A due mesi dall’inizio delle Olimpiadi di Londra il nuoto europeo saggerà la condizione dei suoi atleti più importanti in vista di questo appuntamento così significativo. A Debrecen in Ungheria si svolgerà da oggi a domenica la trentunesima edizione dei Campionati Europei nella piscina coperta del “Swimming Pool Complex”, impianto costruito tra ottobre 2005 e settembre 2006 e inaugurato nell’ottobre 2006. Nel 2007 ha ospitato gli Europei in vasca corta. L’Italia si presenta con la squadra più numerosa (48 atleti), poi l’Ungheria (36) e la Germania (35). Sono attesi 570 nuotatori da 44 dei 51 paesi membri della LEN. Per i nostri big un appuntamento di passaggio in vista di Londra. Sei atleti sono qualificati ai Giochi Olimpici, tre dai Mondiali di Shanghai 2011 (Pellegrini, Scozzoli e Dotto) e tre dagli Assoluti di Riccione 2012 (Orsi, Filippi e Ranfagni). Per parlare di questi Europei abbiamo sentito Giorgio Lamberti, uno dei più grandi atleti della storia del nuoto italiano. Eccolo in questa intervista esclusiva rilasciata a ilsussidiario.net.
Cosa pensa di questi Campionati Europei, saranno utili in vista delle Olimpiadi di Londra?
Penso che comunque abbiano la loro utilità, visto che alcuni atleti potranno saggiare la loro condizione in vista delle Olimpiadi e altri potranno ottenere il tempo di qualificazione proprio per Londra 2012.
Crede che le gerarchie europee possano confermarsi o cambiare a Londra 2012?
Manca ancora tanto tempo alle Olimpiadi e in effetti penso che gli atleti più importanti punteranno a questo appuntamento. Quindi credo che le gerarchie europee si modificheranno certamente a Londra 2012.
Come vede Federica Pellegrini?
In questo senso credo che Federica abbia costruito la sua preparazione sulle Olimpiadi, e gli Europei rappresenteranno per lei solo una tappa di passaggio.
E Fabio Scozzoli?
Anche per Scozzoli vale lo stesso discorso della Pellegrini.
Sarà anche l’occasione per rilanciarsi di Alessia Filippi?
Sì, credo che per lei sia una questione diversa; potrà essere un modo per verificare la sua condizione agonistica, soprattutto negli 800 metri stile libero.
Come vede gli altri atleti italiani?
Non penso che ci saranno delle sorprese particolari: credo che gli atleti italiani più competitivi manterranno le loro possibilità di far bene. Non credo che possano esserci novità in questo senso. Devo comunque dire che siamo una nazionale di buon livello.
Quale sarà secondo lei la nazione guida di questi Europei?
Forse potrebbe essere la Germania, considerando anche che questa nazione ha una grande tradizione natatoria. Resta il fatto che saranno sempre le solite, le nazioni guida di questi Europei, con un’Italia che ormai è entrata nel gotha dei Paesi più forti in questo sport.
Ha senso disputare gli Europei l’anno delle Olimpiadi?
Penso che tutte le competizioni che sono nate in questi ultimi anni non possano che far bene al nuoto, dando tanta visibilità a questo sport. Un tempo, quando nuotavo io, era diverso: tutti questi appuntamenti non c’erano e ne sentivamo tanto la mancanza.
Cosa prova a far parte della “Hall of fame” del mondo del nuoto?
E’ una cosa molto bella, che mi dà immenso piacere. Un riconoscimento sportivo che ti fa comprendere l’importanza della carriera che hai fatto. Ci era già entrata Novella Calligaris, ora è entrato a farvi parte anche Domenico Fioravanti. In futuro toccherà sicuramente a Federica Pellegrini. Far parte della “Hall of fame” é una cosa veramente di grande rilievo.
(Franco Vittadini)