliato il traguardo per primo. Rodriguez è l’altro vincitore di giornata: staccando tutti i rivali sull’ultima salita si è ripreso la maglia rosa, e a questo punto è davvero il grande favorito di questo Giro. Molto bene comunque anche Scarponi e Basso, che hanno perso meno di tutti gli altri big e che dunque possono ancora legittimamente puntare al trionfo finale, anche se hanno pagato altri 25 secondi da Rodriguez (e buon per loro che non ci fossero abbuoni). Più distaccati tutti gli altri, a partire da Kreuziger ed Hesjedal – che comunque resta secondo in classifica – ma soprattutto Pozzovivo e Schleck. Complimenti invece a Damiano Cunego, che ha attaccato da lontano scompaginando finalmente una corsa che oggi è stata davvero divertente ad ogni livello, tra il fuggitivo, i contrattaccanti – tra cui appunto Cunego ed anche Losada, terzo al traguardo, e un ottimo Pirazzi – e la lotta dei favoriti. Domani il secondo giorno di riposo, martedì si ripartirà con la Limone sul Garda-Falzes, 173 sostanzialmente pianeggianti, ma con un insidioso strappo finale.



 

1. Matteo RABOTTINI (Ita, Farnese Vini-Selle Italia) in 5h15’30”

2. Joaquin RODRIGUEZ (Spa, Katusha) s.t.

3. Alberto LOSADA (Spa, Katusha) a 23”

4. Sergio Luis HENAO (Col, Sky) a 25”

5. Michele SCARPONI (Ita, Lampre-Isd) s.t.

6. Ivan BASSO (Ita, Liquigas-Cannondale) s.t.

7. Stefano PIRAZZI (Ita, Colnago-Csf) a 29”



8. Roman KREUZIGER (Cze, Astana) s.t.

9. John GADRET (Fra, Ag2R-La Mondiale) s.t.

10. Amets TXURRUKA (Spa, Euskaltel-Euskadi) s.t.

 

 

1. Joaquin RODRIGUEZ (Spa, Katusha) in 65h11’07”

2. Ryder HESJEDAL (Can, Garmin-Barracuda) a 30”

3. Ivan BASSO (Ita, Liquigas-Cannondale) a 1’22”

4. Paolo TIRALONGO (Ita, Astana) a 1’26”

5. Roman KREUZIGER (Cze, Astana) a 1’27”

6. Michele SCARPONI (Ita, Lampre-Isd) a 1’36”

7. Benat INTXAUSTI (Spa, Movistar) a 1’42”

8. Sergio Luis HENAO (Col, Sky) a 1’55”

9. Dario CATALDO (Ita, Omega Pharma-Quick Step) a 2’12”



10. Sandy CASAR (Fra, Fdj-BigMat) a 2’13”

 

(Mauro Mantegazza)